Urso (Mimit): via libera all’accordo per nuovo stabilimento Tino Prosciutti a Calestano. Investimento da oltre 27 milioni

Il ministero sosterrà l’investimento con la concessione di 9.984.650 euro di agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha approvato la stipula di un accordo di sviluppo relativo a un investimento di oltre 27 milioni di euro con Tino Prosciutti, che prevede la realizzazione di un nuovo stabilimento industriale a Calestano (PR) dotato di impianti all’avanguardia per la lavorazione della carne e di tutti i criteri necessari per ottenere l’ammissione al consorzio dei produttori di Prosciutto di Parma Dop. Il programma di sviluppo, presentato il 15 aprile 2022 dall’azienda – specializzata nel settore della lavorazione e della produzione del prosciutto crudo destinato principalmente ai grossisti e al canale HO.RE.CA. e in nuovi prodotti per l’industria dei salumi – prevede un incremento occupazionale di circa 70 lavoratori a tempo pieno o con contratto di somministrazione, e avrà un effetto positivo sulla filiera di riferimento, anche in considerazione degli oltre 360 fornitori dell’azienda localizzati prevalentemente in Italia. Grazie ai criteri strutturali tecnologicamente avanzati, il nuovo stabilimento, che andrà ad affiancarsi agli altri tre dell’azienda, potrà ottenere le certificazioni rispondenti alle normative per l’export negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone, con un potenziale di crescita del fatturato derivante dai mercati esteri del +23%.

Il Ministero, in considerazione dello sviluppo tecnologico del processo produttivo proposto dall’azienda, in linea con il modello “Industria 4.0” e dell’efficientamento energetico del ciclo produttivo, al fine di favorire la competitività dell’impresa e dell’intera filiera, nonché di rafforzare la struttura produttiva del territorio di riferimento, sosterrà l’investimento con la concessione di 9.984.650 euro di agevolazioni nella forma del contributo a fondo perduto. L’accordo sarà gestito da Invitalia che, per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, svolgerà l’istruttoria per l’eventuale l’ammissione alle agevolazioni.




















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