Transizione digitale-green, business intelligence e gestione del rischio: le sfide del manifatturiero al World Manufacturing Forum 2024

«L'industria manifatturiera sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti» dichiara il presidente Andreis

Il presidente della World Manufacturing Foundation, Diego Andreis, ha aperto i lavori della prima giornata del Wmf 2024.

Si è aperto oggi al Mind Innovation District di Milano il World Manufacturing Forum 2024. “New perspectives for the future of Manufacturing: Outlook 2030” è il tema della due giorni che vede oltre 20 speakers, provenienti da tutto il mondo confrontarsi sui punti critici che influenzeranno, positivamente e negativamente, l’evoluzione verso nuove imprese manifatturiere e rinnovati modelli operativi e di business, e su come affrontare al meglio le grandi sfide che l’industria dovrà affrontare da qui al 2030.

Ad aprire la prima giornata del Wmf 2024 è stato il presidente della World Manufacturing Foundation, Diego Andreis, il quale ha spiegato che «l’industria manifatturiera sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti, in un contesto complesso ed incerto. Mai come oggi è importante che soggetti come il Wmf definiscano le priorità e le strade da intraprendere affinché l’industria mantenga la propria competitività e attrattività, perché il manifatturiero del 2030 sarà radicalmente diverso da come lo conosciamo oggi».







Clicca qui per il programma del World Manufacturing Forum 2024 

Nelle due giorni si alterneranno 20 speakers.

Questi cambiamenti radicali nell’industria manifatturiera saranno resi necessari da una serie di tipping points, individuati e analizzati al Wmf: i cambiamenti geopolitici (guerre commerciali, nazionalismo delle risorse, decoupling economico, cyber attacchi, sovranità tecnologica e frammentazione regolatoria), le criticità economiche (obsolescenza dei modelli di business e operativi, inflazione salariale nei principali hub manifatturieri, aumento dei prezzi di materie prime, energia e logistica, i rischi per le catene del valore, cambiamenti nei modelli della domanda globale, rallentamento economico globale), i problemi sociali (la demografia della forza lavoro, i gap delle competenze, il bilanciamento vita-lavoro, il modello Dei i cambiamenti nei comportamenti dei consumatori), le sfide tecnologiche (l’ampliamento delle applicazioni tecnologiche industriali, la crescente economia green e digitale, il confronto uomo-macchina, l’aumento delle minacce alla privacy digitale, l’emergere di sistemi cyber-fisici), gli aspetti regolatori e ambientali.

«In un mondo in cui i cambiamenti nelle dinamiche geopolitiche, economiche e sociali sono sempre più improvvisi la capacità di un’impresa di anticipare questi shock diventa strategica. La scelta di traguardare le analisi del Report Wmf al 2030 ha quindi l’intento di offrire alle imprese degli spunti di riflessione e delle possibili azioni di mitigazione degli imprevisti, dando così gli strumenti per affrontare questi cambiamenti con un atteggiamento proattivo e anticipatorio» ha commentato Marco Taisch, scientific chairman del Wmf. Il Wmf Report 2024, presentato al Forum da David Romero, scientific vice-chairman della Foundation, oltre ad analizzare l’outlook 2030 per il manifatturiero nelle tradizionali 10 raccomandazioni si concentra su come affrontare questi punti di non ritorno.

10 Raccomandazioni Wmf 2024

  1. abbracciare il cambiamento per superare le sfide critiche della produzione in un mondo V.U.C.A.;
  2. sfruttare la business intelligence e l’analisi dei dati per affrontare le grandi sfide e opportunità della produzione;
  3. promuovere l’innovazione al centro della trasformazione manifatturiera;
  4. pianificare strategicamente nonostante il ritmo quotidiano della produzione aziendale;
  5. implementare solide pratiche di gestione del rischio per identificare potenziali minacce e sviluppare misure correttive;
  6. identificare e adottare le migliori pratiche di produzione per garantire le basi della competitività;
  7. considerare la sostenibilità un’opportunità per il business manifatturiero piuttosto che una sfida;
  8. esplorare nuove tecnologie di produzione in grado di supportare la transizione digitale-green;
  9. investire nella creazione di una pipeline di talenti e nello sviluppo dei futuri leader per un settore manifatturiero forte;
  10. costruire partenariati strategici per creare ecosistemi manifatturieri coopetitivi;

Tra gli speaker intervenuti nel corso della prima giornata si segnalano Steve Smith, Tipping Points Impact Fellow; Hoffmann Fellow, Green Futures Solutions, University of Exeter, World Economic Forum, Francesco Buzzella, presidente di Confindustria Lombardia e amministratore di Coim Group, Ian Cronin, community curator, centre for advanced manufacturing & supply chains, World Economic Forum, Vanya Manolova, global supply chain chief of staff di Schneider Electric, Zhe Shi, chief digital officer di Foxconn.

Nel pre-evento gli ospiti hanno avuto la possibilità di visitare il dipartimento Ricerca e Sviluppo della Pirelli Foundation e gli stabilimenti Cimbali Group & Mumac e STMicroelectronics. Nella giornata conclusiva di domani chiuderanno il Wmf, tra gli altri, il Keynote sul gender equality nel manifatturiero a cura di Cristina Oyón, director of Technology, Innovation and Sustainability di Spri e l’appuntamento con il Young Manufacturing Leaders (Yml) Summit.














Articolo precedenteWorld Manufacturing Forum 2024: il cloud è la chiave per la supply chain e l’operatività del manifatturiero. L’analisi di Oracle
Articolo successivoLa crisi dell’industria italiana continua: licenziati altri 150 lavoratori. Questa volta tocca alla svizzera Bystronic






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui