Ocupazione Archivi - Industria Italiana https://www.industriaitaliana.it/tag/ocupazione/ Analisi e News su Economia Reale, Automazione, Innovazioni, Tech Thu, 31 Oct 2024 15:32:34 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.6.2 Creare un’alternativa tutta italiana a LinkedIn. Il sogno di Yliway illustrato dal fondatore Cinosi https://www.industriaitaliana.it/yliway-formazione-ricerca-lavoro-occupazione/ https://www.industriaitaliana.it/yliway-formazione-ricerca-lavoro-occupazione/#respond Thu, 31 Oct 2024 15:32:34 +0000 https://www.industriaitaliana.it/?p=129472 di Laura Magna ♦︎ Yliway è stata lanciata a ottobre a Milano. Nel 2025 sbarcherà in India, per poi andare in UK. Obiettivo: «diventare la prima big tech italiana, al fianco di Facebook, X, LinkedIn». Un'alternativa a LinkedIn, con un uno spazio virtuale che stimola il dibattito tra le parti in causa, per identificare problematiche emergenti e fornire soluzioni innovative. Il servizio è gratuito, con un modello di business modello basato sulla vendita di funzionalità aggiuntive a pagamento

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Una LinkedIn 2.0, fondata in Italia? È quello a cui punta Yliway, una start-up, lanciata nel mese di ottobre a Milano, che mutua il modello della piattaforma delle big tech Usa, con l’obiettivo di cambiare il modo in cui si cerca e si trova lavoro. La abbiamo testata per voi, per capire cosa offre di più e di meglio rispetto alla più nota sorella maggiore, rispetto a cui si posiziona come pari.  «Quello che abbiamo fatto è mettere dentro un unico contenitore l’intera filiera del mercato del lavoro: oltre a creare connessioni tra chi cerca e chi offre lavoro, abbiamo messo in questo unico hub formazione, analisi delle competenze mediata da IA e tutti i servizi correlati per persone e aziende – sintetizza il founder e ceo Andrea Cinosi – l’obiettivo è diventare la prima big tech italiana, al fianco di Facebook, X, LinkedIn». Un obiettivo decisamente ambizioso e oggettivamente difficile da raggiungere, nonostante la start-up si stia attivando. All’inizio del 2025, per esempio, è previsto lo sbarco in India, dove opera già un nutrito team di ingegneri e sviluppatori; e subito dopo sarà il turno del Regno Unito. A marzo 2025 il management prevede di avere a bordo della piattaforma almeno un milione di utenti. «Attualmente abbiamo raccolto 1,68 milioni di euro, con continui round di finanziamento a valori crescenti – dice Cinosi a Industria Italiana – Entro dicembre puntiamo a raccogliere ancora 1,1 milioni, in un round attivo sul portale di crowdfunding Opstart. Puntiamo a 10 milioni entro il 2025 e inizieremo a rivolgerci a venture capital e fondi: a marzo è previsto un round con investitori internazionali». Numeri che però sono ben lontani da quelli dei big con i quali Yliway si confronta. LinkedIn, per dire, è vicina al miliardo di utenti, 700 milioni dei quali attivi, e vale qualcosa come 24 miliardi. La strada, insomma, sarà molto lunga e difficile.

Yliway: il test di Industria Italiana

Abbiamo provato la piattaforma per capire se possa essere davvero uno strumento che accelera e semplifica la ricerca dei profili professionali per l’industria, che è uno dei settori in cui c’è la maggior difficoltà in termini di mismatch. La novità nella piattaforma rispetto a quello che esisteva già in precedenza sul mercato sta nel fatto che integra in un solo ambiente digitale social media, formazione, ricerca del lavoro, selezione del personale, networking e sviluppo del business. Tutto questo esisteva già, ma polverizzato in diversi punti. «Siamo i primi a far lavorare insieme social, e-learning, videomeeting, gestione di progetti e funzionalità di lead generation. L’integrazione di tante funzionalità ci ha consentito di svilupparne altre assolutamente inedite. Il risultato è un unico ambiente digitale si possono incontrare lavoratori, studenti, professionisti, aziende e formatori per soddisfare i loro bisogni», dice Cinosi.

Graficamente Yliway si presenta con un’interfaccia molto user-friendly, con una sezione centrale in cui si aggiornano continuamente i post degli utenti.

Graficamente Yliway si presenta con un’interfaccia molto user-friendly, con una sezione centrale in cui si aggiornano continuamente i post degli utenti. Nella banda a sinistra c’è l’area dedicata al professionista. Nella sezione Panoramica e Descrizione si inserisce la propria presentazione personale: è la parte della piattaforma che ricalca il servizio di LinkedIn, il primo passo per attirare potenziali datori di lavoro e colleghi.

Al di sotto del profilo, c’è la Growth area in cui sono elencati tutti i corsi disponibili e frubili in e-learning. La funzione “Incontri” permette di partecipare a incontri con altri professionisti e di mantenere traccia di tutti i messaggi scambiati durante le sessioni. È uno strumento utile per costruire relazioni professionali significative e ricordare facilmente le discussioni e gli argomenti affrontati.

Il sistema integra anche un calendario, tramite cui organizzare le attività di sviluppo professionale e pianificare gli incontri. È possibile anche lanciare meeting direttamente dalla stessa home pagina, cliccando un pulsante che rimanda a un sistema di messaggistica integrato. Nella sezione progetto di Crescita Professionale, Yiliway dà la possibilità di creare e seguire un progetto di sviluppo delle proprie competenze professionali. Si può scegliere tra migliaia di occupazioni e la piattaforma suggerisce le competenze da sviluppare per ognuna. In molti casi, Yiliway fornisce anche percorsi di formazione per acquisire queste competenze, trasformando il progetto in un piano d’azione.

Arriva la ricerca del lavoro tailor made, con la mappatura delle competenze chiave che cercano le industrie

La base di dati su cui la piattaforma di fonda deriva direttamente dal mercato, dall’osservazione delle professioni esistenti e dalla loro scomposizione in competenze. «A gennaio arriveremo a mappare 5000 professioni rispetto alle 3200 attuali e alle 15mila esistenti», dice Cimosi.

Nei settori come l’educazione (55%), i media e ‘intrattenimento (50%) e la finanza e i servizi assicurativi (50%) (in verde), [‘introduzione di nuove competenze professionali é stata più veloce rispetto ad altri ambiti come il commercio al dettaglio e all’ingrosso (30%), il turismo (25%) e I’agricoltura (20%) (in rosso). (Fonte: rielaborazione Yliway su dati Wef, Oecd, McKinsey, World Bank).
«Avere successo nell’industria vuol dire individuare un prodotto e arrivare a produrlo grazie a competenze specifiche e un time to market adatto ai nostri tempi. Dietro ci sono una serie di attività complesse, senza considerare marketing, commerciale, legale e altre funzioni accessorie: scomponendole abbiamo scorporato 12mila skill tecniche, e abbiamo diviso le soft skill in skill relazionali e skill di mindset. Se parliamo di leadership, lavoro di squadra e comunicazione, parliamo di skill che prevedono la relazione con altre persone, orientamento agli obiettivi e autodisciplina. Le soft skill, che sono sempre più importanti, perché mentre le skill tecniche sono più facili da formare (a patto che ci siano le premesse), le soft skill sono più difficili da costruire».

L’investimento dell’ltalia in istruzione e ricerca continua a rimanere più basso della media europea e la differenza più
marcata si rileva nel settore dell’educazione (Italia O 18% vs UE 0,25% del PIL), della tecnologia (Italia O, 12% vs UE O, 18% Pil) e della sanità (Italia O,15% vs UE 0,20%). (Fonte: rielaborazione Yliway su dati Wef, Oecd, McKinsey, World Bank).

Le skill hard si evolvono e sulla piattaforma vengono aggiornate costantemente. «Questo lo facciamo con la formazione. Ma il ruolo più importante di tutti è quello di connessione: connettiamo chi studia o deve fare upskill con la formazione e chi cerca lavoro con chi lo offre. È la prima piattaforma al mondo che ordina annunci in base ai requisiti richiesti per esempio, e connette le persone per farle evolvere professionalmente. Questo ruolo mancava nel mercato, così come mancava uno strumento ampio, dove le funzioni social servono solo a confrontarsi», dice Cinosi.

Una grande vetrina di competenze a disposizione delle industrie

Yliway si configura in altri termini come unica “Agorà digitale” in ambito professionale, uno spazio virtuale che stimola il dibattito tra le parti in causa, per identificare problematiche emergenti e fornire soluzioni innovative. Le aziende possono pubblicare annunci di lavoro più mirati, riducendo così tempi e costi di selezione. I candidati possono valutare la loro compatibilità con gli annunci e scegliere sulla piattaforma percorsi formativi per acquisire le competenze richieste e conseguire eventuali certificazioni arricchendo i loro curriculum professionali. Sul versante opposto gli enti (o singoli soggetti) di formazione, pubblici o privati, raggiungono direttamente il pubblico in target.

I settori più colpiti dal mismatch (in rosso) sono quello turistico (50%), agricolo (45%) e manifatturiero (45%); viceversa, quelli meno colpiti (in verde) sono I’lCT(tecnologia e comunicazione, 30%), il settore chimico e farmaceutico (25%) e
l’istruzione (20%). (Fonte: rielaborazione Yliway su dati Wef, Oecd, McKinsey, World Bank).

«Un’azienda può accedere alla piattaforma con account gratuito e aprire un annuncio di lavoro. L’associazione delle competenze prescinde dal curriculum, che oggi risulta uno strumento non preciso per rappresentare da solo conoscenze e qualità». Il modello di business si basa sulla vendita di funzionalità aggiuntive a pagamento. «Da gennaio partirà la rete commerciale. Le aziende possono contattarci e prenderemo in esame la valutazione congiunta delle skill di settore, fornendo supporto consulenziale», conclude Cinosi. Come campo di test l’azienda ha avviato una collaborazione con la provincia di Mantova per un progetto che dovrebbe facilitare il ritorno in Italia di discendenti sudamericani. «L’industria ha bisogno di manodopera, e in questi paesi ci sono persone in cerca di lavoro, in particolare italo-discendenti. Con la provincia di Mantova, imprese locali e partner in questi paesi stiamo operando per facilitare il rientro in Italia di migliaia di unità di manodopera. Un progetto pilota molto interessante». E un primo passo per costruire il mondo del lavoro che verrà senza perdere punti di competitività.

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