Disastro Stellantis: crollo produzione in Italia. A Melfi e Mirafiori è più che dimezzata

Tra gennaio e giugno, sono usciti dai cancelli dei vari siti 303.510 veicoli, il 25,2% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

linea avvitatura parafanghi UR Stellantis Mirafiori. Stellantis ha promesso nuovi investimenti per lo stabilimento, ed è supportata da Confindustria. Che però chiede di passare dalle parole ai fatti

Il primo semestre del 2024 si è rivelato pessimo per la produzione di Stellantis in Italia. Il calo complessivo è del 25.2%, che equivale ad appena 303.510 veicoli. Già nel primo trimestre la produzione era diminiuita del 9,8%, e nei successivi tre mesi la situazione è peggiorata ulteriormente, come evidenzia il report di Fim-Cisl presentato dal segretario, Ferdinando Uliano.

Nello specifico, è la produzione di automobili a calare maggiormente (-36%), mentre cresce timidamente il segmento dei veicoli commerciali, che registra un +2%. Secondo le stime di Fim-Cisl, la produzione per il 2024 potrebbe limitarsi a soli 500.000 veicoli, valore ben inferiore ai 751.000 del 2023.







La situazione più drammatica è negli stabilimenti di Melfi e Mirafiori, che registrano un calo rispettivamente del -57,6% e del -63%, con una produzione quindi più che dimezzata. A pesare il calo delle richieste per la 500 elettrica e il pesante crollo di Maserati, entrambe prodotte a Mirafiori. Cresce, anche se di pochissimo (2%), la produzione di veicoli commerciali ad Atessa, ma con un ritmo decisamente rallentato: nei primi tre mesi del 2024, la produzione aveva visto un incremento del 28,5%.

Secondo il rapporto di Fim-Cisl, fra le cause il ritardo degli incentivi sulle vetture ecologiche, oltre al rimbalzo negativo dopo la crescita registrata nel 2023. Gli obiettivi previsti per il 2024 sono a rischio e per questo motivo Fim-Cisl chiede una convocazione immediata a Palazzo Chigi su Stellantis.














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