Snam rileva il 100% di Edison Stoccaggio per 560 milioni

Edison utilizzerà le nuove risorse per lo sviluppo delle attività a basse emissioni di CO₂

Nicola Monti, ceo di Edison

Edison ha siglato un accordo per la cessione del 100% di Edison Stoccaggio, per un controvalore di circa 560 milioni di euro, al Gruppo Snam.

Questa operazione a Edison la congrua valorizzazione dell’asset per un valore fino a 630 milioni di euro, tenuto conto del controvalore e del verificarsi di specifiche clausole di earn out e di pagamento della ticking fee maturata. Queste risorse che saranno destinate  allo sviluppo delle attività a basse emissioni di CO₂.







A Edison Stoccaggio fanno capo tre impianti di stoccaggio di gas naturale: Cellino (TE), Collalto (TV) e San Potito e Cotignola (RA) per una capacità complessiva pari a circa 1 miliardo di metri cubi all’anno. Il closing dell’operazione è soggetto al rilascio della autorizzazione da parte dell’autorita Antitrust e della Presidenza del Consiglio dei Ministri ai sensi della normativa FDI  ed è previsto entro il primo trimestre 2025. A seguito dell’operazione, il personale in forza a Edison Stoccaggio, confluirà integralmente nel Gruppo Snam che si impegna a mantenere i livelli occupazionali e le complessive condizioni economiche e normative in essere per il personale interessato dall’acquisizione, oltre a fornire continuità finanziaria di lungo periodo a sostegno delle attività.

Il piano strategico di Edison al 2030 prevede investimenti per circa 10 miliardi di euro, di cui l’85% in linea con i Sustainable Development Goals (SDG’s) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, così ripartiti: circa 5 miliardi di euro dedicati allo sviluppo delle fonti rinnovabili, circa 1 miliardo ai sistemi di flessibilità, circa 2,5 miliardi ai servizi energetici per la decarbonizzazione dei consumi, e circa 1-2 miliardi di euro alle Attività gas e alla crescita del portafoglio clienti. L’obiettivo è di raddoppiare l’EBITDA di Edison in una forchetta tra 2 e 2,2 miliardi di euro al 2030 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2022, attraverso un significativo cambiamento del portafoglio industriale, che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% dell’EBITDA rispetto alla media dell’ultimo triennio pari al 35%. In particolare, Edison punta ad abbattere il proprio fattore di emissione di CO2 da 293 grammi per chilowattora al 2022 a 190 grammi per chilowattora al 2030 e fino a 50 grammi per chilowattora al 2040, riducendo in parallelo le emissioni assolute.

«Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto un’intesa, che riconosce la giusta valorizzazione di un asset di grande interesse strategico per il Paese, con un player che ne assicurerà lo sviluppo nel lungo termine», commenta Nicola Monti, amministratore delegato di Edison. «L’operazione consente a Edison di rafforzare il piano strategico al 2030 che fa leva sullo sviluppo delle rinnovabili, sul mantenimento della sicurezza degli approvvigionamenti anche attraverso quote crescenti di green gas, e sulla decarbonizzazione dei consumi di  clienti residenziali, industriali e pubblica amministrazione».














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