Report ServiceNow: il 67% delle aziende italiane prevede di incrementare gli investimenti in IA nel 2025

Il 53% delle aziende prevede anche di assumere più esperti di AI e il 50% ha in programma corsi di formazione per permettere ai dipendenti di sviluppare nuove capacità

La ricerca, commissionata da ServiceNow è stata condotta da Oxford Economics e ha coinvolto 4.470 responsabili di organizzazioni che utilizzano l’intelligenza artificiale in tutto il mondo.

“Enterprise AI Maturity Index 2024” è l’ultimo studio  pubblicato da ServiceNow, la piattaforma AI per la business transformation. La ricerca  ha esaminato e approfondito l’indice di maturità in campo di intelligenza artificiale dei principali Paesi in tutto il mondo. Il 73% delle aziende italiane crede di poter aumentare i ricavi grazie all’AI, ma solo il 67% ha in previsione di incrementare gli investimenti in tecnologie di intelligenza artificiale il prossimo anno. Il dato del 67% sugli investimenti previsti il prossimo anno, posiziona l’Italia ultima nell’area Emea e lontana dal podio di Paesi che prevedono sforzi maggiori in quest’area, composto da Olanda (86%), UK (85%) e Spagna (81%). Nonostante questo, l’Italia rientra nella media mondiale dell’indice di maturità in campo di intelligenza artificiale, registrando il punteggio di 0,44. L’AI Maturity Index è stato elaborato prendendo in considerazione e studiando a fondo cinque aree chiave in ogni organizzazione: “Strategy and Leadership”, “Workflow Integration”, “Talent and Workforce”, “AI Governance” e “AI Investments”.

AI Maturity Index

Secondo lo studio il 30% delle aziende italiane è ancora in fase di sperimentazione e solo il 9% delle entrate verrà re-investito in tecnologie di intelligenza artificiale. Il 74% delle aziende Italiane ritiene però che l’AI possa aumentare efficienza e produttività, soprattutto in ambito di customer experience e il 46% pensa di aver compiuto progressi significativi a livello organizzativo, attraverso la creazione di team specializzati in questioni relative all’intelligenza artificiale, come l’elaborazione di policy e il suo utilizzo responsabile. Il 53% del campione prevede anche di assumere più esperti di AI e il 50% ha in programma corsi di formazione per permettere ai dipendenti di sviluppare nuove capacità.







Lo studio ha evidenziato che l’era dell’intelligenza artificiale è solo agli inizi, ma ci sono alcuni precursori che stanno sfruttando le tecnologie di intelligenza artificiale su larga scala, collegando dati, automazione e workflow per accelerare il valore. Queste aziende stanno già promuovendo una strategia di trasformazione basata sull’AI e una cultura di innovazione sostenibile, che sviluppa l’evoluzione dei talenti e allinea le strategie di investimento e misurazione alla visione dell’intelligenza artificiale. Queste organizzazioni sfruttano così l’intelligenza artificiale per rimodellare il modo in cui il lavoro viene svolto su larga scala e abilitare la trasformazione attraverso i dati e la governance dell’AI.

«Le aziende italiane stanno adottando sempre di più strumenti di tecnologia artificiale, in linea con lo sviluppo che vediamo a livello globale. È giusto ricordare, però, che il talento umano rimane fondamentale per guidare l’implementazione di queste nuove tecnologie, altrimenti è molto probabile che i tentativi di integrare l’AI nei processi lavorativi si rivelino uno sforzo inutile». Dichiara Filippo Giannelli, area vp Israel & Italy e country manager ServiceNow Italia. «È fondamentale agire ora per creare una forza lavoro esperta e questo si può ottenere con una duplice strategia, che prevede l’assunzione di specialisti esterni per garantire il successo di un progetto di intelligenza artificiale e la formazione interna, per assicurare che le persone in azienda abbiano le competenze necessarie per integrare efficacemente l’intelligenza artificiale nelle proprie attività».

Metodologia e campione della ricerca

La ricerca, commissionata da ServiceNow è stata condotta da Oxford Economics e ha coinvolto 4.470 responsabili di organizzazioni che utilizzano l’intelligenza artificiale in tutto il mondo. In Europa il campione è stato di 2.157 executive in Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Spagna, Svezia e UK. L’Enterprise AI Maturity Index è stato realizzato utilizzando tecniche di modellazione statistica ed econometrica. L’indice è uno strumento a disposizione delle organizzazioni per comprendere meglio le proprie prestazioni rispetto ad altri, nel mercato o settore di riferimento.














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