Non solo Intelligenza Artificiale. Tutto quello che le industrie devono sapere del Sap Now 2024

di Alessandro Polli ♦︎ Al Sap Now 2024 di Milano, le imprese italiane hanno toccato con mano il potenziale dell’intelligenza artificiale generativa. La tecnologia di Sap, con il copilota Joule, promette di trasformare i modelli operativi e la produttività aziendale, favorendo la collaborazione tra dipartimenti e migliorando l'efficienza. Il ruolo chiave del cloud. I casi Chiesi Farmaceutici e Campari. il concetto di Business AI House. Parla Carla Masperi, numero uno di Sap in Italia

Sap Now 2024 ha sancito un passaggio cruciale nell’evoluzione della trasformazione digitale delle imprese, portando in primo piano Joule, il copilota di intelligenza artificiale generativa di Sap. Non si tratta più di sperimentazioni isolate: Joule è ora uno strumento concreto e potente, capace di automatizzare processi complessi e di interagire in linguaggio naturale con le applicazioni aziendali. Durante l’evento, è emersa con chiarezza la visione di Sap per il futuro delle aziende: l’adozione di Joule e degli agenti IA collaborativi offre la possibilità di gestire flussi di lavoro articolati, delegando compiti complessi a sistemi intelligenti che non solo risolvono singole operazioni, ma collaborano tra loro per ottenere risultati interfunzionali più efficaci. Con oltre cento casi d’uso di IA generativa già attivati e pronti a essere utilizzati, Sap dimostra che questa tecnologia non è più confinata alla fase di prototipo, ma è già in grado di portare benefici concreti alle imprese, semplificando e ottimizzando le operazioni quotidiane. Un altro aspetto chiave sottolineato da Philipp Herzig, chief AI officer di Sap, è il legame inscindibile tra cloud e IA. Il cloud non solo garantisce la scalabilità necessaria per supportare la crescita delle aziende, ma consente anche l’aggiornamento continuo e l’integrazione di modelli IA personalizzati, offrendo alle aziende la flessibilità necessaria per innovare e adattarsi rapidamente alle nuove sfide.

Questo approccio è stato evidenziato dal caso di successo di Chiesi Farmaceutici, il cui global cio, Umberto Stefani, ha qui raccontato come l’adozione di Sap e il passaggio al cloud abbia facilitato l’internazionalizzazione e migliorato l’efficienza operativa, permettendo di superare le difficoltà legate alla scalabilità. Anche il Campari Group ha condiviso la sua esperienza di trasformazione digitale, dimostrando come l’IA e il cloud stiano migliorando la pianificazione e la gestione della supply chain, nonché la tracciabilità e la qualità della produzione. José Silva, group head of IT di Campari Group, ha spiegato come l’adozione dell’IA abbia reso l’azienda più agile e reattiva, in particolare nelle filiali più piccole, dove le soluzioni cloud consentono una gestione più rapida e flessibile delle operazioni.







I business del futuro saranno generati dalla IA?

Carla Masperi, ad di Sap Italia.

Il 17 ottobre 2024, il Sap Now di Milano ha messo al centro della scena l’intelligenza artificiale generativa, confermando come questa tecnologia sia destinata a diventare una delle leve più importanti per l’evoluzione del business nonché un imprescindibile valore aggiunto per le aziende. Con uno spazio fisico qui dedicato alla Business IA House, Sap (l’azienda ha oltre 27.000 clienti in tutto il mondo e il suo fatturato globale del 2023 si aggira intorno ai 30 miliardi di euro)​​ ha dimostrato come i benefici dell’IA non siano più una questione di esperimenti isolati ma di applicazioni reali che stanno già trasformando il modo in cui le aziende operano. «Non è più il momento di parlare di benefici e prototipi ma di mettere a frutto i vantaggi concreti che questa tecnologia può apportare», ha sottolineato Carla Masperi, amministratore delegato di Sap Italia, aggiungendo: «la Business IA è la più grande opportunità tecnologica del XXI secolo per le imprese italiane».

Joule: un copilota addestrato per la trasformazione digitale aziendale

Al centro della visione di Sap per il futuro c’è Joule, il copilota di IA generativa. Joule rappresenta un passo avanti verso la trasformazione digitale aziendale, grazie alla sua capacità di interagire in linguaggio naturale con le applicazioni Sap e automatizzare processi complessi. La grande forza di Joule risiede nella sua capacità di abbattere i ‘silos aziendali’ e collaborare tra i vari dipartimenti. Inoltre, spiega Carla Masperi «Joul è un co-pilot che nasce imparato, a cui possiamo chiedere di tirare fuori le fatture insolute di un certo cliente. I nostri agenti IA si differenziano dagli altri perché conoscono il contesto. Un agente IA asettico bisogna invece addestrarlo. I nostri sono già pronti a svolgere compiti ben più articolati come gestire una controversia di pagamenti, nonché delegare compiti specifici ad altri agenti IA. D’altronde, noi abbiamo sempre parlato fin dal suo nascere non di una IA generica ma di una IA orientata al business inoltre è da più di 50 anni che ci occupiamo di processi aziendali e quindi possiamo contare su una base dati consistente.»

100 casi d’uso: l’IA è già una realtà

Philipp Herzig, chief IA officer di Sap.

Una delle caratteristiche più significative dell’offerta IA di Sap è l’ampia gamma di casi d’uso già disponibili. Durante l’evento, è stato annunciato che sono oltre cento i casi d’uso di IA generativa già integrati e disponibili nelle applicazioni Sap, coprendo settori come la finanza, la supply chain e le risorse umane​​. Come Philipp Herzig, chief IA officer di Sap, ha confermato: «L’IA di Sap sta superando la fase di prototipo. Oggi, i clienti possono attivare questi casi d’uso con un semplice clic». Secondo Herzig, «gli agenti di Joule non si limitano a risolvere singoli compiti, ma collaborano per superare le barriere tra funzioni aziendali come supply chain, finanza e risorse umane, offrendo soluzioni che strumenti isolati non possono eguagliare». In uno scenario di gestione delle controversie sui pagamenti, «Joule può monitorare i conti, analizzare le fatture e proporre raccomandazioni, automatizzando l’intero flusso di lavoro».

Cloud e IA: un binomio vincente e obbligato

Una parte centrale della strategia di Sap è la combinazione di cloud e IA. Herzig conferma: «il cloud è l’unico ambiente che consente di sfruttare al massimo l’Intelligenza Artificiale, garantendo aggiornamenti continui, scalabilità e integrazione di modelli IA personalizzati». Anche Umberto Stefani, global cio di Chiesi Farmaceutici, racconta: «passare a Rise with Sap ci ha permesso di dimenticarci i problemi di scalabilità e concentrarci sull’innovazione sebbene quando abbiamo iniziato a considerare ES4, sembrava un obbligo: pensavamo “dobbiamo farlo perché finisce il supporto… Spendiamo tanto e otteniamo lo stesso risultato”, con difficoltà a trovare il bandolo della matassa. Poi, abbiamo cambiato prospettiva, vedendolo come un abilitatore per innovazione, flessibilità e scalabilità.»

Il caso di Chiesi Farmaceutici: è l’IA la miglior medicina per una sana internazionalizzazione

Umberto Stefani, global cio di Chiesi Farmaceutici.

Umberto Stefani ha raccontato l’esperienza dell’azienda nell’adozione di Sap e l’evoluzione del sistema a supporto della crescita: «Il nostro cammino assieme a Sap è iniziato nel 2011. In quell’anno Chiesi faceva poco più di un miliardo di fatturato. A quel tempo, avevamo già almeno una ventina di filiali, ognuna con il suo Ero, sicuramente implementato in autonomia ed era diverso da quello che c’era in Italia a Parma, una soluzione iniziale. Nel 2010 andai dall’allora amministratore delegato Alberto Chiesi, quindi anche proprietario, e gli dissi: ‘dobbiamo pensare a come far evolvere questa situazione’ e, giusto come aneddoto, la prima risposta è stata “i nostri sistemi vanno benissimo”. Poi nel 2011 abbiamo compiuto questo passo in avanti e abbiamo iniziato il primo progetto con Sap, quindi l’implementazione di Global Template e di Sap in Italia, e poi sulla parte corporate e sulla filiale italiana, con uno scope piuttosto vasto, quindi finance by definition, ma anche acquisti, magazzini, produzione, distribuzione, quindi tutti i processi transazionali sono risultati in atto. Tredici anni dopo siamo vicini ai 3,5 miliardi e stiamo puntando a raddoppiare ancora entro la fine del decennio», ha detto Stefani. «L’introduzione di Sap ha facilitato il percorso di internazionalizzazione, con l’azienda che oggi conta 26 filiali nel mondo. Poi il secondo passaggio è stato nel 2017 quando abbiamo portato il Sap CC a Sap S/4HANA, togliendolo dal nostro data center, e portandolo in montagna, nell’aria fresca della Val d’Aosta a Pont-Saint-Martin, nel centro di calcolo del Gruppo Engineering e lì ci è restato fino a qualche mese fa. Adesso abbiamo fatto il terzo passo importante, passando a Sap Escort e portandolo sul cloud, su Rise e sul grande Sap ES-ES3.»

«E abbiamo cominciato a pensare come approcciare. Inizialmente l’idea era di fare tutto in un blocco, ma con 26 paesi e 3.000 utenti il rischio di non garantire la produttività era troppo alto. Quindi ragionandoci con Sap e con il nostro system integrator, siamo arrivati a definire un approccio per fasi. Quindi ci siamo detti perché non fare invece un passaggio tecnologico che sia il più veloce possibile per guadare il fiume? Quindi abbiamo cercato il punto dove il fiume era più stretto e abbiamo impostato questo progetto con un approccio integrato tra noi, il nostro system integrator e Sap, e in nove/dieci mesi, da settembre a luglio, abbiamo completato il passaggio. Dal 15 luglio di quest’anno siamo in Rise, con Aws, su ES4, con un progetto che è andato a buon fine. Ecco, magari… Per capire un po’ la complessità, 26 paesi coinvolti, più di 200 persone nel gruppo di lavoro che ha partecipato alla business blueprint, quindi alla definizione dei requisiti, una fase di test molto pervasiva con più di 200 persone coinvolte. Abbiamo fatto più di 5.000 test che avremmo iniziato più o meno tre mesi prima rispetto alla data di GoLive. Poi non solo siamo andati live, ma abbiamo finito il progetto con zero open task. E l’impatto è stato indolore, quasi non si sono accorti che gli abbiamo cambiato la tecnologia sotto i loro piedi. Il progetto è durato 9 mesi, meno dell’upgrade che avevamo fatto Ecc su Ecc nel 2017 e con molti meno problemi».

La Cash Application integrata in Sap Concur permette di fare la riconciliazione tra le fatture e gli incassi. Grazie all’analisi dati tramite IA permette anche di trovare nuove efficienze e ottimizzare i processi.

Stefani ha poi illustrato come l’azienda stia già facendo ricorso alla IA: «stiamo utilizzando l’IA generativa per il controllo delle note spese e la verifica della compliance rispetto alle politiche interne. Con la Cash Application integrata in Sap Concur possiamo ad esempio già fare la riconciliazione tra le fatture e gli incassi. La usiamo anche per facilitare e velocizzare le chiusure mensili. Non la si usa solo per un controllo: analizzando i dati con la IA possiamo anche trovare nuove efficienze e ottimizzare i processi. Se poi ci spostiamo in ambito success factor e quindi nel mondo HR, nell’ambito delle talent acquisition la usiamo per fare il match tra i CV che riceviamo e i profili che ricerchiamo. Se invece vogliamo ricoprire dei ruoli con persone interne, visto che noi all’interno della piattaforma abbiamo tutta la storia dei dipendenti, possiamo usare queste informazioni per fare il matching con il profilo dei ruoli che cerchiamo​​.»

Il caso di Campari Group: innovazione continua

José Silva, group head of IT di Campari Group, ha illustrato come l’azienda stia sfruttando l’intelligenza artificiale e il cloud per innovare i propri processi, migliorando la pianificazione e la gestione della supply chain. Campari, multinazionale nota per i suoi marchi di bevande alcoliche, ha adottato un approccio tecnologico avanzato per mantenere la sua competitività in un mercato globale in rapida evoluzione. Nel 2023, Campari ha registrato un fatturato di circa 3,5 miliardi di euro, con una crescita costante rispetto agli anni precedenti​.

Silva ha spiegato come «l’IA sta trasformando il modo in cui gestiamo la pianificazione, la supply chain e le risorse umane. Ci permette di essere più agili, specialmente nelle nostre filiali più piccole, dove abbiamo già iniziato a implementare soluzioni cloud per rispondere in modo più rapido e flessibile alle loro esigenze»​. L’agilità è infatti diventata una priorità per Campari, soprattutto a fronte della necessità di gestire una catena del valore complessa e distribuita a livello internazionale.

José Silva, group head of IT di Campari Group.

L’intelligenza artificiale di Sap viene utilizzata per migliorare la tracciabilità e l’efficienza dei processi produttivi. «Per noi, la tracciabilità è fondamentale, soprattutto in un settore così complesso come quello delle bevande alcoliche», dice Silva. «Con l’introduzione dell’IA, riusciamo a monitorare ogni fase della produzione in tempo reale, ottimizzando non solo il processo produttivo, ma anche il controllo qualità. Questo ci permette di individuare rapidamente eventuali problemi e agire in modo proattivo per garantire sempre gli standard più elevati»​.

La tracciabilità non è solo un tema legato alla qualità, ma anche alla sostenibilità e alla conformità normativa. Campari, come molte altre grandi multinazionali, è sotto la pressione di normative sempre più severe in materia di sostenibilità, e l’IA consente all’azienda di rispettare questi standard in modo più efficiente. «L’IA ci consente di raccogliere e analizzare dati più velocemente e con maggiore precisione, contribuendo a migliorare la nostra capacità di rispettare le normative e garantire la sostenibilità dei nostri processi», ha affermato Silva. Questo approccio permette all’azienda di gestire in modo integrato la supply chain, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse​.

Un altro ambito in cui l’IA ha avuto un impatto significativo in Campari riguarda la pianificazione delle risorse. Silva ha spiegato: «L’IA ci ha permesso di migliorare la previsione della domanda e la gestione delle scorte, specialmente durante i picchi stagionali, quando è fondamentale avere il giusto livello di inventario per soddisfare la domanda dei nostri clienti globali». Questo è un aspetto cruciale per Campari, che opera in mercati molto differenti e con cicli di domanda variabili a seconda delle stagioni e delle abitudini dei consumatori​.

Silva ha anche parlato dell’importanza dell’implementazione delle soluzioni cloud per Campari «il cloud ci offre la flessibilità di cui abbiamo bisogno per scalare rapidamente le nostre operazioni, specialmente nelle filiali più piccole. In passato, avremmo dovuto investire molto tempo e risorse per integrare nuovi sistemi. Ora, con il cloud, possiamo farlo in modo molto più rapido ed efficiente, riducendo i tempi di inattività e migliorando la nostra capacità di risposta alle esigenze del mercato»​.

L’introduzione dell’intelligenza artificiale ha avuto un impatto anche sulla gestione delle risorse umane all’interno del gruppo. Silva ha infatti evidenziato come sia stato possibile migliorare i processi di recruiting e formazione. «Utilizziamo l’IA per analizzare i dati dei candidati in modo più accurato e per automatizzare parte del processo di selezione, riducendo il tempo necessario per individuare i profili più adatti. Inoltre, stiamo usando strumenti di IA per personalizzare i percorsi formativi dei dipendenti, garantendo che ogni persona possa sviluppare le competenze giuste per crescere all’interno dell’azienda».

Il futuro di Campari, secondo Silva, è strettamente legato all’innovazione tecnologica e all’utilizzo crescente dell’intelligenza artificiale e del cloud. «Siamo solo all’inizio di questa trasformazione. Il nostro obiettivo è continuare a integrare soluzioni di IA e cloud in ogni aspetto delle nostre operazioni, per diventare ancora più efficienti, agili e pronti ad affrontare le sfide future del mercato globale»​.

Basta viaggiare in business! Statevene nella vostra nuova Business AI House…

Viaggi verso isole tropicali o fabbriche e miniere dall’altra parte del mondo? Lasciate stare, chiudete gli occhi e provate a immaginare di entrare nella Business AI House, una struttura interattiva che mostra come l’intelligenza artificiale possa trasformare ogni area del vostro. Be’, varcata la soglia, ci siamo trovati dinanzi a sei aree interconnesse, ciascuna con applicazioni pratiche dell’IA da esplorare con mano. Eccovele descritte una per una:

Business Technology Platform: Innovazione integrata

La prima area è dedicata alla Business Technology Platform (Btp), il centro delle soluzioni Sap. Qui l’IA s’impiega per migliorare la gestione dei dati, la pianificazione e l’integrazione delle applicazioni aziendali. Il tutto con analisi in tempo reale e un’espansione delle funzionalità delle proprie applicazioni.

Una novità del 2025 è relativa a Sap Datasphere: l’Ontologia (descrizione formale di concetti e relazioni in un dominio di dati) passa un vocabolario comune al Knowledge Graph.

Un luogo insomma capace di far confluire il mondo dei processi e quello dei dati in uno strato di persistenza in cui l’intelligenza artificiale si applica in Data Input Processing, External Model Orchestration e Business Process Integration e può a sua volta influenzare le risposte dei modelli Llm esterni o un provider di generative AI esterno. Meno teoria più pratica? OK prendiamo una pila di contratti e diamola in pasto alla IA, vedremo che indipendentemente dal formato dei documenti (di come sono impaginati, con tabelle o testo a correre etc.) il sistema saprà mostrarci tutte le informazioni preimpostate (contraente, fornitore, ammontare…), inoltre, tramite una naturale immissione testuale potremo richiedere tutte le ulteriori informazioni di cui necessitiamo. Sempre qui è mostrata quella che sarà una novità del 2025 ovvero ciò che qui chiamano Sap Datasphere in cui l’Ontologia (descrizione formale di concetti e relazioni in un dominio di dati) passa un vocabolario comune al Knowledge Graph (una rappresentazione strutturata di informazioni che mostrano le relazioni tra le diverse entità) ovvero un grafo che analizza le informazioni passate in base a nodi, relazioni, proprietà. Avete presente i database vettoriali? Facciamo un esempio… siete stilisti e volete sapere quali sono i vostri articoli più venduti secondo colore taglia tipologia, bene, il sistema vi darà sì una risposta ma anche una mappa mentale in cui mostrerà con quale relazione un articolo vende di più o meno. Si potrà vedere, ad esempio, che l’apparente insuccesso dipende da altri elementi terzi che, se tarati, possono portare a ottime vendite (tipo funziona solo nel colore cammello). Potrete poi chiedere qual è lo store che vende di più una configurazione di prodotti. Con questo metodo, l’intelligenza artificiale non restituisce una risposta su base probabilistica ma deterministica quindi la qualità della risposta è nettamente più veritiera e resiliente.

Cloud Erp: Automazione per la crescita

Qui si può sperimentare come l’IA si integri nei processi chiave, come finanza, vendite e supply chain, aumentando l’efficienza operativa. In particolare, qui si sviluppa l’automazione dei processi e si evidenzia come la tecnologia cloud di Sap possa ridurre i costi e migliorare la sostenibilità.

Human Capital Management: le persone al centro

La terza area esplora come l’IA possa migliorare l’esperienza dei dipendenti e supportare la pianificazione della forza lavoro. Ecco come Sap gestisce il talento, con soluzioni per il Core Hr e programmi di apprendimento personalizzati, mettendo le persone al centro del processo aziendale.

Customer Relationship Management: personalizzare l’esperienza cliente

Nel Crm, l’IA trasforma le interazioni con i clienti tramite il Commerce Cloud e il Customer Data Management offrendo esperienze personalizzate, ottimizzando le vendite e il supporto clienti. È stato ad esempio possibile cercare quale delle nostre disponibilità in magazzino somigliassero maggiormente a un modello di borsa mostrato da una cliente. E se non le fosse andata bene? Be’ lo stilista potrà far generare graficamente l’immagine di una borsa sulla base delle indicazioni raccolte e sviluppare poi un nuovo modello per il futuro. Il commesso può essere anche assistito nel reso di un prodotto, facendo gestire alla IA le regole di reso da intraprendere caso per caso.

Supply Chain Management: resilienza e sostenibilità

In questa area, l’IA generativa è applicata alla gestione della supply chain, rendendola più sostenibile e resiliente. Puoi osservare come l’IA supporta la pianificazione e la produzione, garantendo la continuità anche in condizioni sfidanti. Come? Be’, ad esempio, può analizzare la fotografia di un prodotto appena uscito dalla linea di produzione e verificarne le eventuali anomalie (qui ci hanno mostrato una scheda madre su cui era stato montato un chip diverso rispetto al campione di riferimento ma che veniva autonomamente rilevato tramite telecamera avvisando in tempo reale il responsabile). Lo stesso riconoscimento da immagine può anche essere usato per molti altri fini come, ad esempio, per controllare lo stato di avanzamento di un prototipo.

Spend Management: Ottimizzazione delle risorse

Sap Spend Control Tower permetterà di avere delle informazioni (andamento di spesa sulle fatture, classificazione fonti di spesa, localizzazione dei propri fornitori) su come si sta spendendo, dando anche delle soluzioni. 

L’ultima tappa ci mostrerà come l’IA possa ottimizzare il procurement, gestendo le spese in modo proattivo. Le automazioni intelligenti migliorano la visibilità e il controllo, rendendo le decisioni aziendali più agili e informate. Uno strumento rilasciato da pochissimo che si chiama Sap Spend Control Tower permetterà di avere delle informazioni (andamento di spesa sulle fatture, classificazione fonti di spesa, localizzazione dei propri fornitori) su come si sta spendendo, dando anche delle soluzioni (tipo razionalizzare la base fornitori, variegare il portfolio di fornitori… etc.). Potrà aiutarci anche a bandire una gara per cercare nuovi fornitori, analizzare le risposte e selezionarli in base ai nostri prerequisiti. Comodo no?

Le promesse della Business AI sono già cliccabili

Il Sap Now 2024 ha evidenziato come l’intelligenza artificiale generativa, combinata con la piattaforma cloud di Sap, rappresenti la chiave per il futuro delle imprese italiane. Con Joule come copilota intelligente e con oltre cento scenari di IA già pronti, le aziende possono affrontare le sfide del mercato in modo più efficiente e innovativo. La sfida sarà ora per le imprese italiane, soprattutto quelle di medie dimensioni, sfruttare al meglio queste tecnologie per crescere e innovare, superando gli ostacoli rappresentati dai dati e dall’integrazione dei sistemi.














Articolo precedenteCna Lombardia: meccanica lombarda verso la crisi. +24% di richieste di cassa integrazione
Articolo successivoFincantieri: a Marghera il taglio della prima lamiera per la nave “Seven Seas Prestige”






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui