Come può un’azienda manifatturiera affrontare con efficacia la transizione ecologica?
Un’opportunità è quella di implementare pacchetti completi a 360 gradi “chiavi in mano”, per fronteggiare simultaneamente le sfide legate alla transizione energetica, alla sostenibilità e alla circolarità. Si pensi ad una soluzione che contempli un’analisi dettagliata dei consumi energetici seguita dall’implementazione di tecnologie per il loro contenimento, come l’installazione di impianti fotovoltaici, o di cogenerazione; ma che anche preveda sistemi per ridurre, riciclare e riutilizzare i materiali di scarto generati durante i processi, nonché l’adozione di strategie per ridurre le emissioni di gas serra e l’implementazione di sistemi di monitoraggio per valutare costantemente le prestazioni ambientali. Con un simile approccio, l’azienda potrebbe semplificare le operazioni, migliorare l’efficienza operativa e risparmiare tempo e risorse. Non è facile, però, trovare una società che abbia un portafoglio così vasto da poter gestire una simile offerta. Come si può fare? Il Gruppo Hera, la multiutility guidata dal presidente esecutivo Cristian Fabbri e dall’amministratore delegato Orazio Iacono, ha le dimensioni per poter offrire soluzioni complesse ed integrate. La società, infatti, 14,9 miliardi di fatturato e 375,2 milioni di utile netto nel 2023, oltre 10mila dipendenti, sede principale a Bologna e quotazione alla borsa di Milano, è una società a prevalente controllo pubblico in quanto un centinaio di comuni attraverso un patto di sindacato detengono la quota di maggioranza delle azioni; fornisce servizi energetici (gas, energia elettrica, teleriscaldamento), idrici (acquedotto, fognatura e depurazione) e ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti) a circa 5 milioni di cittadini e imprese. In sintesi, può fornire un pacchetto completo chiavi in mano grazie alle sinergie tra le diverse società del gruppo o altre partecipate tra cui Hera Comm, Herambiente, Hera Servizi Energia, Acantho, solo per citare le principali.
Hera è una società “territoriale”: è molto radicata in più di 300 comuni localizzati soprattutto nelle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini, Trieste, Padova, Udine, Pesaro-Urbino ma è presente con i propri servizi a libero mercato su tutto il territorio nazionale. Peraltro di recente si è aggiudicata, attraverso la controllata Hera Comm, la gara dell’Acquirente Unico in 37 province italiane in cui sarà il nuovo gestore del Servizio elettrico a Tutele Graduali dei clienti domestici non vulnerabili. È parte della strategia di Hera realizzare partnership con società terze per allargare la propria offerta di servizi. Di recente, peraltro, Hera ha acquisito il 60% della F.lli Franchini, azienda di Rimini che ha sviluppato nel corso degli anni un notevole know-how nel settore degli impianti e delle energie rinnovabili, offrendo alle aziende soluzioni innovative per l’efficientamento e la riduzione dei consumi. Secondo Hera, si tratta di uno step significativo per la propria attività nei confronti delle imprese, soprattutto manifatturiere. Di tutto ciò abbiamo parlato con gli amministratori delegati di Hera Comm (società di vendita del Gruppo Hera) e di F.lli Franchini, rispettivamente Isabella Malagoli e Pierpaolo Franchini. L’occasione, Key – The Energy Transition Expo, il più importante evento europeo dedicato alle tecnologie, ai servizi, alle soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili in Italia e nel bacino del Mediterraneo.
Da sorgenti, falde e pozzi, ma anche dalle acque di superficie. Un processo complesso, che richiede competenze e tecnologie all’avanguardia. Gruppo Hera mostra come l’acqua arriva nelle nostre case.
Le soluzioni integrate per le aziende
«Offriamo alle aziende pacchetti completi “chiavi in mano” a 360 gradi e la capacità di affrontare simultaneamente le sfide legate alla transizione energetica, alla sostenibilità e alla circolarità» – afferma Isabella Malagoli. In effetti «grazie alle sinergie tra le diverse società del gruppo, Hera dispone di un portafoglio completo di soluzioni nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle acque». In realtà, alcune soluzioni impattano direttamente su più di uno fra gli ambiti citati. «Si pensi al riciclo di materiali in azienda: è un intervento sull’ambiente o sull’efficienza? In realtà, su entrambi». Infatti, questo processo consente di ridurre la dipendenza dalle risorse naturali e di limitare l’impatto ambientale associato all’estrazione e alla produzione di nuovi materiali. Inoltre, permette di ridurre i rifiuti e di promuovere un’economia circolare, in cui le materie vengono reinserite nel ciclo produttivo anziché essere smaltite. Questo approccio non solo contribuisce alla tutela dell’ambiente, ma può anche generare risparmi significativi sui costi operativi dell’azienda. Dal punto di vista dell’efficienza dell’impresa, il riciclo può portare a una gestione più efficace delle risorse e dei processi.
Hera Business Solution è un’offerta personalizzata del Gruppo Hera che supporta le imprese nella transizione verso una gestione più sostenibile e circolare delle loro attività. Questo servizio “chiavi in mano” comprende la gestione integrata dei rifiuti, l’approvvigionamento di acqua potabile, la depurazione, l’energia e servizi per migliorare l’efficienza energetica. Grazie alle competenze specialistiche acquisite dalle varie società del Gruppo Hera, le imprese possono raggiungere obiettivi di sostenibilità misurabili in vari settori. Un elemento distintivo è il Circular Economy Report, che documenta i risultati ottenuti in termini di sostenibilità e fornisce indicatori chiave sui servizi forniti. Questo strumento consente alle aziende di valutare i loro processi ambientali, individuare opportunità di miglioramento e comunicare trasparentemente i loro progressi verso la sostenibilità ai propri stakeholder.
Il modello di sviluppo bilanciato
1) L’equilibrio fra più fattori
2) Verso la normalizzazione delle revenue
Hera, un serial acquiror
«Di operazioni M&A ne facciamo tre o quattro all’anno; si pensi che le M&A nel piano industriale 2023-2027 contribuiscono per 100 milioni al Mol complessivo. Le acquisizioni più recenti sono la F.lli Franchini di Rimini nell’ambito energy e la Trs Ecology di Caorso (Piacenza) che si occupa di gestione dei rifiuti industriali» – afferma Isabella Malagoli. L’acquisizione di Franchini è particolarmente importante. «A Key Energy ci siamo presentati per la prima volta insieme a questa società nota per il fotovoltaico e l’impiantistica per il mondo delle aziende. Adesso il 60% di Franchini è di Hera Comm. C’è un portafoglio di soluzioni sviluppate insieme che abbiamo inserito in Hera Business Solutions» – commenta Isabella Malagoli.