Ex Whirpool Napoli: «È in corso la chiusura della prima grande commessa di power skid che sarà la base di partenza per Italian Green Factory». Parla Granisso, ceo di Italian Green Factory

L’idea è di immettere progressivamente i primi lavoratori per arrivare a 140 unità nell’arco di un anno, ma questa pianificazione avverrà di concerto con i sindacati

I commissari con il ceo di Italian Green Factory Felice Granisso

«È in corso la chiusura della prima grande commessa di power skid che sarà la base di partenza per Italian Green Factory». Lo afferma Felice Granisso, ceo di Italian Green Factory, la società che ha rilevato il sito di via Argine per realizzare un polo produttivo e di ricerca legato alla filiera delle rinnovabili, in occasione della visita della XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati presso il sito ex Whirlpool (oggi Italian Green Factory) di Napoli. A rappresentare la commissione, guidata dal presidente Walter Rizzetto, gli onorevoli Marta Schifone, Arturo Scotto, Marco Sarracino, Dario Carotenuto accompagnati dal manager Felice Granisso.

«I lavori di smantellamento dei vecchi opifici stanno procedendo ma per accelerare l’avvio delle produzioni abbiamo acquisito un immobile di 32mila metri quadri nell’area Stellantis a Pomigliano D’Arco», prosegue Granisso. «Il rogito si farà a fine mese e prevediamo l’entrata in produzione in 12 mesi. A breve, poi, immetteremo a lavoro i primi operai presso la nostra sede ad Acerra, in vista delle prima commesse di power skid. L’idea è di immettere progressivamente i primi lavoratori per arrivare a 140 unità nell’arco di un anno, ma questa pianificazione avverrà di concerto con i sindacati. Sono stati avviati i percorsi formativi per le maestranze grazie alla Regione Campania, e stiamo cosi formando i profili necessari. La visita della commissione parlamentare sancisce in maniera unitaria che   il parlamento sostiene questo investimento. Siamo orgogliosi e onorati di questo impegno. Tutti insieme lavoreremo per riuscire a rispettare le tempistiche per arrivare quanto prima sul mercato con i prodotti Italian Green Factory».







«I lavori stanno andando avanti in modo sostanziale e rapido. Per quel che riguarda la politica, i vari ministeri – del Lavoro e delle Imprese e del Made in Italy – devono certificare e confermare la tempistica rispetto ad una burocrazia che nel nostro paese mette ancora il bastone tra le ruote a chi vuole fare impresa. Occorre garantire che il piano di investimenti venga rispettato nelle tempistiche per consentire a questi lavoratori di tornare a lavorare», afferma Walter Rizzetto, presidente della XI Commissione.














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