Plc virtualizzati e iperconnessione: la strategia di Sew-Eurodrive spiegata dal managing director Giorgio Ferrandino

di Marco De' Francesco ♦︎ Virtualizzare il Plc e portarlo in cloud porta numerosi vantaggi. Non c'è più bisogno di hardware fisico e si può aggiornare rapidamente il controller; si può controllare il sistema da remoto. Ma soprattutto, si semplifica l'integrazione con i sistemi IT e i software di gestione, abilitando l'iperconnessione. Il sistema sviluppato con Clevertech per controllare dal cloud i macchinari per il packaging. E4Shuttle: soluzione per l'automazione della logistica realizzata col partner Eurofork. APPredict, per monitorare da remoto i motoriduttori. E sull'IA....

Come può un’azienda manifatturiera ottenere un maggiore controllo sullo shopfloor, una gestione più efficiente e una riduzione complessiva dei costi? Ci sono ovviamente più risposte; una è quella di virtualizzare il Plc. Quest’ultimo, il Programmable Logic Controller, è un dispositivo elettronico utilizzato nell’automazione industriale per controllare macchinari e processi. Funziona come un piccolo computer programmabile che monitora le condizioni degli ingressi (input) e, in base a un programma predefinito, decide le azioni da eseguire sulle uscite (output). Disporre in cloud delle funzioni del Plc comporta più vantaggi. Ad esempio, non è necessario acquistare hardware fisico, il che riduce i costi iniziali e quelli di manutenzione; i Plc virtualizzati possono essere facilmente aggiornati e modificati senza dover sostituire hardware fisico: ciò permette di adattarsi rapidamente ai cambiamenti nei processi; ancora, possono essere gestiti e monitorati da qualsiasi luogo tramite una connessione internet, migliorando la possibilità di intervenire rapidamente in caso di problemi. Lo sa bene Sew-Eurodrive, una multinazionale tedesca a carattere familiare, con headquarter a Bruchsal, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi per l’automazione industriale, logistica e di processo. Oggi conta circa 22mila dipendenti, 17 stabilimenti di produzione e 92 Drive Technology Center (Dtc) in 56 paesi.

In Italia la multinazionale è guidata dal managing director Giorgio Ferrandino, ed è presente dal 1968 con il Drive Technology Center di Solaro, vicino a Milano, dove sono situati gli uffici direzionali, le Operations e i Customer Services. I Drive Center di Torino, Milano, Bologna, Verona, Caserta e il Sales Office di Pescara assicurano una presenza capillare sul territorio nazionale. Sew-Eurodrive Italia è impegnata non solo nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per l’automazione industriale, logistica e di processo per i principali settori industriali, ma anche nel creare un contesto creativo. Insieme a Clevertech Group, Sew-Eurodrive ha presentano in anteprima a Sps Italia la soluzione di Plc in cloud, che consente una gestione flessibile e senza necessità di installazione di un quadro esterno di controllo.







Il Plc virtualizzato di Sew-Eurodrive presenta altri vantaggi rispetto a quelli già elencati. Ad esempio, la virtualizzazione consente una facile integrazione con altri sistemi IT e software di gestione, migliorando la coordinazione e l’efficienza complessiva; inoltre, è più facile aggiungere nuove funzionalità o aumentare la capacità del sistema senza dover installare nuovi hardware. Basta aggiornare il software o aumentare le risorse del server virtuale. Ancora, in caso di guasto di un componente fisico, il sistema può essere trasferito su un altro server virtuale con un’interruzione minima, garantendo una maggiore affidabilità e riducendo i tempi di fermo. Peraltro, gli aggiornamenti e le manutenzioni possono essere effettuati centralmente, senza dover accedere fisicamente ai dispositivi. Questo riduce i tempi di inattività e i costi operativi. Infine, la riduzione dell’hardware fisico comporta un minore consumo energetico, contribuendo a una maggiore sostenibilità ambientale.

La raccolta centralizzata di dati in cloud offre un controllo più efficiente a livello di macchine, di linee e dell’intero impianto.

Si accennava al fatto che la soluzione è stata realizzata insieme a Clevertech Group, un’azienda specializzata nello sviluppo e nella produzione di sistemi integrati per la movimentazione e l’automazione industriale. Centrale, nella strategia per l’innovazione di Sew-Eurodrive è l’integrazione di tecnologie e competenze diverse in una logica collaborativa, per rispondere insieme alla crescente complessità del mercato. Una visione che si è concretizzata in fiera nell’arena virtuale “Smart Factory Ecosystem”, un laboratorio collaborativo aperto che ha accolto i principali partner dell’azienda. Ne fanno parte, ad esempio, Sda (Software defined automation), specializzata in soluzioni di automazione basate su software per migliorare flessibilità e efficienza nei processi; Eurofork, attiva nella progettazione e produzione di sistemi di movimentazione automatizzati, focalizzata su soluzioni per magazzini automatici e logistica; Gpi Group, che fornisce soluzioni tecnologiche e servizi per il settore sanitario e industriale, con un forte impegno nell’innovazione e ottimizzazione dei processi. Ma anche VMware, specializzata in soluzioni di virtualizzazione e infrastrutture cloud, migliorando l’efficienza e la scalabilità delle infrastrutture IT aziendali; Flecs, piattaforma software per l’Industrial IoT che facilita l’integrazione, il monitoraggio e il controllo dei dispositivi industriali, ottimizzando i processi produttivi; e Evolution AI, azienda di intelligenza artificiale che sviluppa soluzioni per automatizzare e migliorare i processi aziendali attraverso l’uso di machine learning e analisi dei dati. Di tutto ciò abbiamo parlato con Giorgio Ferrandino.

D: Sew-Eurodrive sviluppa tecnologie e sistemi nell’ambito dell’automazione industriale, logistica e di processo. Dal vostro punto di vista, come sta evolvendo il mondo dell’automazione? Quali sono i trend? Cosa richiede il mercato? Su cosa puntate, in particolare?

R: La nuova sfida dell’automazione industriale non è solo spostare le funzioni dal fisico al virtuale. Le infrastrutture cloud cambiano profondamente i modelli di business: non si vende più un singolo componente fisico, ma si offre un servizio, spesso con un modello di pagamento a consumo (pay-per-use). L’iperconnessione richiede l’integrazione di diverse tecnologie e competenze in un’ottica collaborativa per rispondere alla crescente complessità del mercato.

D: Cos’è questa iperconnessione in parole semplici?

R: L’iperconnessione è un nuovo modello di integrazione tra livello di campo e gestione di macchine e impianti. In parole povere, significa che tutti i sistemi e le macchine in una fabbrica sono collegati tra loro e possono essere gestiti da un unico punto. Si immagini di poter controllare e monitorare ogni macchina e impianto dal computer o smartphone, ovunque siamo, grazie al cloud. Questo collegamento centralizzato non solo permette di gestire le attività in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo, ma cambia anche il modo in cui le aziende acquistano e usano le macchine.

D: Di qui il cambiamento del modello di business. Il digitale e il cloud sono gli abilitatori di questo cambiamento.

R: Sì, il digitale cambia tutto perché permette di trasformare componenti fisici in servizi online. Ad esempio, invece di comprare un dispositivo fisico come un Plc (un controllore per macchine), le aziende possono ora acquistare le sue funzionalità tramite il cloud e pagare solo per l’uso che ne fanno. Questo è simile a come funziona Netflix: negli anni ’90, per vedere un film, dovevi comprare o noleggiare una cassetta o un Dvd. Oggi, con Netflix, paghi per accedere ai film online, senza possederli fisicamente. Allo stesso modo, la digitalizzazione permette alle aziende di passare dall’acquisto di prodotti fisici a servizi digitali, rivoluzionando il modello di vendita e utilizzo.

D: Qual è la vostra strategia sull’innovazione?

R: La nostra strategia si concentra sulla digitalizzazione e sensorizzazione dei prodotti fisici, come motori e riduttori. Anche se questi componenti non possono essere completamente virtualizzati, possiamo digitalizzare e automatizzare molte delle loro funzioni di gestione e controllo. Stiamo rendendo i nostri prodotti capaci di interagire in un mondo digitale, sensorizzando e integrando la tecnologia IT nell’elettromeccanica.

Sew-Eurodrive ha sviluppato con 40Factory il sistema di supervisione.

D: Quanto investite in innovazione?

R: Investiamo tra il 5% e il 7% del nostro fatturato annuo in innovazione. Una differenza rispetto al passato è che ora sappiamo che non possiamo innovare da soli. Per questo motivo, ci impegniamo a esplorare partnership tecnologiche per essere più completi e competenti. Collaboriamo con aziende come Sda, VMware, Flecs, Gpi Group, Clevertech Group, e Eurofork. Ad esempio, con Gpi abbiamo sviluppato l’automazione, con 40Factory il sistema di supervisione e con Evolution AI il digital twin.

D: Come si chiama l’ecosistema?

R: Smart Factory Ecosystem.

D: Può fare un esempio di un prodotto servizio nato grazie all’ecosistema?

R: Dalla collaborazione tra Clevertech e Sew-Eurodrive nasce un sistema destinato ad incidere sul settore delle macchine per il packaging. Un sistema che permette di controllare le machine tool per il packaging tramite il cloud, senza bisogno di un quadro di monitoraggio fisico. In pratica, tutto il controllo e la gestione dei processi avviene online, rendendo il sistema più flessibile e facile da usare. Questo permette di ridurre i costi e aumentare l’efficienza, perché le aziende possono amministrare le loro macchine da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento. Clevertech è leader nell’handling integrato per le linee di produzione di beni di consumo. Le sue competenze sono servite per creare questa soluzione, che integra It e Ot. Insomma, sostanzialmente abbiamo realizzato un Plc virtualizzato. Un altro esempio è E4Shuttle.

D: Che cos’è E4Shuttle?

La piattaforma per l’automazione industriale Movi-C è il cuore di E4Shuttle.

R: E4Shuttle è una soluzione innovativa di automazione logistica sviluppata in collaborazione con Eurofork, progettata per la movimentazione mobile dei prodotti all’interno delle fabbriche moderne. ll cuore di E4Shuttle è la piattaforma Movi-C, che integra tutte le componenti necessarie per automatizzare e ottimizzare il processo di movimentazione.

D: Cos’è la piattaforma Movi-C?

R: Movi-C è il nostro abilitatore per l’elettromeccanica sensorizzata ed è il nostro contributo allo Smart Factory Ecosystem. Movi-C è una piattaforma per l’automazione industriale progettata per rendere più semplice, flessibile ed efficiente la gestione dei macchinari e dei processi produttivi. I principali vantaggi di Movi-C sono: flessibilità e semplicità, grazie alla combinazione di componenti meccanici digitalizzati con un software intuitivo che facilita la progettazione e l’implementazione delle soluzioni di automazione; integrazione digitale, attraverso la tecnologia Movilink Ddi, che permette l’utilizzo di un solo cavo per trasmettere dati e alimentazione, semplificando l’installazione e riducendo i costi; e maggiore efficienza, collaborando con un unico fornitore per tutte le esigenze di automazione, riducendo tempi e costi.

D: Com’è strutturata la piattaforma?

Il controller Movi-C di Sew-Eurodrive gestisce e coordina i movimenti dei macchinari.

R: È composta da vari moduli che lavorano insieme per automatizzare diversi aspetti della produzione: Movi-C Controller, che gestisce e coordina i movimenti dei macchinari; Inverter Movidrive, che controlla i motori; tecnologia di azionamento decentralizzata, che supporta una vasta gamma di applicazioni; e riduttori, servomotori e motori asincroni, offerti in vari modelli per soddisfare tutte le esigenze produttive. Tutti questi componenti vengono gestiti tramite un unico software, Movisuite, che permette di controllare e monitorare l’intero processo produttivo in modo semplice e veloce. Movi-C utilizza la tecnologia a cavo unico Movilink Ddi per semplificare l’installazione e la diagnostica dei macchinari, permettendo di avere un sistema modulare e personalizzabile che può evolversi per soddisfare le esigenze future dell’industria. Grazie all’adozione dei principi dell’Industria 4.0 e al supporto dei consulenti di Sew-Eurodrive, i componenti di Movi-C possono essere forniti rapidamente in tutto il mondo, garantendo un servizio completo e integrato per l’intero ciclo di vita dell’impianto.

D: APPredict, la nuova soluzione software completa per monitorare da remoto lo stato di salute dei motoriduttori e prolungarne la durata. Come funziona? Quali sono i vantaggi? Perché è innovativa?

L’installazione semplice e rapida di sensori wireless direttamente sui component permette di visualizzare e ottenere la gestione dei dati vibrazionali.

R: APPredict è un software creato per aggiornare e migliorare i vecchi macchinari, un processo noto come retrofit. È stato sviluppato in collaborazione con Schaeffler e G2. Questo software, accessibile da smartphone, tablet e PC, serve a monitorare lo stato di salute dei motoriduttori e di altri componenti come pompe, ventole e compressori, utilizzando i dati sulle vibrazioni. Il retrofit è il processo di modernizzazione di macchinari e impianti esistenti, aggiungendo nuove tecnologie o funzionalità per migliorarne le prestazioni e l’efficienza. Invece di sostituire completamente un macchinario, il retrofit consente di prolungarne la vita utile, riducendo i costi e minimizzando gli sprechi. APPredict aiuta a prolungare la vita dei macchinari, permettendo di pianificare la manutenzione in modo da evitare fermi impianto. Fornisce supporto in tempo reale e da remoto, garantendo che i macchinari funzionino senza interruzioni fino al momento della manutenzione.

D: PE-S (Power and Energy Solutions) di Sew-Eurodrive rappresenta una significativa innovazione in campo industriale, e nella logistica in particolare. Perché?

R: PE-S, acronimo di Power and Energy Solutions, è un avanzato sistema di gestione energetica progettato da Sew-Eurodrive per ottimizzare l’uso dell’energia negli impianti industriali e logistici, garantendo continuità operativa e riducendo i costi. Questo sistema innovativo consente di disattivare l’energia quando non è necessaria e di fornirla agli impianti quando serve, evitando interruzioni e migliorando l’efficienza energetica complessiva. Utilizzando convertitori di applicazione Movidrive modular abbinati a supercondensatori collegati in modo intelligente nel DC Link, PE-S gestisce al meglio i picchi di potenza e riduce il consumo energetico.

D: Quali sono i vantaggi di PE-S?

Il Power and Energy Solution è un’infrastruttura di gestione dell’energia connessa e digitalizzata ossia un sistema di gestione energetica che rileva parametri sui consumi energetici, tenendo sotto controllo la gestione della corrente elettrica e dell’energia di macchina o di impianto e attuare un’amministrazione intelligente dei carichi e garantire il continuo servizio produttivo di macchine ed impianti.

R: I vantaggi offerti da PE-S sono molteplici. Innanzitutto, la scalabilità: il sistema può essere configurato in diverse combinazioni di infrastrutture DC e AC, adattandosi facilmente a varie esigenze. In secondo luogo, la riduzione dei costi: grazie ai componenti auto-configuranti e alla diminuzione del fabbisogno di potenza di picco, i costi energetici si riducono sensibilmente. In termini di affidabilità, PE-S garantisce un’elevata disponibilità delle singole celle di produzione e continua a funzionare anche in caso di interruzioni dell’alimentazione, riducendo il carico armonico della rete. Infine, la flessibilità del sistema permette di apportare modifiche rapide al layout dello stabilimento, adattandosi facilmente alle nuove esigenze di produzione. PE-S offre una gestione intelligente dell’energia, aumentando l’efficienza energetica e la disponibilità degli impianti. Fornisce piena trasparenza e monitoraggio dettagliato dei dati di rete e di consumo, permettendo di intraprendere azioni mirate per migliorare l’uso dell’energia nei processi produttivi. L’adozione di PE-S consente di raggiungere obiettivi fondamentali come l’efficienza energetica e il risparmio sui costi operativi. Monitorando costantemente i consumi energetici e implementando soluzioni tecnologiche avanzate, PE-S ottimizza l’energia utilizzata in ogni fase del processo produttivo, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le prestazioni dell’impianto.

D: L’IA gioca o giocherà un ruolo? In quale tipo di prodotto?

Giorgio Ferrandino, managing director di Sew-Eurodrive Italia.

R: L’intelligenza artificiale gioca già un ruolo importante e continuerà a farlo in futuro in vari settori dei nostri prodotti. Principalmente, l’AI è applicata in due campi fondamentali: la programmazione delle macchine e il supporto tecnico. Nel campo della programmazione delle macchine, l’AI viene utilizzata sia per il trouble shooting che per l’ottimizzazione. Per il trouble shooting, l’AI aiuta a identificare e risolvere problemi operativi in modo rapido ed efficiente, riducendo i tempi di inattività e migliorando la produttività. Per l’ottimizzazione, l’AI analizza i dati operativi delle macchine per trovare modi per migliorare le prestazioni e l’efficienza. Questo può includere la regolazione automatica dei parametri di funzionamento per ottimizzare la produzione e ridurre gli sprechi. Nel supporto tecnico di primo livello, l’AI assiste nel fornire risposte rapide e precise alle domande degli utenti e nel risolvere problemi comuni senza la necessità di intervento umano immediato. Questo aiuta a migliorare la soddisfazione del cliente e a ridurre i tempi di risposta. L’AI può anche essere utilizzata per formare e guidare tecnici meno esperti, fornendo suggerimenti basati su una vasta base di conoscenze e dati storici.

D: Quali sono i pilastri della strategia di crescita nel Belpaese? Quante persone lavorano per Sew-Eurodrive in Italia? Quali sono gli obiettivi di fatturato? Quali attività svolgete nel nostro Paese?

R: I nostri pilastri sono due: l’automazione tout court e i modelli di vendita di servizi a valore aggiunto, come la manutenzione predittiva e il monitoring. Questi due driver sono fondamentali, essendo l’Italia un mercato di costruttori di macchine. L’automazione prevale, ma i servizi stanno crescendo e rappresentano l’attività più promettente. Attualmente, i servizi contano per il 10% del fatturato, ma puntiamo a raggiungere un terzo entro il 2030. In Italia siamo 215 persone, con un fatturato di circa 160 milioni di euro, e vediamo un grande potenziale di crescita, puntando ai 300 milioni entro il 2030. Quanto al pay-per-use, lo abbiamo adottato per i servizi citati, ma non escludiamo di estenderlo in futuro anche ai beni materiali.














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