Pietro Gorlier, Comau: grazie alle risorse di One Equity Partner faremo M&A e cresceremo in altri settori

Intervista al Il Sole 24 ore dell'ad del gioiello italiano dell'automazione dopo l'uscita di Stellantis dal controllo della società. Le ultime novità tecnologiche in esposizione alla prossima BI-MU, dal 9 ottobre a Milano

Pietro Gorlier, ceo di Comau

Cosa succederà ora che Comau, un importante pezzo dell’industria dell’automazione italiana, sarà ceduta da Stellantis al fondo One Equity Partners? Secondo Pietro Gorlier, ceo dell’azienda, ci saranno importanti novità.

Come spiega in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, Gorlier è fiducioso nel nuovo finanziatore  per il semplice motivo che il Fondo, che ha preso il controllo del Gruppo (50,1%) non ha intenzione di gestire direttamente l’azienda o di cambiare l’attuale management. Rimarranno quindi al loro posto il chairman Alessandro Nasi, il ceo, e l’intera squadra. «Si tratta di un investitore che sceglie asset industriali e lavora per aumentare il lavoro. L’idea è quella di sostenere nello sviluppo il campione dell’automotive italiano, che non è un campione in Italia, ma un campione globale». L’obiettivo? Aprirsi a nuovi settori e nuovi mercati investendo su operazioni di M&A.







Oggi il settore automotive pesa per il 90% dei ricavi, ma è è un comparto che sta attraversando un periodo molto difficile. Considerando altri ambiti, però, l’automazione «cresce a livello globale del 10% all’anno, spinta dalla mancanza di manodopera in attività specifiche coma la saldatura, dalla crisi demografica, dal fatto che alcune professioni sono meno attrattive». La logistica cresce a ritmi ancora più sostenuti, + 20% all’anno. E le acquisizioni consentiranno a Comau di crescere facendo leva sulle sue competenze specifiche e applicandole in altri settori. Anche perché «questo è uno del motivi dell’interesse del fondo».

Si dove stia puntando Comau lo li si potrà vedere a brevissimo: a Bi-Mu l’azienda mostrerà «un nuovo paradigma di macchina utensile adatta ad applicazioni multi industria, dalla saldatura alla movimentazione del materiale, sistemi di visione per rendere la robotica più intelligente e nuove tecnologie digitali per il controllo dei robot». E anche una nuova tecnologia per saldare le navi, sviluppata grazie all’esperienza maturata collaborando con Fincantieri.

Ovviamente non verrà abbandonata l’auto. «Manterremo una presenza solida e stabile in un mercato però che è comunque maturo, nonostante lavoriamo con alcuni new comer come Nio in Cina e alcune realtà americane».

Un’altra direzione dello sviluppo sarà sulle auto elettriche, in particolare le batterie. Un settore che ha recentemente rallentato, ma che rappresenta il 30% dei ricavi di Comau. E che secondo Gorlier sarà molto interessante perché «le batteria cambieranno molto. Il settore non è ancora maturo».














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