Negli ultimi sei anni Eni ha dimezzato le emissioni dirette di metano

«Siamo orgogliosi di pubblicare il Methane Report 2024, che evidenzia il ruolo di Eni come pioniere nell'implementazione delle iniziative per la gestione del metano», dichiara l'ad Claudio Descalzi

Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.

Durante l’evento Iea-Cop29, intitolato “Turning Methane Pledges Into Action” e attualmente in corso a New York, Eni ha confermato ufficialmente la pubblicazione del suo primo rapporto sulle emissioni di metano, il “Methane Report 2024”. Questo rapporto rappresenta una pietra miliare che evidenzia l’impegno dell’azienda verso la trasparenza e la riduzione delle emissioni globali di metano.Il rapporto riconosce il ruolo chiave che la riduzione delle emissioni di metano nel settore Oil & Gas può svolgere nella lotta al cambiamento climatico. Descrive inoltre in dettaglio le azioni di Eni per ridurre le emissioni di metano in tutte le sue attività e il modo in cui l’azienda condivide queste competenze con gli altri operatori del settore.

Eni ritiene che il gas naturale giochi un ruolo significativo nel percorso di transizione energetica al 2050 grazie alla sua economicità, affidabilità, versatilità e basso contenuto di carbonio rispetto ad altri combustibili fossili. Tuttavia, sono necessarie delle azioni globali per eliminare le perdite di metano lungo tutta la catena del valore del gas naturale. Guidata da un forte focus interno, Eni è impegnata a ridurre le emissioni di metano nelle sue operazioni da oltre un decennio. La comprensione dell’urgenza di azioni concrete e la necessità di una conoscenza sempre più approfondita dei propri asset, hanno portato allo sviluppo di tecnologie di monitoraggio e mitigazione, al loro utilizzo sul campo e all’implementazione di un sistema di reporting sempre più affidabile e allineato alle best practice internazionali.







Statistiche chiave al 2023:

  • Le emissioni dirette di metano del Gruppo Eni si sono più che dimezzate negli ultimi sei anni (2018-2023);
  • L’intensità emissiva di metano nell’Upstream, pari allo 0,06%, colloca Eni tra i leader del settore;
  • Riduzione del 95% delle emissioni fuggitive di metano e riduzione dell’86% dell’intensità emissiva di metano nelle nostre attività Upstream nel 2023 rispetto al 2014;
  • Riduzione del 20% delle emissioni di metano nelle attività Upstream di Eni dal 2022 al 2023;
  • Ottenimento del Gold Standard Pathway dell’Oil & Gas Methane Partnership 2.0 per l’anno di rendicontazione 2022;
  • Accordi in corso con diverse compagnie petrolifere nazionali per condividere e applicare l’approccio di riduzione del metano e le best practice di Eni;
  • Obiettivo di emissioni di metano prossime allo zero entro il 2030.

Tecnologie utilizzate per il rilevamento delle emissioni di metano

In linea con l’evoluzione delle linee guida internazionali definite dall’Oil & Gas Methane Partnership 2.0, Eni utilizza le migliori tecnologie disponibili sul mercato, la maggior parte delle quali sfrutta le caratteristiche ottiche del metano (assorbimento della luce nello spettro dell’infrarosso) per valutarne la concentrazione nell’aria e per calcolare la portata emessa utilizzando i dati meteorologici locali. Per migliorare continuamente la qualità della nostra rendicontazione dei dati per il rilevamento del metano, da un lato, le tecnologie più innovative vengono identificate e testate sul campo per validarne le potenzialità; dall’altro, Eni colma il divario tra le esigenze e le tecnologie disponibili sul mercato attraverso lo sviluppo interno in collaborazione con partner esterni.

Collaborazione alle iniziative sul metano

Eni è membro fondatore dell’Oil & Gas Methane Partnership (Ogmp) dell’Unep, dell’Oil and Gas Climate Initiative (Ogci) e dei Methane Guiding Principles (Mgp) e partecipa attivamente a gruppi di esperti con organizzazioni internazionali, istituzioni, organizzazioni non profit, università e associazioni di settore, come Ipieca e Iogp. Queste collaborazioni hanno contribuito a definire con sempre maggiore precisione l’entità del problema delle emissioni di metano, a sviluppare best practice per il monitoraggio, la rendicontazione e la verifica e a promuovere l’impiego di nuove tecnologie per il monitoraggio e l’abbattimento delle emissioni in tutto il settore, ad esempio attraverso il Climate Investment fondato da Ogci

Supporto allo sviluppo delle politiche e alle compagnie petrolifere nazionali (Noc)

Eni è firmataria dell’Oil & Gas Decarbonization Charter (Ogdc), un’iniziativa chiave lanciata alla Cop28 che contribuirà ad allineare il settore verso azioni trasparenti e concrete per ridurre le emissioni, tra cui il metano e il flaring. Eni ha inoltre firmato accordi di collaborazione con compagnia petrolifere nazionali, tra cui Egas, Sonatrach e Socar, con l’obiettivo di condividere la propria esperienza da leader del settore nella gestione del metano, per consentire la riduzione delle emissioni di metano in tutto il settore.

Commentando la pubblicazione del Methane Report 2024, Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di pubblicare il Methane Report 2024, che evidenzia il ruolo di Eni come pioniere nell’implementazione delle iniziative per la gestione del metano. La nostra forte focalizzazione sulla riduzione delle emissioni di metano, unita all’applicazione di nuove tecnologie, ha reso Eni un leader di settore e ha ridotto significativamente queste emissioni nell’ultimo decennio. Ora siamo lieti di applicare quanto abbiamo appreso nelle collaborazioni con altri operatori del settore e della supply chain, per contribuire a ridurre significativamente le emissioni di metano in tutta la catena del valore del petrolio e del gas. Mentre guardiamo al futuro, il nostro impegno resta fermamente focalizzato sul raggiungimento del nostro obiettivo di emissioni di metano prossime allo zero entro il 2030».














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