Mimit, al via la missione di Urso in Eritrea

Il ministro è accompagnato da una delegazione di grandi imprese italiane composta anche da Enel, Fincantieri, Ferrovie dello Stato e Bonifiche Ferraresi

La missione si concentrerà su una serie di dossier riguardanti le relazioni bilaterali e le attività delle imprese italiane in alcuni settori produttivi.

Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, è da oggi in missione in Eritrea, dove resterà fino a mercoledì 26 giugno. Nel corso della sua visita ufficiale, che segue le recenti missioni in Algeria, Egitto, Libia e Tunisia nel quadro del Piano Mattei, il ministro Urso incontrerà oggi il presidente eritreo Isaias Afwerki e alcuni ministri del governo: quello degli Esteri, del Commercio e dell’Industria, dei Trasporti e delle Telecomunicazioni e della Sanità, oltre al Commissario alla Cultura e allo Sport.

La visita segue quella del presidente Afwerki a Roma lo scorso gennaio, ricevuto in bilaterale dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e alle aperture al governo eritreo al Vertice Italia-Africa, al quale hanno partecipato capi di governo e di stato di gran parte dei paesi africani. La missione si concentrerà su una serie di dossier riguardanti le relazioni bilaterali e le attività delle imprese italiane in alcuni settori produttivi, tra cui sanità, infrastrutture, logistica portuale, trasporto aereo, energie rinnovabili, attività minerarie, tessile, agricoltura e agroalimentare. Nell’ambito della sua missione, è prevista la visita del ministro Urso all’azienda tessile italiana ZaEr-Dolce Vita, alla “Casa degli Italiani” e alla mostra fotografica “Annulliamo la Distanza – Anladi”.







Urso è accompagnato da una delegazione di grandi imprese italiane composta anche da Enel, Fincantieri, Ferrovie dello Stato e Bonifiche Ferraresi. Presente, inoltre, il responsabile della telemedicina del Policlinico “Agostino Gemelli” per valutare l’avvio di nuove iniziative a beneficio della popolazione locale.

Eritrea e Italia hanno storicamente un forte legame culturale e politico: l’uso della lingua italiana è ancora ampiamente diffuso, così come sono forti le influenze architettoniche e artistiche. L’Italia è il secondo maggior fornitore per l’Eritrea e il nono mercato di destinazione per l’export eritreo.














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