Continua la crescita di Lef. Valore della produzione su del 25%. E a luglio si inaugura Plant 1

A luglio verrà inaugurato Plant 1, locale di circa mille metri quadri rinnovato con investimenti per 1,5 milioni di euro

Michelangelo Agrusti, presidente di Lef e Caa,

Lef, l’azienda digitale fondata da Confindustria Alto Adriatico e McKinsey & Company nel 2011, ha chiuso il 2023 in crescita: +25% il valore della produzione sull’esercizio precedente e un congiunturale trimestrale già a +30% sullo stesso periodo del 2023.

«Crescono, oltre a quelli di bilancio – spiega Marco Olivotto, direttore generale Lef – anche i numeri complessivi del core business Lef: complessivamente nel 2023 è stata erogata consulenza e formazione a oltre 600 tra imprenditori e manager e a circa 600 tecnici (per complessive 300 giornate contro le 250 del 2022). Si pensi, a titolo di esempio, che il solo corso di Innovation Manager, giunto alla sedicesima edizione, ha formato 200 professionisti parte dei quali ha già ottenuto la certificazione».







Ora l’azienda prevede ulteriori investimenti in risorse umane e infrastrutture, che saranno necessari per consolidare il ruolo riferimento nazionale e internazionale nella creazione di competenze, mentalità e comportamenti per creare manager e tecnici.

Il riscontro più tangibile di questo percorso, al di là dei numeri, ci sarà a luglio con l’inaugurazione del Plant 1, locale di circa mille metri quadri, sede storica di Lef oggi completamente rinnovata e ampliata grazie a un investimento di circa 1,5 milioni di euro di cui due terzi per le opere edili e i restanti 500mila, destinati all’impiego di nuove soluzioni tecnologiche e di una nuova linea produttiva per rispondere alle esigenze specifiche di clienti con processi continui (acciaio, carta, alimentare, farmaceutico, chimico, gas).

Il Plant 1, dove hanno trovato collocazione materiali ecocompatibili per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale, è stato efficientato anche sotto il profilo energetico.

«Un ulteriore punto di ripartenza nel piano di investimenti pluriennale che conferma la lungimiranza degli azionisti, confermando che anche quest’anno l’utile d’esercizio sarà interamente reinvestito e la capacità del team di lavoro di concretizzarle», afferma il presidente di Lef e Caa, Michelangelo Agrusti.

In ascesa anche la formazione in ambito education, dalle scuole elementari fino alle business school, dove è stato predisposta una formula di apprendimento difficilmente proponibile in Italia (1.400 le persone formate contro le 1.200 del 2022). Il secondo semestre del 2024 sarà dedicato all’ulteriore consolidamento in ambito triveneto e alla crescita su scala nazionale grazie a partner «che ci consentano di complementare le competenze in ambito up-skilling e re-skilling – dice Olivotto – e alle opportunità che provengono da aree geografiche non solo italiane, dove è stato deciso di investire sull’arricchimento derivante dalle nuove competenze».














Articolo precedenteIl cambio generazionale mette a rischio le medie imprese italiane. L’analisi di Grant Thornton
Articolo successivoArriva ThinkPad P14s Gen 5, la workstation mobile di Lenovo con un’unità di elaborazione neurale integrata






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui