Bosch Rexroth: così l’iperautomazione trasformerà l’intralogistica

Di Piero Macrì ♦︎ Microservizi localizzati nei plant produttivi per maggiore velocità e flessibilità nei cambi di produzione. Per Bosch Rexroth l’iperautomazione è molto di più. Il sistema operativo ctrlX OS, la piattaforma aperta ctrlX Automation e l’ecosistema ctrlX World. Le collaborazioni con Dell Technologies e Nokia. I sistemi di movimentazione a carrelli indipendenti e a levitazione magnetica. Ne discutiamo con Luca Stanzani, head of Automation & Electrification Business Unit and Sales Management

Automazioni proprietarie addio. Con ctrlX Automation si entra nell’era delle open-platform ovvero piattaforme aperte in grado di integrarsi con sistemi e dispositivi multivendor basate su architetture a microservizi abilitanti lo sviluppo di applicazioni collaborative per produzioni flessibili e adattative. Non più un unico software dove convergono tutti i servizi, ma microservizi delocalizzati all’interno dei plant produttivi. Il cuore della piattaforma è il sistema operativo ctrlX OS, basato su Linux, che offre un ambiente sicuro e stabile per l’esecuzione delle applicazioni, anche terze parti: un qualsiasi partner dell’ecosistema ctrlX World può oggi sviluppare app per la risoluzione e automazione di un qualsiasi processo manifatturiero-industriale.

È il paradigma smart factory, che consente a machine builder e utenti finali di progettare sistemi in grado di lavorare con la massima efficienza in un mercato caratterizzato da un’estrema personalizzazione della domanda. Ingegnerizzare macchine sempre più digitali, che possono essere riconfigurate in tempi brevi e a costi bassi, realizzando linee e impianti con assetto variabile in funzione del tipo e della quantità del prodotto. «Stiamo rivoluzionando il classico sistema di automazione declinandolo in iperautomazione collaborativa dove ciascuno può apportare un proprio specifico valore. Il vantaggio dei micro-servizi è che possono essere aggiornati singolarmente e nel momento opportuno, il che semplifica la progettazione o riconfigurazione della produzione stessa», afferma Luca Stanzani, responsabile della business unit Automation & Electrification di Bosch Rexroth Italia.







Luca Stanzani, head of Automation & Electrification Business Unit and Sales Management di Bosch Rexroth

Insomma, i tempi in cui si doveva produrre ogni giorno lo stesso prodotto in grandi quantitativi sono ormai lontani: la nuova domanda del mercato richiede sistemi dinamici e flessibili. E per realizzarli servono soluzioni che vanno oltre la tradizionale automazione, rigida per definizione poiché pensata per eseguire processi lineari e sequenziali. La logica con cui è stato strutturato ctrlX Automation preserva inoltre il valore degli investimenti in quanto disaccoppia hardware e software, il che vuol dire che se un domani si vuole cambiare hardware il software potrà continuare ad essere mantenuto. È in questo scenario iper-personalizzato e iper-flessibile che si calano le tecnologie che Bosch Rexroth ha presentato in anteprima a Sps Italia per realizzare sistemi di trasporto capaci di stravolgere la logica delle linee di trasporto tradizionali. Da una parte il sistema di movimentazione lineare ctrlX HS (High Speed) con carrelli indipendenti attraverso il quale è possibile realizzare un “microcosmo intralogistico” per una movimentazione sincronizzata e intelligente a supporto di produzioni diversificate e ad alta personalizzazione.

Dall’altra ctrlX Flow6D, sistema planare a levitazione magnetica con sei gradi di libertà per trasporto e posizionamento senza contatto in cui “movers” di forme e dimensioni diverse possono trasportare oggetti su una superfice non riscaldante, caratteristica essenziale per la movimentazione di sostanze che possono alterarsi al variare della temperatura. Sistemi planari, quindi, che possono essere utilizzati in numerosi settori industriali, come l’industria dei semiconduttori, il settore alimentare, l’industria farmaceutica o i sistemi di assemblaggio. Ecco le nuove soluzioni ctrlX Automation, la nuova iperautomazione di Bosch Rexroth e l’evoluzione dell’ecosistema di partner che ruota attorno all’iniziativa globale ctrlX World.

ctrlX World, oltre 100 aziende partner e più di 60 app disponibili nello store ctrlX. La collaborazione per l’integrazione di ctrlX OS con Dell Technologies e Nokia

Il cuore della piattaforma è il sistema operativo ctrlX OS, basato su Linux, che offre un ambiente sicuro e stabile per l’esecuzione delle applicazioni.

Con ctrlX Automation ci si svincola dalla logica dei sistemi proprietari, attraverso un’architettura a microservizi aperta, modulare e scalabile che consente una profonda trasformazione dell’industria in termini di digitalizzazione, connettività e sostenibilità. «A distanza di pochi anni dall’inizio di questa avventura, la visione di un mondo dell’automazione in cui attori concorrenti collaborano reciprocamente e gli utenti contribuiscono a sviluppare soluzioni è diventata realtà», afferma Stanzani. ctrlX World è infatti l’ecosistema di partner che mette a disposizione degli utilizzatori un’ampia scelta di app reperibili nel ctrlX Store. «La rete di partner è in costante crescita ed è pienamente in grado, in una logica di co-creazione, di offrire un ampio ventaglio di funzionalità industriali accessibili a tutti, aggiunge Stanzani. Gli utenti possono ora scegliere tra soluzioni in 16 categorie principali e 150 ambiti applicativi forniti da 100 aziende partner».

In totale sono oltre 60 le app che possono ora essere utilizzate su dispositivi ctrlX OS. Tra i partner anche aziende come Dell Technologies e Nokia. Con Dell Technologies Bosch Rexroth sta collaborando per integrare ctrlX OS come modulo software out-of-the-box per Dell NativeEdge, una piattaforma software che semplifica le operazioni edge. Per Nokia l’obiettivo è integrare ctrlX OS all’interno della sua soluzione Nokia MX Industrial Edge (Mxie). La capacità di ctrlX World di attrarre nuovi partner diversificati tra loro per missione e competenze trova riscontro anche nell’ambito della robotica, contesto connotato da una forte domanda di app e di interfacce, dove è stata avviata una partnership con aziende del calibro di Fanuc e Kuka. Ben sette le soluzioni per la robotica attualmente disponibili per il download dal ctrlX Store, e spaziano dalla programmazione semplice e dall’integrazione di cobot e robot industriali fino al software aggiuntivo per la pianificazione di algoritmi di pallettizzazione ottimale.

ctrlX Flow6D, il sistema di trasporto planare a levitazione magnetica

Il sistema planare a levitazione magnetica funge da sistema di trasporto, posizionamento e movimentazione efficiente e sicura dei carichi. «E’ un esempio di come sia possibile declinare l’automazione flessibile, dice Stanzani. Un progetto sviluppato a microservizi che presenta un grado di libertà di movimento che sarebbe stato impossibile sviluppare con un’automazione tradizionale. Con questa soluzione posso configurare con semplicità il ciclo di lavoro. Si passa da un’automazione rigida a una flessibile, senza vincoli», Insomma, con ctrlX Flow6D, Bosch Rexroth ha portato il trasporto e il posizionamento ad alte prestazioni ad un nuovo livello. la parte mobile del sistema, chiamati anche “movers”, si spostano su una superficie di lavoro che può essere orientata in orizzontale, verticale o capovolta ed ogniuno di essi può eseguire movimenti su sei gradi di libertà in contemporanea. Le ampiezze di movimento consentono un’altezza di levitazione di 20 mm, un angolo di inclinazione di 10° ed la rotazione. La tecnologia alla base lo rende un sistema a basso consumo energetico perché non dipende dal peso del carico trasportato, ma anche intrinsecamente sicuro in quanto in caso di mancanza di alimentazione i “movers” si attaccano alla superficie.

ctrlX Flow HS, movimentazione lineare con carrelli indipendenti per una produzione variabile ad alta velocità

Qualsiasi partner dell’ecosistema ctrlX World può sviluppare app per la risoluzione e automazione di un qualsiasi processo manifatturiero-industriale.

Flessibilità e alta velocità durante il trasporto e il posizionamento. Sono queste le caratteristiche di un sistema di trasporto lineare di cui le fabbriche hanno bisogno per soddisfare la domanda odierna di processi veloci e versatili. «Il sistema ctrlX Flow HS è progettato per soddisfare esattamente queste caratteristiche, dice Stanzani. Consente di accelerare, spostare e posizionare con precisione diversi prodotti, in maniera indipendente l’uno dall’altro». I vantaggi? Trasportare diversi formati di prodotto su un’unica linea di produzione, riducendo i tempi di ciclo e mantenendo sostenibili i volumi di produzione. Una linea di produzione food & beverage variabile? Nulla di più semplice. Il carrello transiterà su un percorso che incrocia più stazioni, fermandosi in quelle che rilasciano il prodotto specificato dal consumatore in fase di ordine. Stessa logica viene applicata al mondo del packaging dove etichetta, colore e design di una qualsiasi confezione hanno oggi un ruolo determinante nella scelta del consumatore.

Macchine ad alta produttività per un microcosmo intralogistico

«Con il sistema di movimentazione a carrelli indipendenti all’interno della piattaforma ctrlX Automation è possibile effettuare su più zone le più diverse lavorazioni», spiega Stanzani. I vantaggi? Realizzare diversi formati di prodotto su un’unica linea di produzione, riducendo i tempi di ciclo e mantenendo sostenibili i volumi di produzione. Ecco, quindi, la possibilità di realizzare impianti food & beverage dove bottiglie, barattoli o contenitori di vario genere si spostano uno ad uno su un carrello, controllabile individualmente, in grado di trattare diversi formati. I prodotti viaggiano senza problemi da un sistema all’altro, con carico e scarico senza interruzioni, mentre i motori lineari garantiscono un movimento libero e dinamico nonché un posizionamento preciso. «Agendo sul software di controllo è possibile semplice far interagire a livello di motion con stazioni indipendenti, creando all’interno della macchina un microcosmo intralogistico e produttivo, dove, per esempio, un contenitore viene caricato con prodotti provenienti da sorgenti diverse», spiega Stanzani.

(Ripubblicazione dell’articolo dell’11 giugno 2024)














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