Investopia Europa 2024, a Milano un ponte fra Europa e Medio Oriente

Per il secondo anno di seguito Investopia, la piattaforma di investimento emiratina, sceglie l'Italia come accesso all'Europa. Nella sede di Borsa Italiana a Milano, 700 imprenditori e decision maker aziendali, investitori, istituzioni e ministri da sei paesi. Per l'Italia Giorgetti, Urso e Santanchè. L'edizione europea è organizzata dal consulente strategico Efg Consulting e dal ministero dell'economia degli Emirati

Giovanni Bozzetti, organizzatore di Investopia

Una giornata dedicata ad approfondimenti, tavole rotonde, incontri fra imprese, investitori, e istituzioni. A Investopia Europe 2024, evento satellite della piattaforma di investimento con sede negli Emirati Arabi Uniti, hanno partecipato 700 tra imprenditori ed investitori, e sei ministri provenienti da cinque paesi. In sala, i tre titolari italiani delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, e del Turismo, Daniela Santanchè, il ministro emiratino dell’Economia, Abdulla bin Touk Al Marri, il ministro cipriota dell’Energia, George Papanastasiou, il titolare dell’Economia di Malta, Silvio Schembri. Saluti istituzionali dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, di Luigi Di Maio, rappresentante speciale dell’UE per la regione del Golfo e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

La tappa europea per il secondo anno a Milano

È il secondo anno di seguito che la tappa europea della Davos del Medio Oriente viene organizzata a Milano, nella sede di Borsa Italiana. Ed è invece il terzo anno per Investopia, lanciata nel 2021 da Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, primo ministro degli Emirati e ruler di Dubai, e dal ministro emiratino Al Marri, e organizzata quest’anno ad Abu Dhabi il 28 e 29 febbraio scorsi. Nel corso del triennio la piattaforma si è sviluppata anche attraverso una serie di eventi satellite, i Global Talks, organizzati a New York, Ginevra, Nuova Delhi, Mumbai, Il Cairo, Rabat, L’Avana e Londra.

Investopia Europe è stata lanciata grazie alla collaborazione fra la società di consulenza strategica e processi di internazionalizzazione Efg Consulting e il ministero dell’Economia degli Emirati. Alla prima edizione dello scorso anno, sempre a Milano a Palazzo Mezzanotte, avevano partecipato circa 400 decision maker internazionali.







Il ruolo di Investopia

Il ministro Alfonso Urso insieme ad Abdulla bin Touk Al Marri, il ministro emiratino dell’economiazie

 

Quest’anno le riflessioni sulle opportunità di business e di investimento si sono concentrate su cinque aree chiave: economie creative, internazionalizzazione, innovazione nel turismo, sostenibilità e crescita verde, investimenti nelle pmi.

L’organizzatore, nonché presidente di Efg Consulting, Giovanni Bozzetti, sottolinea il ruolo di Investopia come occasione per «conoscere in nuovi trend mondiali di investimento alla luce della situazione geopolitica e della congiuntura economica, e per individuare immediate opportunità di investimento e di business». Il fatto che per il secondo anno di seguito l’evento abbia luogo a Milano attesta «il riconoscimento dell’Italia quale porta di accesso per l’Europa, esattamente come gli Emirati Arabi Uniti rappresentano l’accesso ideale per i paesi del Golfo, del sud est asiatico e dell’Africa».

Questi due aspetti sono stati sottolineati anche dai ministeri dell’Economia italiano ed emirati. Giorgetti ha definito gli Eau un partner fondamentale nel contesto della transizione ecologica e dell’innovazione, e ha indicato i campi su cui lavorare: «infrastrutture, sia nel settore pubblico che privato, la produzione di energia da fonti rinnovabili, prodotti biomedicali e farmaceutici, industria aerospaziale, industria dei software e intelligenza artificiale. Continueremo a migliorare rafforzando anche la partnership con gli Emirati Arabi Uniti».

Vertice bilaterale sui progetti fra Italia ed Emirati

Il ministro Urso e il collega emiratino Al Marri hanno avuto un vertice bilaterale servito a discutere della strategia italiana di attrazione degli investimenti. Italia ed Emirati Arabi Uniti hanno 53 progetti in corso, in settori quali aerospazio, logistica, immobiliare, farmaceutica, scienze della vita, moda e alimentazione. I due ministri hanno parlato di connettività tra il sud del Mediterraneo e l’Europa, in termini commerciali e di infrastrutture, con riferimento ai cavi sottomarini per il trasporto di energia rinnovabile dal Nordafrica all’Italia. Hanno condiviso una cooperazione sempre più solida nello sviluppo di intelligenza artificiale e di altre tecnologie per le imprese, su progetti nei settori dell’economia circolare e dell’aerospazio, e di sviluppo di progetti comuni in Africa delineati dal Piano Mattei.

Le sessioni plenarie, fra digitalizzazione e tecnologie, transizione sostenibile e internazionalizzazione

Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, introducendo i lavori ha sottolineato che «gli Emirati stanno cambiando radicalmente il proprio modello di business. Ciò rappresenta un’occasione unica per il mondo e per l’Italia. L’export verso tali paesi è cresciuto del 25% negli ultimi anni. Ciò è stato possibile grazie alle nostre piccole-medio imprese che hanno colto le occasioni per investire e ridefinire il contenuto delle proprie produzioni».

La giornata di lavori si è articolata in due tempi. La mattinata dedicata a sessioni plenarie sui cinque pillar selezionati con 50 speaker che si sono alternati sul palco. Fra gli altri, i numeri uno dei brand dell’alta moda Alfonso Dolce, ceo di Dolce & Gabbana, e Toni Scervino, ceo di Ermanno Scervino, Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale Moda Italiana, Sergio Dompé, presiedente di Dompè Farmaceutici, Massimiliano Di Silvestre, ceo della casa automobilistica Bmw Italia, Veronica Squinzi, amministratrice delegato e proprietaria di Mapei, materiali chimici per l’edilizia.

Da Cipro al Portogallo, opportunità di mercato e casi di business

Durante le plenarie le imprese e le istituzioni hanno velocemente presentato analisi di mercato e business case. Thanos Michaelides, presidente Cyprus hotel association, ha parlato degli investimenti in digitalizzazione e in espansione internazionale del settore. Sergio Dompè, che amministra un’azienda con l’80% del fatturato realizzato fuori dall’Italia, individua una serie di ingredienti del successo, nel settore farmaceutico ma non solo: l’internazionalità, innovazione e tecnologie, formazione. Angelos Gregoriades, della Camera di commercio di Cipro, ha ricordato gli incentivi stanziati per far trasferire a Cipro dipendenti di big corporate straniere, attirando circa 300 imprese dell’Ict ad aprire una sede nel Paese, e ha invitato le aziende italiane a considerare Cipro come base d’affari per il Medio Oriente. Maria Paula Milheirao, partner della legal firm portoghese Srs ha richiamato l’attenzione sugli investimenti del paese lusitano nelle energie pulite, solare, idroelettrico ed eolico, e sull’effervescente panorama di startup, con sette unicorni.

Nel pomeriggio, tavole rotonde con incontri tematici, una novità di questa edizione 2024 pensata per favorire le opportunità di business fra imprenditori e investitori di Cipro, Italia, Malta, Portogallo, ed Emirati Arabi Uniti.














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