Zero lubrificanti, plastiche speciali, IA e cobot. L’automazione industriale secondo igus

di Marco De' Francesco ♦︎ L'azienda, 1,15 miliardi di fatturato, sviluppa componenti industriali che non richiedono lubrificazione, abbattendo tempi e costi di manutenzione. E non solo. igusGO, app che, riconosce oggetti e macchinari da una foto e suggerisce i componenti igus da implementare. Il cobot economico Rebel, realizzato in plastica. Module Connect, sistema di connettori plug che semplifica i collegamenti. Ce ne parla il country manager Marcello Mandelli

Il cobot Rebel è progettato per operazioni semplici e per lavorare accanto agli operatori in sicurezza, facilitando lo svolgimento di compiti ripetitivi o a basso rischio.

«Oggi le aziende manifatturiere puntano a migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza, aspetti fondamentali per la competitività e l’innovazione. Una soluzione è la realizzazione di componenti di macchine industriali che non necessitano di lubrificazione».  Lo afferma Marcello Mandelli, country manager di igus, un’azienda tedesca fondata nel 1964, specializzata in soluzioni innovative per il movimento industriale, polimeri ad alte prestazioni e componenti autolubrificanti, utilizzati in applicazioni che richiedono durabilità e riduzione dell’attrito senza necessità di manutenzione. La sede principale si trova a Colonia, Germania, e l’azienda impiega circa 5mila dipendenti in 31 filiali nel mondo, inclusa quella italiana a Robbiate (Lecco). igus ha un fatturato globale di circa 1,15 miliardi di euro, con un portafoglio di prodotti che va dai cuscinetti ai sistemi per catene portacavi, fino a soluzioni di automazione a basso costo.

Si accennava alla lubrificazione. A tal proposito igus ha studiato un’apposita strategia Zero Lubrication: con i citati componenti autolubrificanti si eliminano i tradizionali costi associati alle operazioni di grassaggio e oliatura, nonché i tempi di fermo macchina e gli interventi di manutenzione. Dal punto di vista economico, le aziende possono contare su componenti più duraturi e affidabili, azzerando il rischio di contaminazioni dovute a perdite di olianti e rendendo le macchine più pulite e sicure. Questo approccio porta vantaggi soprattutto nelle applicazioni in movimento, come nei sistemi lineari e nelle catene portacavi, in cui gli attriti devono essere ridotti al minimo per assicurare efficienza e durata. Oltre a ciò, Zero Lubrication risponde a una crescente domanda di sostenibilità ambientale.







In questo contesto c’è spazio anche per l’intelligenza artificiale: l’app igusGO, basata sull’IA, riconosce oggetti e macchinari da una semplice foto e suggerisce quali componenti igus si potrebbero implementare per ottenere una configurazione esente da lubrificazione.

Le motion plastics

1)     I materiali plastici innovativi

Le motion plastics sono prodotti innovativi realizzati con materie plastiche esenti da lubrificazione e progettati per applicazioni dinamiche che richiedono pertanto una maggiore resistenza all’usura. «Questi polimeri ad alte prestazioni non hanno bisogno di lubrificazione esterna perché sono autolubrificanti, il che significa che riducono automaticamente l’attrito e l’usura durante l’uso» – chiarisce Mandelli.

2)     Il sito di igus (igus.it)

Il cobot Rebel è progettato per operazioni semplici e per lavorare accanto agli operatori in sicurezza, facilitando lo svolgimento di compiti ripetitivi o a basso rischio.

Il sito non è un catalogo, ma un vero e proprio strumento che igus mette a disposizione dei clienti per velocizzare e semplificare i lavori di progettazione e ingegnerizzazione. Grazie a più di 50 tool online, permette ai progettisti di selezionare le motion plastics più adatte alle singole esigenze, personalizzandone la configurazione inserendo specifiche come il tipo di movimento, il carico o la velocità operativa richiesta. Gli strumenti online di igus consentono inoltre di calcolare la durata d’esercizio nell’applicazione ed effettuare l’ordine direttamente online, confrontando prezzi e tempi di consegna in modo semplice e veloce.

L’offerta di igus include anche soluzioni di Low Cost Automation, progettate per rendere l’automazione accessibile anche alle piccole e medie imprese, che spesso devono affrontare vincoli di budget. Grazie a componenti motion plastics autolubrificanti, igus consente alle aziende di realizzare sistemi di automazione in modo più economico rispetto alle tradizionali soluzioni. I prodotti di Low Cost Automation includono robot collaborativi, attuatori e portali.

L’obiettivo è ridurre i costi di implementazione dell’automazione: «Con 10-15 mila euro, le aziende possono implementare automazioni che altrimenti ne costerebbero 30-50 mila, consentendo di migliorare la produttività senza grandi investimenti» – afferma Mandelli. Queste soluzioni sono dirette in particolare ad aziende che richiedono cicli produttivi flessibili, dove i macchinari devono adattarsi a diversi compiti; e pensate per garantire un ritorno sull’investimento rapido e prevedibile, supportando anche la transizione verso l’Industria 5.0.

Il cobot ReBeL è un esempio della strategia di Low Cost Automation di igus. ReBeL è un robot antropomorfo, completamente in plastica, progettato per essere accessibile e facilmente integrabile, con un costo inferiore rispetto ai modelli tradizionali. Pensato per aziende che cercano automazione flessibile senza un grande investimento, il Rebel è progettato per operazioni semplici e per lavorare accanto agli operatori in sicurezza, facilitando lo svolgimento di compiti ripetitivi o a basso rischio. «Grazie alla sua struttura leggera e alla facilità di programmazione tramite un’interfaccia intuitiva, ReBeL risulta particolarmente vantaggioso per le piccole e medie imprese» – commenta Mandelli.

3)     La piattaforma Rbtx

In particolare, queste soluzioni di automazione a basso costo possono essere acquistate o create grazie alla piattaforma rbtx.com di igus. Qui le imprese possono esplorare un’ampia selezione di componenti e sistemi robotici, come cobot, attuatori e accessori, tutti progettati per essere compatibili tra loro. Una delle caratteristiche chiave di RBTX è che ogni configurazione mostra il prezzo totale immediato, consentendo alle aziende di sapere esattamente quanto spenderanno. Inoltre, Rbtx offre la possibilità di testare le integrazioni di sistema grazie a strumenti di simulazione, per assicurarsi che tutti i componenti scelti funzionino insieme in modo ottimale. «Questa funzionalità è particolarmente utile per chi desidera costruire automazioni personalizzate, garantendo che le scelte siano sicure prima dell’acquisto» – afferma Mandelli. Un altro vantaggio del portale è la possibilità di ordinare tutti i componenti da una singola fonte e, in alcuni casi, richiedere a igus test live di funzionamento per assicurarsi che il sistema scelto sia efficiente e pronto per l’uso.

Il lubrificante? Con i sistemi Zero Lubrificaion non serve più

1)     Sul campo, 250 nuove soluzioni

La gamma di prodotti Zero Lubrication comprende componenti come cuscinetti, snodi, ingranaggi, rulli e riduttori, utilizzati in vari settori che richiedono movimenti precisi e continui. igus ha recentemente lanciato oltre 250 nuove soluzioni in anteprima a livello internazionale.

2)     Il ruolo dell’IA e l’app igusGO

L’app igusGO utilizza l’intelligenza artificiale per riconoscere componenti e macchinari attraverso una semplice immagine, aiutando le aziende a scegliere i prodotti igus più adatti per ridurre la lubrificazione.

Come si accennava, l’intelligenza artificiale supporta la strategia Zero Lubrication di igus permettendo l’individuazione rapida e mirata dei componenti autolubrificanti più adatti a una specifica macchina o applicazione. L’app igusGO utilizza l’intelligenza artificiale per riconoscere componenti e macchinari attraverso una semplice immagine, aiutando le aziende a scegliere i prodotti igus più adatti per ridurre la lubrificazione. «L’utente scatta una foto del macchinario o del pezzo specifico, e l’IA confronta l’immagine con un vasto database di applicazioni già ottimizzate. Dopo aver identificato il componente, l’app suggerisce una lista di motion plastics autolubrificanti, che possono sostituire parti tradizionali e ridurre la necessità di lubrificanti esterni» – commenta Mandelli.

Questa tecnologia agevola il processo decisionale e permette di selezionare prodotti già collaudati per applicazioni simili, risolvendo rapidamente problemi di manutenzione e contribuendo alla sostenibilità. L’approccio rende le operazioni più efficienti e pulite, migliorando la produttività e la sicurezza e riducendo i costi di manutenzione.

Smart plastics per la manutenzione preventiva

Le smart plastics igus sono una soluzione avanzata per la manutenzione predittiva nelle aziende manifatturiere, sfruttando sensori intelligenti (nella plastica) e connettività per monitorare continuamente componenti critici come cuscinetti, guide lineari e catene portacavi.

«Grazie al nostro sistema i.Cee, è possibile calcolare in tempo reale la durata residua dei componenti e pianificare gli interventi di manutenzione nei momenti ottimali, evitando così costosi fermi macchina imprevisti e aumentando l’efficienza operativa» – afferma Mandelli.

Il sito di igus non è un catalogo, ma un vero e proprio strumento che igus mette a disposizione dei clienti per velocizzare e semplificare i lavori di progettazione e ingegnerizzazione. Grazie a più di 50 tool online, permette ai progettisti di selezionare le motion plastics più adatte alle singole esigenze, personalizzandone la configurazione inserendo specifiche come il tipo di movimento, il carico o la velocità operativa richiesta.

Questa tecnologia riduce i costi di manutenzione, poiché gli interventi vengono effettuati solo quando strettamente necessari, prolungando il ciclo di vita dei componenti e minimizzando i tempi di inattività. Inoltre, le smart plastics si integrano con i sistemi di gestione remota di Industria 4.0, permettendo un controllo centralizzato e digitale di tutto il parco macchine. Il monitoraggio continuo migliora anche la sicurezza operativa, riducendo il rischio di guasti improvvisi e contribuendo a un ambiente di lavoro più sicuro, soprattutto in presenza di macchinari pesanti o automatizzati.

Un esempio concreto di utilizzo delle smart plastics è in settori industriali come la logistica portuale o le gru, dove un guasto a una catena portacavi può bloccare operazioni critiche, causando danni economici significativi. Le smart plastics prevengono questi guasti segnalando in anticipo quando è necessario intervenire, mantenendo così la continuità operativa. «Allo stesso modo, in settori come l’automotive o l’alimentare, queste soluzioni sono apprezzate per la capacità di garantire un controllo preciso e costante sull’integrità delle macchine» – continua Mandelli.

Module Connect: connettori plug-in facili da usare

Module Connect è ideale negli ambienti industriali complessi o affollati, dove è necessario ottimizzare gli spazi senza sacrificare l’affidabilità dei collegamenti. Ogni modulo è progettato per alloggiare specifiche connessioni e facilitare interventi di manutenzione o riconfigurazione del sistema.

Il Module Connect di igus è un sistema di connettori plug-in versatile e facile da usare, progettato per semplificare i collegamenti elettrici, in fibra ottica e pneumatici in contesti dove lo spazio è limitato. «Grazie al suo design modulare, ogni utente può combinare diversi moduli per creare una configurazione personalizzata e adattabile alle proprie esigenze, ottenendo un unico blocco compatto e sicuro» – dichiara Mandelli.

Questa personalizzazione offre vantaggi pratici significativi, poiché riduce dell’80% i tempi di installazione e minimizza gli errori di connessione, in particolare quelli legati alla polarizzazione dei collegamenti. Module Connect risulta più adatto ad ambienti industriali complessi o affollati, dove è necessario ottimizzare gli spazi senza sacrificare l’affidabilità dei collegamenti. Ogni modulo, infatti, è progettato per alloggiare specifiche connessioni e facilitare interventi di manutenzione o riconfigurazione del sistema.

La strategia di innovazione di igus

Marcello Mandelli, country manager di igus.

La strategia di innovazione di igus si concentra principalmente sulla continua evoluzione delle mescole di polimeri, con l’obiettivo di ottenere materiali sempre più performanti e sostenibili per l’industria. In Germania ogni anno igus sviluppa circa 500 nuove mescole, anche se solo una selezione raggiunge il mercato, poiché ognuna deve superare un rigoroso processo di test. L’azienda investe in laboratori di ricerca avanzati, come quello di 4mila metri quadri presso la sede centrale di Colonia, che presto sarà ampliato di altri 1.500 metri quadri per sostenere l’intensa attività di sviluppo.

«Questi investimenti elevati garantiscono che igus mantenga una posizione di avanguardia tecnologica: la sperimentazione continua consente di sviluppare polimeri innovativi con caratteristiche uniche, come la resistenza a temperature estreme, la conducibilità elettrica o l’idoneità per ambienti alimentari. In linea con le richieste di mercato e le normative emergenti, igus studia mescole che evitano sostanze problematiche, come i PFAS, rendendo i materiali più sicuri e adatti a un ampio spettro di applicazioni, dalla robotica alla logistica» – afferma Mandelli.

La filiale italiana

igus Italia, situata a Robbiate (Lecco), rappresenta un punto chiave per la crescita e il supporto di igus nel mercato italiano. Con una struttura che include un ufficio tecnico-commerciale e un’unità di produzione, igus Italia può adattare e assemblare componenti come catene portacavi in base alle richieste specifiche dei clienti. Impiega circa 110 dipendenti e si sta espandendo con una nuova sede di dimensioni tre volte superiori, rafforzando così la propria capacità produttiva.

Inoltre, la filiale italiana punta su un servizio clienti altamente personalizzato, con strumenti online che facilitano il calcolo della durata di vita dei prodotti e la scelta delle soluzioni più adeguate, riducendo i tempi di installazione. Con un fatturato annuo di circa 64,5 milioni di euro, igus Italia contribuisce in maniera sostanziale al successo globale di igus, che ha un volume d’affari di circa 1,15 miliardi di euro.














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