IA, digital twin e sensori sui veicoli: così Easyvia vuole ridurre gli incidenti stradali. Con Made

Di Laura Magna ♦︎ Una piattaforma tech, realizzata anche con la collaborazione di Alleantia, per rendere più sicure le strade. Consente di individuare buche, dossi e altri potenziali pericoli. Sensori a basso costo, gemelli digitali e IA sono le tecnologie che la abilitano. L'IA per la manutenzione predittiva delle strade. E sul modello di business... parlano Federico Ravasio (Made) e Alessandro Guerrera, ad di Easyvia

Si chiama Easyvia, ed è la piattaforma tecnologica che consentirà di rendere più sicura la viabilità stradale, grazie ad un sistema che consente, a basso costo e rapidamente, di individuare buche, dossi e altre anomalie in maniera standardizzata e di attivare un intervento mirato grazie a tutti i dati raccolti dalla soluzione EasyVia sull’anomalia stradale. Attraverso sensori applicati ai veicoli, che potranno essere pubblici e privati, e grazie al largo impiego di tecnologie all’avanguardia anche in ambito Intelligenza Artificiale, è possibile creare gemelli digitali e mappature 3D delle anomalie stradali.

Un progetto ambizioso, realizzato da Easyvia in collaborazione con Made Competence Center e il partner Alleantia, che nasce a Benevento ma che ha un enorme potenziale di scalare, ma soprattutto reso possibile anche dai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).







Federico Ravasio, responsabile comunicazione marketing del Competence Center Made

«Siamo in una fase di R&D – dice a Industria Italiana Alessandro Guerrera, ad di Easyvia – stiamo sviluppando con il Competence Center Made un progetto che terminerà a Novembre e che porterà a mercato la soluzione. La stiamo sviluppiamo in maniera agile per rilasciarla in tappe intermedie, con l’ambizione di raggiungere l’obiettivo in anticipo rispetto alla tabella di marcia». Il ruolo di Made4.0 in questo progetto è quello di partner e abilitatore tecnologico.

«Made4.0 nasce con l’obiettivo di supportare le Pmi italiane accompagnandole nella fase di transizione digitale e sostenibile, erogando, grazie alle competenze dei propri partner, servizi ad alto valore – afferma Federico Ravasio, responsabile comunicazione e marketing del Competence Center Milanese. “Con questo modello, attiviamo un processo di innovazione efficace, che aumenta la competitività delle PMI e delle startup. Il progetto di EasyVia è un esempio di un progetto realizzato con il contributo pubblico che potrà avere un impatto diretto sulla cittadinanza”.

Easyvia: una rivoluzione per la manutenzione stradale, che avviene grazie al sistema dei competence center

Alessandro Guerrera, ad di Easyvia.

E allora, proviamo a descrivere più da vicino, come nasce e si sviluppa Easyvia. «L’idea – dice Guerrera – mi è venuta dopo un percorso in ambito sia accademico sia privato come ingegnere informatico, e poi da un’esperienza di amministratore della cosa pubblica. Come assessore a Pontelandolfo, in un paesino nella provincia di Benevento, mi sono imbattuto nel problema della manutenzione del manto stradale, non di poco conto per un’amministrazione pubblica locale. A Milano ho incontrato Andrea Foti, che sarebbe diventato il cto di Easyvia, ed altri soci, esperti sia di processo sia dall’ambito manutentivo, con i quali abbiamo avviato l’attività imprenditoriale. Con l’ambizione di portarla innanzitutto nei nostri territori, ma poi di estendere il prodotto a livello nazionale e internazionale». Per questo il supporto ricevuto da Made è un game changer. «Essere entrati nell’ecosistema di Made4.0, per noi è stata una conferma dell’innovatività e dell’interesse di business e sociale di Easyvia, e ci ha permesso di accelerare nella fase implementativa grazie alla collaborazione con due partner di spessore come Alleantia e Fae Technology, i quali ci stanno supportando la prima sulla parte di software e IA e la seconda su quella elettronica. Abbiamo inoltre avuto la possibilità di fruire corsi di formazione che ci stanno aprendo gli orizzonti anche in merito alla brevettabilità della soluzione. La nostra soluzione è pensata per essere aperta a future evoluzioni e dunque, sempre grazie alla partnership con Made4.0, siamo stati in grado di fare scouting tecnologico per trovare le soluzioni che meglio si adattano alla nostra realtà».

Il modello di business: una piattaforma che non ha competitor

Grazie a sensori a basso costo installati sulle auto, la piattaforma di Easyvia è in grado di mappare buche e dossi stradali.

Ma cosa ha di nuovo o di diverso Easyvia rispetto a quanto già presente sul mercato? «La nostra soluzione – risponde Guerrera – fa leva su un hardware a basso costo, non su macchinari (telecamere) costosi, ma su sensori che vengono montati su mezzi tradizionali, come auto e camion usate quotidianamente dalle amministrazioni. Non esiste nulla di simile: il livello di dettaglio fornito sulle anomalie, la sostenibilità economica e la scalabilità della nostra soluzione non trova eguali in giro per il mondo e rappresentano i tre elementi distintivi della soluzione proposta. Per mappare le strade e individuare anomalie, è possibile usare la rete di mezzi pubblici o privati che coprono il territorio interessato, dotandoli dei sensori che raccolgono i dati. E, ultimo ma non meno importante, la standardizzazione del processo. «Le strade urbane e extraurbane sono spesso caratterizzate da una manutenzione inadeguata e da una gestione inefficiente delle risorse destinate alla riparazione delle anomalie del manto stradale – spiega Guerrera – L’assenza di un sistema integrato e automatizzato per il monitoraggio della qualità delle superfici stradali porta a costi elevati, interventi tardivi e rischi per la sicurezza degli utenti della strada». Attualmente, il monitoraggio delle strade viene effettuato in modo disomogeneo, spesso basato su segnalazioni spontanee da parte degli automobilisti o su costose campagne di raccolta dati. Questo metodo non solo è poco scalabile, ma comporta anche un’elevata variabilità nella qualità delle informazioni raccolte. «Inoltre, la mancanza di dati aggiornati e accurati rende difficile la pianificazione efficace delle attività di manutenzione, aumentando il rischio di incidenti stradali e di danni ai veicoli sia per i privati cittadini che per il trasporto merci in ambito industriale».

La piattaforma Easyvia: tre livelli tecnologici per strade sicure e ben gestire

La componente di IA permette a fare anche manutenzione predittiva, a capire dove e a quali condizioni potrebbero formarsi nuove buche o avvallamenti.

Easyvia nasce per risolvere questi problemi attraverso una piattaforma tecnologica composta da tre principali livelli. «La tecnologia proprietaria viene sviluppata da un team misto, in parte nostro e parte del Made Competence Center. Investire solo sull’aspetto visivo non bastava, in quanto non avrebbe consentito di qualificare gli interventi da effettuare sul manto stradale una volta individuato il difetto».

Il primo livello è la soluzione on-edge, che si basa su una combinazione di sensori in grado di eseguire misurazioni ad alta frequenza attraverso cui si possono identificare e misurare le anomalie stradali e inviarne i dettagli in cloud. I dati poi vengono arricchiti e trasferiti alle amministrazioni o a chi gestisce la manutenzione. Il secondo livello è una soluzione software che consiste in una piattaforma IoT Cloud-based basata su un’architettura a microservizi event-driven. «Questa – prosegue Guerrera – è in grado di classificare le anomalie stradali in base alla loro forma e dimensione. Lo fa tramite una ricostruzione 3D dell’anomalia grazie a cui è anche in grado di suggerire la maniera migliore per risolvere le anomalie sia in termini di quantità di materiale da acquistare per fare la riparazione, sia di strategia d’azione.

Stefano Linari, presidente e ceo di Alleantia.

Infine, il terzo livello è costituito dalla componente di IA che ci aiuta a fare anche manutenzione predittiva, a capire dove e a quali condizioni potrebbero formarsi nuove buche o avvallamenti». Poiché i sensori possono essere installati, come abbiamo visto, su qualsiasi tipo di veicolo, è possibile ottenere una copertura ampia del territorio. E con questa copertura, «costruire una mappa digitale che sarà a disposizione del cliente: in pratica un portale web in cui è possibile navigare la zona di interesse e visualizzare i dettagli delle anomalie stradali cliccando sui relativi segnaposto», dice Guerrera. Clienti che potranno essere le corporate dotate di flotte di veicoli che devono spostarsi tra stabilimenti, le PA che devono intervenire sui tratti stradali, le imprese di manutenzione stradale, ma anche assicurazioni, auto a guida autonoma e fornitori di mappe digitali. Sia aziende private, che PA e privati cittadini potranno contribuire direttamente o indirettamente al miglioramento delle condizioni stradali creando un ecosistema con un obiettivo comune.

Easyvia è l’esempio lampante del buon funzionamento di un soggetto come Made4.0, che di fatto contribuisce a sviluppare il futuro delle imprese italiane. «I fondi del Pnrr, sono stati indubbiamente un incentivo importante che ha spinto tante aziende a sviluppare progetti nell’ambito industria 4.0. Digitalizzazione significa sviluppare competenze, che porta ad aziende competitive, con conseguente sviluppo di territori e comunità. Made come la rete competence center sono stati concepiti proprio per perseguire questi obiettivi».














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