Gi Group Holding, fatturato 2023 in crescita a 3,9 miliardi (+6,4%). Italia primo mercato

Lo sviluppo è stato guidato in particolare da un’ulteriore e robusta accelerazione delle performance estere (+11,3%)

Stefano Colli-Lanzi, fondatore e ceo di Gi Group Holding.

La prima multinazionale italiana del lavoro, Gi Group Holding, chiude l’esercizio al 31 dicembre 2023 con un fatturato di 3,9 miliardi di euro, in aumento del 6,4% sull’anno precedente e più che raddoppiato nel corso degli ultimi 8 anni (da 1,581 mld di euro nel 2015). La crescita è stata guidata in particolare da un’ulteriore e robusta accelerazione delle performance estere (+11,3%), a conferma del ruolo globale della multinazionale che oggi opera in 37 paesi e conta più di 700 filiali e uffici, e oltre 9.000 persone. In aumento anche la redditività, con un gross profit di 559 milioni di euro (+10% sul 2022) e un gross margin del 14,2% (da 13,8% del 2022).

Il mercato italiano

Anche l’Italia, primo mercato per fatturato, con un’incidenza del 44,1% sul totale, registra una performance positiva con ricavi consolidati in aumento dello 0,7% sul 2022. La strategia di ulteriore allargamento dell’expertise nel Paese ha visto nelle scorse settimane il lancio di Grafton, brand globale di Gi Group Holding specializzato nella ricerca di candidati Early Gen Z e Millennial, che porta a 13 il numero di società del Gruppo operanti in Italia e amplia l’ecosistema dei servizi a disposizione di candidati e aziende. Sempre per quanto riguarda gli sviluppi di business, a maggio l’incorporazione di Exs Italia in Wyser ha contributo a rafforzare ulteriormente l’offerta executive di Gi Group Holding rivolta alla selezione di profili C-Level.







Le linee di business

Nel dettaglio dei servizi, la Somministrazione, il principale driver di fatturato, registra un incremento del 6,3% sul 2022. La Transizione di carriera vede una crescita del 55,1%, seguita da Professional Staffing (+13%), Formazione e Sviluppo (+11,2%), Outsourcing (+9,6%) e Ricerca e Selezione di middle e senior manager (-14,3%). Nel 2023, inoltre, l’Ebitda si attesta a 108 milioni di euro, in lieve calo dai 118 milioni del 2022, e l’utile netto a 36 milioni di euro (54 milioni nel 2022). Il patrimonio netto totale sale da 196 milioni di euro a 215 milioni di euro e il numero di Full Time Equivalent raggiunge quota 160.000, in aumento dell’11% sul 2022.

La strategia di M&A

Alla crescita organica Gi Group Holding ha continuato ad accompagnare un’intensa strategia di acquisizioni. Dopo aver infatti concluso la 50° operazione nel 2023, la multinazionale ha aperto il 2024 con l’acquisizione delle attività europee di Staffing di Kelly, leader a livello mondiale in soluzioni specializzate per i talenti, realizzando la 51° e più grande operazione di M&A della sua storia.

Stefano Colli-Lanzi, fondatore e ceo di Gi Group Holding, ha dichiarato:  «Il 2023 ha rappresentato un anno centrale nella realizzazione della nostra mission di promuovere il Lavoro Sostenibile nel mondo e il 25° anniversario in questo senso ha suggellato, e sottolineato, il percorso che abbiamo intrapreso fin dalle origini. La crescita organica registrata nell’ultimo anno è stata affiancata da un’ampia strategia di M&A culminata con l’acquisizione delle attività europee di staffing di Kelly, la più grande della nostra storia. Questa operazione, che coinvolge complessivamente 14 paesi, tra cui l’Italia, rafforza significativamente la nostra presenza in Europa e l’ecosistema di servizi HR del Gruppo. Se quella di Gi Group Holding è una storia di successo lo dobbiamo al contributo fondamentale delle nostre persone. Ed è proprio grazie a loro che, anche in tempi senza precedenti come questi, possiamo continuare a guardare al futuro con determinazione per realizzare il nostro obiettivo: contribuire a un’evoluzione positiva della società attraverso il lavoro, ispirati dai valori e dai principi del nostro Manifesto del Lavoro Sostenibile».














Articolo precedenteRinnovabili: Regione Lombardia e Terna siglano protocollo d’intesa per rete di impianti
Articolo successivoAuto elettriche: con ctrlX Automation di Bosch Rexroth costi ridotti fino al 50% nella produzione di batterie






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui