Fotovoltaico, accordo Mimit-FuturaSun per produrre celle e moduli in Italia

Presenti alla cerimonia di firma il ministro Adolfo Urso con l'amministratore delegato, Alessandro Barin.

È stato siglato a Palazzo Piacentini il memorandum of understanding tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e FuturaSun, gruppo italiano specializzato nella produzione e vendita di celle e moduli fotovoltaici ad alta efficienza. L’accordo ha come obiettivo quello di vagliare le opportunità di investimento in un sito industriale in Italia per produrre celle e pannelli solari da distribuire nei mercati di tutto il mondo.

«Così si costruisce la filiera italiana nel campo delle tecnologie green, un obiettivo strategico che abbiamo avuto chiaro fin dall’inizio della legislatura”, ha affermato il ministro Adolfo Urso. Il Mou si inserisce nel più ampio quadro dell’accordo di cooperazione firmato a luglio a Pechino con il Ministero dell’Industria e delle Tecnologie dell’Informazione cinese nei settori della tecnologia green e della mobilità elettrica. Presenti alla cerimonia di firma il ministro Adolfo Urso con l’amministratore delegato, Alessandro Barin.







FuturaSun, società italiana con sede a Cittadella (PD) e presente in 70 paesi, è anche supportata da avanzate strutture produttive in Cina ed è l’unica azienda italiana che ha controllo su una fabbrica di semiconduttori per la produzione di celle fotovoltaiche in Cina. L’azienda veneta sta anche avanzando piani per la realizzazione di una gigafactory di moduli ad alta efficienza in Italia, con l’obiettivo di utilizzare l’esperienza sviluppata in Cina per sostenere la ripresa dell’industria fotovoltaica europea.

Il Mimit e FuturaSun, grazie a questa intesa, definiranno un quadro di riferimento per altre collaborazioni in merito al progetto, individuando inoltre anche altri potenziali investitori. L’azienda veneta, inoltre, grazie alla start up romana Solertix, porterà avanti anche investimenti in ricerca di nuove tecnologie e processi per l’ulteriore efficientamento del modulo e della cella con tecnologie tandem silicio-perovskite














Articolo precedenteAlla scoperta del Silicon Austria Labs, il laboratorio tecnologico della Carinzia che non ha nulla da invidiare alla Silicon Valley
Articolo successivoTutti vogliono l’IA: il 65% delle imprese l’ha già adottata. E inizia a generare valore! L’analisi di McKinsey






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui