Fondo Techshop I raccoglie 53 milioni di euro. Cdp Venture Capital tra i nuovi investitori

Il fondo si prende cura delle start-up italiane che operano nel software B2B, con particolare focus nel SaaS

La Sgr è stata lanciata nel 2021 da Aurelio Mezzotero e Gianluca D’Agostino, manager e imprenditori di lungo corso nel settore digitale.

Il consiglio di amministrazione di The Techshop Sgr ha approvato la chiusura del collocamento del Fondo Techshop I, accogliendo nuovi investitori, in aggiunta ai circa 40 sottoscrittori esistenti. Il totale delle sottoscrizioni ricevute ammonta a circa 53 milioni di euro, superando quindi l’obiettivo iniziale di 50 milioni. La Sgr lanciata nel 2021 da Aurelio Mezzotero e Gianluca D’Agostino, manager e imprenditori di lungo corso nel settore digitale, ha accolto nella compagine dei sottoscrittori (Limited Partners – LP) anche Cdp Venture Capital attraverso il Fondo Digital Transition, che utilizza risorse stanziate dall’UE tramite l’iniziativa NextGeneration EU per favorire la transizione digitale delle filiere e delle piccole e medie imprese. Fra gli LP di Techshop I sono già presenti FoF VenturItaly e Fondo Italia Venture II di Cdp Venture Capital Sgr, e diverse Fondazioni Bancarie di rilievo che affiancano un gruppo selezionato di investitori privati. Questi ultimi spesso contribuiscono allo screening e allo sviluppo del portfolio. Si tratta di imprenditrici, imprenditori, consulenti e business leader nel mondo delle telecomunicazioni, della finanza e dell’industria.

Techshop I è un fondo Pre-Seed e Seed dedicato alle startup italiane nel software B2B, con particolare focus nel SaaS (Software as a Service). Si caratterizza come un investitore attivo (“hands-on”) e focalizzato su tecnologie in grado di migliorare i processi aziendali, come l’AI applicato al customer care e agli investimenti in borsa, alle infrastrutture di pagamento e all’e-commerce o anche su soluzioni capaci di innovare radicalmente quei comparti in ritardo sulla digitalizzazione, come il banking, i servizi alla mobilità e il settore alberghiero. Il Fondo fornisce non solo le risorse economiche per sviluppare un piano di crescita condiviso con i founder della startup, ma anche esperienze manageriali e relazioni che spesso impattano positivamente sulle possibilità di successo delle aziende investite. Le attività di investimento sono partite nella primavera del 2022, puntando a startup italiane B2B Tech ad alto potenziale di crescita e ambizioni di portata globale, con una attenzione specifica al Sud Italia e ai founder italiani all’estero. Il ticket di investimento per lo stadio di ideazione (“Pre-Seed”) è tipicamente compreso fra 100mila e 500mila euro, quello per le startup in fase di semina (“Seed”) tra i 500mila e 1,5milioni euro.







Il portafoglio di Techshop I comprende undici partecipazioni

Ad oggi il portafoglio di Techshop I comprende undici partecipazioni, che, secondo i piani del management, diventeranno oltre venti: Hlpy, Tiledesk, Smartpricing, Qodeup, Sbp, Qomodo, AxyonAI, Shop circle, Tot, Syllotips e una ancora riservata. Alcune sono già realtà affermate nel loro business, capaci di completare molteplici round di finanziamento in due anni e mezzo, indice di forte crescita operativa e di forte interesse degli investitori. Fra questi leader emergenti si segnalano Smartpricing, Shop Circle e Hlpy, che Techshop ha accompagnato nello sviluppo e nella internazionalizzazione, partecipando in tutti i round di follow-on, affiancato da Venture Capital di standing internazionale come Partech, Qed, Nfx, Montage Ventures, 3VC, Green Sands.

Come conseguenza, nel corso del 2024 il Net Asset Value (NAV) del Fondo è aumentato significativamente, con un indice Tvpi (Total Value on Paid-In, l’indicatore più utilizzato nel settore per misurare le plusvalenze implicite nel portafoglio) in costante crescita, che lo posizionano fra i fondi best-in-class del settore. In un anno, il 2024, in cui il mercato del VC italiano sta diventando più competitivo e efficiente, con un numero maggiore di operatori attivi e con flussi di investimento stabilmente crescenti, Techshop si caratterizza come investitore di riferimento per le startup B2B digitali.

«I primi 30 mesi del viaggio del nostro primo fondo hanno validato oltre le previsioni il modello Techshop di investimento e supporto alla crescita in alcune tra le migliori startup italiane nel settore del software per le aziende» – ha dichiarato Gianluca D’Agostino – «Stimolati dai riscontri ottenuti e dalle lesson learned, miriamo ora ad una sfida ancora più ambiziosa: contribuire a creare dei veri e propri campioni europei, che apportino innovazione alle filiere industriali di riferimento».

«Abbiamo puntato a un’attenta selezione di portafoglio, consapevoli dei rischi insiti nell’innovazione ma anche convinti delle potenzialità, talvolta sottovalutate, delle startup italiane – ha aggiunto Aurelio Mezzotero – «Tutto questo con l’unico scopo di creare valore sostenibile per gli investitori e per le startup. Un indice Tvpi finora fra i best-in-class di mercato ci dice che siamo sulla strada giusta, ma c’è sempre spazio per migliorare ancora».

«Il Fondo Digital Transition di Cdp Venture Capital gestisce risorse di NextGenerationEU dedicate a sostenere l’innovazione e la crescita delle imprese italiane in un contesto di rapido cambiamento tecnologico, sia investendo direttamente in startup che stimolando una nuova generazione di investitori in grado contribuire a sviluppare un ecosistema virtuoso» – afferma Enrico Filì, senior partner e responsabile del Fondo Digital Transition di Cdp Venture Capital – «Siamo particolarmente contenti di rafforzare ulteriormente Techshop I, fondo dedicato al mondo B2B digitale che ha già dimostrato nei primi anni di vita, di aver contribuito fattivamente alla crescita di importanti player digitali di successo, in linea con la nostra mission di costruire l’Italia di domani identificando e finanziando opportunità che creano valore a lungo termine».














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