Feralpi Group, nel 2023 calano i ricavi (-27%). Produzione stabile, crescono gli investimenti tecnici (169 mln)

«Feralpi mantiene saldamente le proprie quote di mercato nonostante sul comparto elettro siderurgico pesino l’incremento dei costi dell'energia e la scarsità di rottame», dichiara il presidente Giuseppe Pasini

Nel 2023 Feralpi ha definito la propria Esg Scorecard con l’obiettivo di rafforzare la solidità del percorso di sostenibilità, monitorarne il progresso rispetto agli obiettivi stabiliti e rispondere alle esigenze di comunicazione verso i propri stakeholder.

In un periodo di notevole rallentamento del mercato europeo dell’acciaio, Feralpi Group continua a portare avanti le iniziative del piano industriale annunciato l’anno scorso, realizzando gli investimenti previsti per sviluppare nuovi processi industriali mirati a ridurre il proprio impatto ambientale tramite l’efficientamento e l’elettrificazione. Feralpi conferma le leve di investimento, nonostante l’attuale scenario di mercato sia in contrazione a livello europeo, e in particolare in Germania dove si rileva un forte rallentamento dell’economia.

Investimenti

Nel corso del 2023, gli investimenti tecnici hanno raggiunto i 169 milioni. Feralpi ha proseguito i suoi investimenti sia nei reparti produttivi sia nella logistica. In particolare, sono avanzati i lavori per la realizzazione del nuovo laminatoio presso lo stabilimento tedesco di Feralpi Stahl a Riesa (Sassonia) dove entro fine anno verranno avviate le prove del nuovo impianto in cui, per la prima volta in Germania, verranno prodotti rotoli del peso fino a 8 tonnellate destinati al mercato dell’edilizia e realizzati attraverso un processo innovativo, completamente elettrificato e a zero emissioni dirette. Sempre in Germania, nel corso del 2023 è stata inaugurato il nuovo parco rottame che ha ottimizzato ed efficientato il processo di trattamento del rottame a vantaggio della produttività e della qualità. In Italia, nel corso del 2024, sarà invece operativo nello stabilimento di Feralpi Siderurgica il nuovo impianto spooler che, producendo rotoli, porterà ad un completamento della gamma offerta ai clienti.







Sempre in Italia, a Lecco in Caleotto (acciai speciali), sarà presto operativa la moderna linea Garret che rafforzerà flessibilità e versatilità con la produzione di rotoli con diametri da 19 mm a 32 mm. Grazie a questi investimenti, il Gruppo rafforza la capacità di orientare lo sviluppo tecnologico non solo verso le richieste tecniche del mercato, ma anche in direzione della necessità di offrire un acciaio a basse emissioni sia per il settore delle infrastrutture sia per quello della meccanica.

La riduzione delle emissioni: obiettivi raggiunti e obiettivi futuri

A conferma degli impegni concreti del Gruppo in linea con la Esg strategy, lo scorso anno Feralpi ha ridotto del 24% a/a le emissioni Scope 1 e Scope 2 (secondo il calcolo del market based). Inoltre, l’ente internazionale SBTi (Science Based Targets Initiative, considerato scientificamente il più autorevole) nel 2024 ha approvato gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas climalteranti di Feralpi al 2030. È stato infatti definito l’obiettivo di ridurre del 50% le emissioni specifiche di scopo 1, 2 e 3 relative al core boundary dei propri prodotti laminati a caldo. Inoltre, Feralpi ha assunto l’impegno di ridurre anche le restanti emissioni assolute di scopo 3 (non core boundary) del 25%. Tali obiettivi sono stati considerati allineati alla scienza per contribuire al contenimento del riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C.

«Il mercato dell’acciaio in Europa attraversa un periodo complesso, registrando un calo di circa 10 milioni di tonnellate tra il 2022 e il 2023 (-7,4% a/a). In questo quadro, Feralpi mantiene saldamente le proprie quote di mercato nonostante sul comparto elettro siderurgico pesino l’incremento dei costi dell’energia e la scarsità di rottame. Il Gruppo conferma la sua capacità di visione e di execution con l’impegno di offrire al mercato un prodotto sempre più decarbonizzato» commenta Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group. «Vogliamo farci trovare pronti e tecnologicamente avanzati quando la ripresa dei consumi sarà anche accompagnata da una sempre maggiore attenzione alla qualità del prodotto e del processo produttivo in ottica green».

Il bilancio (consolidato Feralpi Holding)

Il bilancio consolidato 2023 di Feralpi Holding registra volumi di produzione stabili a 2,42 milioni di tonnellate e ricavi pari a 1.733 milioni di euro, in contrazione del 27% rispetto agli eccezionali risultati del 2022 di 2.398 milioni. Il valore della produzione si attesta a 1.736 milioni. Si conferma la forte impronta internazionale con una quota di ricavi generati all’estero pari al 61%, in leggero calo rispetto all’anno precedente (63%). La riduzione dei ricavi di vendita dell’anno 2023 rispetto ai valori del 2022 è stata accompagnata da un aumento dell’incidenza dei fattori produttivi sui ricavi, in particolare il consumo delle materie prime, la cui incidenza sul valore della produzione è passata dal 50,9% al 63,8%. Questo ha pertanto determinato una riduzione consistente dell’Ebitda che scende a 83,2 milioni di euro (incidenza su valore della produzione del 4,8%) rispetto ai 501,7 milioni (19,8%) del 2022. Dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 64,2 milioni di euro, in crescita per effetto delle attività di investimento del Gruppo, il risultato netto totale scende a 18.9 milioni di euro rispetto ai 334.2 milioni del 2022. La Posizione Finanziaria Netta si conferma positiva, passando da un eccesso di cassa rispetto al debito finanziario di 54,3 milioni di euro a un eccesso di cassa di 15,3 milioni di euro in ragione della significativa attività di investimento realizzata nel corso dell’anno.

I dipendenti

Anche nel 2023 si è registrata una crescita complessiva degli organici con un incremento di 71 risorse rispetto al 2022, passando da 1.856 a 1.927 unità. Tale incremento è principalmente dovuto ai inserimenti di personale qualificato con competenze specializzate a supporto degli investimenti tecnologici delle aziende del comparto siderurgico. Prosegue l’impegno del Gruppo nella qualificazione professionale delle sue risorse con programmi dedicati alla formazione manageriale e tecnologica di alto livello. All’interno degli obiettivi legati alla dimensione sociale della propria Esg strategy, il 2023 ha visto anche l’avvio del progetto “SteelWomen” volto all’assunzione di manodopera femminile nelle aree tecnico-produttive delle aziende del Gruppo, nello specifico in acciaieria, cuore pulsante della produzione. L’obiettivo nel prossimo quadriennio è quello di inserire nei nuovi ingressi 10 volte tanto il valore attualmente presente del settore della manifattura in Italia (0,5% – fonte Istat 2021).

Obiettivi Esg

Inoltre, sempre nel 2023 Feralpi ha definito la propria Esg Scorecard con l’obiettivo di rafforzare la solidità del percorso di sostenibilità, monitorarne il progresso rispetto agli obiettivi stabiliti e rispondere alle esigenze di comunicazione verso i propri stakeholder. La Scorecard è composta da 14 obiettivi i cui progressi ed eventuali aggiornamenti verranno valutati annualmente in linea con le evoluzioni della strategia e delle priorità industriali del Gruppo. Sul fronte ambientale Feralpi si impegna a contribuire alla riduzione dei consumi e
degli impatti e aumentare riutilizzo e recupero dei residui di produzione. Sul fronte sociale il Gruppo si concentra sulla cura, sicurezza e valorizzazione delle persone, sulla cultura del lavoro, educazione delle nuove generazioni, politiche di inclusione e sviluppo territoriale. Per quanto riguarda la governance Feralpi integra gli aspetti Esg nel modello industriale guidando il cambiamento nel settore siderurgico e incoraggiando le imprese della filiera ad adottare politiche sostenibili.

Overview di mercato 

Nel 2023 lo scenario economico globale si è indebolito sia in Europa che nei mercati emergenti. Dopo il forte rimbalzo successivo allo shock da Covid, l’attività manifatturiera mondiale ha subito una sostanziale battuta d’arresto. Pesano vari fattori, tra cui lo spostamento dei consumi dai beni ai servizi, l’indebolimento dell’industria europea che gravita intorno a quella tedesca e le condizioni più difficili per la domanda, soprattutto di investimenti, a causa della stretta sul credito e del graduale esaurirsi delle politiche emergenziali.














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