Oltre le presse idrauliche. I segreti dei modelli elettrici Roboshot di Fanuc, che consumano meno e riducono gli sprechi

di Renzo Zonin ♦︎ Le presse della gamma Roboshot sono ideali in ottica industry 5.0. Gli azionamenti elettrici usano energia solo quando in uso. Portando a una riduzione del 70% rispetto ai modelli tradizionali. E recuperano fino al 17% dell'energia, aumentando ulteriormente l'efficienza. Le funzioni di intelligenza artificiale per ridurre gli scarti di produzione. Il controllo numerico al posto del motion control tradizionale. Ne parliamo con Ugo Rigon

Pressa Roboshot di Fanuc. Il primo e più evidente vantaggio delle presse elettriche Roboshot è la drastica riduzione dei consumi energetici.

La riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di CO2, anche grazie all’arrivo delle circolari esplicative e dei regolamenti attuativi del Piano Transizione 5.0, non è più una sfida riservata alle industrie tradizionalmente “energivore”, ma è ormai estesa a tutto il tessuto produttivo. Del resto, l’efficientamento degli stabilimenti ha conseguenze positive non solo a livello di immagine, ma anche di bilancio, e questo per qualsiasi industria. Fanuc, colosso giapponese dell’automazione industriale, ha raccolto questa sfida fin dalla sua fondazione: la ricerca dell’efficienza, la lotta agli sprechi, e altri concetti di Industry 5.0 sono da sempre parte del dna aziendale.

Un’applicazione di questi concetti la troviamo nella sua linea di presse elettriche Roboshot. Queste macchine si differenziano nettamente dalle presse idrauliche tradizionali, offrendo una soluzione che coniuga alte prestazioni, precisione e, appunto, sostenibilità.







Ugo Rigon, sales manager di Fanuc Italia.

Le presse Roboshot offrono una drastica riduzione dei consumi energetici. Secondo Ugo Rigon, sales manager di Fanuc Italia, una pressa Roboshot consuma fino al 70% in meno rispetto alle presse idrauliche tradizionali, perché usa l’energia solo quando sta effettivamente operando. Fanuc ha introdotto anche tecnologie innovative come gli azionamenti rigenerativi, che recuperano l’energia di frenata generata durante la chiusura dello stampo, reimpiegandola nel ciclo successivo, recuperando fino al 15-17% di energia e aumentando ulteriormente l’efficienza. Ma la sostenibilità delle presse Roboshot va oltre il risparmio energetico. Fanuc pone grande enfasi sulla riduzione degli scarti di produzione. Le macchine sono dotate di funzioni di intelligenza artificiale che gestiscono autonomamente le variabili del processo, garantendo una produzione costante e di alta qualità. Un sistema di controllo puntuale monitora la densità del materiale nel cilindro, compensando in tempo reale per garantire un volume di iniezione costante. Questa caratteristica è particolarmente utile quando si utilizzano materiali con alta variabilità come biopolimeri o materiali riciclati.

Uso dell’energia e riduzione delle emissioni sono monitorabili dall’interfaccia utente che mostra in tempo reale i relativi dati in un’apposita schermata.

La tecnologia Fanuc trova applicazione in diversi settori industriali. Nel packaging alimentare, permette l’uso efficiente di materiali riciclati. Nel settore elettrico e tecnico, facilita la gestione del ciclo di vita del prodotto e il riciclo dei materiali. Sorprendentemente, la maggiore richiesta di efficienza proviene dal settore dei beni a basso valore aggiunto, dove l’efficienza diventa cruciale per la sopravvivenza aziendale. In tutti questi ambiti, le presse Roboshot offrono vantaggi in termini di precisione, costanza di produzione e sostenibilità, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa essere la chiave per conciliare produttività e rispetto dell’ambiente.

Il cuore tecnologico che permette alle presse Roboshot di ottenere questi risultati è il controllo numerico, che sostituisce il tradizionale Plc. Questa scelta offre una capacità di calcolo, raccolta e analisi dei dati nettamente superiore, permettendo l’implementazione di controlli di intelligenza artificiale e analisi avanzate.

Efficienza energetica: il cuore della rivoluzione

Il primo e più evidente vantaggio delle presse elettriche Roboshot è la drastica riduzione dei consumi energetici. Ugo Rigon, sales manager di Fanuc Italia, illustra la portata di questo cambiamento: «Una pressa idraulica di vecchia concezione, con pompa a portata fissa, può consumare fino a circa 30 kW/ora. Una pressa completamente elettrica come la nostra Roboshot, su un ciclo paragonabile per tipologia di materiale e stampo, ha un consumo che si attesta intorno ai 5 kW/ora. La differenza è abissale».

Questa efficienza energetica non è solo una questione di tecnologia, ma di approccio al processo produttivo. Nelle presse elettriche, ogni movimento è funzionale esattamente a quella parte specifica del processo, e avviene solo quando è necessario. L’energia viene impiegata esattamente per ciò che serve e non per mantenere in funzione l’intera struttura del macchinario, come avviene nelle presse idrauliche.

Ma Fanuc va oltre, introducendo tecnologie innovative come gli azionamenti rigenerativi. «Recuperiamo una parte dell’energia di frenata, generata dal rallentamento al momento della chiusura dello stampo – spiega Rigon – la immagazziniamo e la ritrasformiamo in energia elettrica utilizzabile nel ciclo successivo, invece di disperderla in calore». Questo sistema permette di recuperare fino al 15-17% di energia per il ciclo successivo, contribuendo ulteriormente all’efficienza complessiva della macchina.

Sostenibilità: oltre il risparmio energetico

Le presse idrauliche Roboshot sono dotate di funzioni di intelligenza artificiale che gestiscono autonomamente le variabili del processo in tutte le sue fasi, dalla plastificazione all’uscita del pezzo dallo stampo. Queste funzioni permettono di compensare le variabili in gioco senza richiedere l’intervento dell’operatore, garantendo una produzione costante e di alta qualità.

Per Fanuc, la sostenibilità non si limita al risparmio energetico, ma abbraccia l’intero processo produttivo. «Il primo concetto di sostenibilità è l’eliminazione degli sprechi – afferma Rigon – Siamo sostenibili nella misura in cui riusciamo a evitare di produrre pezzi non conformi, ovvero scarti».

Questo approccio si traduce in una serie di tecnologie avanzate integrate nelle presse Roboshot. La macchina è dotata di funzioni di intelligenza artificiale che gestiscono autonomamente le variabili del processo in tutte le sue fasi, dalla plastificazione all’uscita del pezzo dallo stampo. Queste funzioni permettono di compensare le variabili in gioco senza richiedere l’intervento dell’operatore, garantendo una produzione costante e di alta qualità.

Un aspetto particolarmente innovativo è il sistema di controllo puntuale sviluppato da Fanuc per gestire la variabilità dei materiali, un problema particolarmente rilevante quando si utilizzano biopolimeri o materiali riciclati. Rigon spiega che «il controllo numerico che gestisce la pressa monitora la richiesta di potenza del motore che fa girare la vite senza fine, calcolando la resistenza che trova nel materiale. Questo permette di leggere la variazione di densità del materiale all’interno del cilindro stesso e compensare in tempo reale, garantendo che il volume iniettato sia sempre costante».

Questo approccio non solo riduce gli scarti, ma apre anche nuove possibilità nell’uso di materiali sostenibili, contribuendo all’economia circolare.

Emissioni di CO2: un impatto misurabile

La riduzione dei consumi e degli sprechi si traduce direttamente in una diminuzione delle emissioni di CO2. Fanuc ha reso questo impatto non solo misurabile, ma anche immediatamente visibile agli operatori. «L’interfaccia utente della pressa è dotata di una schermata che mostra come viene utilizzata l’energia – spiega Rigon – Questa schermata riporta direttamente, tramite un equivalente, la riduzione di CO2 ottenuta in quel processo».

Questa trasparenza non solo permette alle aziende di monitorare e comunicare il loro impegno ambientale, ma fornisce anche un feedback immediato che può guidare ulteriori ottimizzazioni del processo.

Tecnologia avanzata per ogni settore

L’approccio innovativo di Fanuc trova applicazione in una vasta gamma di settori industriali, ciascuno con le sue esigenze specifiche. Nel packaging alimentare, per esempio, l’uso di materiali riciclati è un importante fattore di differenziazione sul mercato, che permette alle aziende di giustificare un delta di prezzo. Nel settore elettrico e tecnico, la gestione del ciclo di vita del prodotto e il riciclo dei materiali sono requisiti fondamentali, anche per via di specifici regolamenti.

Ma è forse nel settore dei beni a basso valore aggiunto che l’impatto di questa tecnologia è più sorprendente. «La maggiore richiesta di efficienza ci arriva dalle aziende che producono beni a basso valore aggiunto – rivela Rigon – In questi casi, l’efficienza non è più un discorso di sensibilità, ma diventa il modo con cui l’azienda può produrre a costi più contenuti, elemento fondamentale per sopravvivere in questi mercati».

Il cuore tecnologico: il controllo numerico

Il controllo numerico offre una capacità di calcolo, raccolta e analisi dei dati nettamente superiore rispetto a un Plc. Questa potenza aggiuntiva viene utilizzata per implementare controlli di intelligenza artificiale e analisi avanzate.

Una delle caratteristiche distintive delle presse Fanuc è l’uso di un vero e proprio controllo numerico al posto di un motion control tradizionale. Questa scelta tecnologica è fondamentale per ottenere le prestazioni che distinguono le Roboshot.

«La presenza di un controllo numerico alla base di una pressa Fanuc è assolutamente imprescindibile – afferma Rigon – È ciò che ci contraddistingue da sempre sul mercato e ci dà la capacità di controllare l’hardware molto prestazionale in maniera del tutto corretta». Il controllo numerico offre una capacità di calcolo, raccolta e analisi dei dati nettamente superiore rispetto a un Plc. Questa potenza aggiuntiva viene utilizzata per implementare controlli di intelligenza artificiale e analisi avanzate, permettendo quella gestione puntuale e in tempo reale del processo che è alla base dell’efficienza e della qualità delle presse Roboshot. Fanuc, del resto, è conosciuta nel mondo industriale per i suoi controlli numerici estremamente affidabili e precisi, tanto da averne installati più di 5 milioni in 60 anni di attività.

Tecnologia al servizio della competitività

Insomma, le presse elettriche Roboshot di Fanuc rappresentano molto più di un semplice aggiornamento tecnologico. Sono una risposta solida alle sfide che l’industria manifatturiera deve affrontare in un’epoca in cui efficienza, sostenibilità e qualità devono andare di pari passo, offrendo una soluzione che permette alle aziende di essere competitive senza compromettere il loro impegno ambientale. «Il grande valore aggiunto di Fanuc – conclude Rigon – è rendere disponibile una tecnologia molto sofisticata ma allo stesso tempo semplice, che aiuta le aziende a rispondere alle sfide tecnologiche e di costi che oggi sono sempre più pressanti».














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