Ex-Ilva: riacceso l’altoforno 1 dello stabilimento di Acciaierie d’Italia a Taranto

La riaccensione si è tenuta alla presenza del ministro Urso, dei commissari straordinari di Adi in AS e di Ilva in AS e dei lavoratori

La riaccensione dell’Altoforno 1 (Afo1) rappresenta un passaggio importante nel processo di rilancio dello stabilimento di Taranto, segnando l’inizio di un percorso che mira alla transizione verso la decarbonizzazione e l’adozione di forni elettrici. L’intervento, avvenuto alla presenza del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dei lavoratori, è parte integrante del Piano di Ripartenza dell’azienda, preludio a un più ampio Piano Strategico che prevede investimenti significativi per il raggiungimento di una produzione di acciaio sostenibile e innovativa con l’adozione dei forni elettrici alimentati con Dri. L’avviamento dell’Afo1, con l’incremento della capacità produttiva, è indispensabile al processo di trasformazione dell’impianto con i forni elettrici che, quando saranno realizzati, porteranno al definito spegnimento dei forni a caldo. L’Afo1 consentirà nella transizione una produzione sufficiente a garantire le risorse economiche per la sopravvivenza dello stabilimento. Il riavvio, inoltre, si basa su un netto miglioramento delle prestazioni ambientali grazie anche all’installazione dell’impianto di abbattimento degli NOx, SOx e delle polveri al camino della centrale termica. Nello specifico, i lavori si sono svolti e completati in coerenza con l’adozione delle migliori tecnologie disponibili richieste dal piano di ripartenza. Gli interventi hanno riguardato il ripristino del refrattario interno, del piano tubiere e la manutenzione di sistemi ausiliari essenziali a garantire una marcia stabile e sicura.

«La riaccensione dell’Altoforno 1 rappresenta il risultato tangibile di un intenso lavoro di squadra, che coinvolge non solo Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria e le sue persone, ma anche le istituzioni governative e tutti i partner industriali», ha dichiarato Giancarlo Quaranta, commissario straordinario. «Il ripristino di Afo/1 segna il primo passo necessario che porterà alla decarbonizzazione e all’implementazione dei forni elettrici grazie ad ingenti investimenti. Aver raggiunto questo traguardo, ci consente di guardare con fiducia al futuro non solo dello stabilimento di Taranto, che torna a essere un attore chiave nel rilancio della siderurgia italiana e che avrà come obiettivo la decarbonizzazione, ma anche degli altri stabilimenti AdI in AS. Acciaierie d’Italia in Amministrazione Straordinaria continuerà a lavorare per raggiungere gli ambiziosi obiettivi produttivi e ambientali fissati nel Piano di Ripartenza, contribuendo alla competitività del settore, all’innovazione tecnologica e alla crescita economica del Paese a beneficio prima di tutto delle migliaia di persone che vogliono continuare a lavorare e crescere nell’Acciaieria di Taranto».







Il riavvio dell’altoforno conferma l’impegno dell’attività commissariale e del governo italiano nel favorire la rinascita dello stabilimento, la continuità dell’intera azienda e il rafforzamento competitivo e strategico della siderurgia italiana a beneficio dell’intero Paese. Questo progresso produttivo, combinato con l’attuazione di interventi di miglioramento ambientale, contribuisce a rafforzare la competitività del sito a livello nazionale e internazionale.














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