Decarbonizzazione: Eni e KazMunayGas avviano costruzione centrale elettrica ibrida in Kazakhstan

Il progetto prevede la combinazione ibrida di centrali elettriche rinnovabili sviluppate in collaborazione con la controllata Plenitude

Eni è presente in Kazakistan dal 1992, dove è operatore congiunto del giacimento di Karachaganak ed equity partner in diversi progetti nel Mar Caspio settentrionale.

Eni e la società di stato kazaka KazMunayGas (Kmg) hanno avviato costruzione del progetto congiunto di una centrale elettrica ibrida fonti rinnovabili e gas da 250 MW a Zhanaozen, nella regione di Mangystau, in Kazakhstan. Questo traguardo fa seguito a un accordo firmato tra le due società per l’avvio della prima centrale elettrica ibrida in Kazakistan che integra energia solare, eolica e a gas per produrre e fornire elettricità stabile e a basse emissioni di carbonio alle controllate di Kmg nella regione. Questo progetto è in linea con la strategia di decarbonizzazione di Eni e dimostra l’impegno comune a sfruttare tecnologie innovative per un futuro a basse emissioni di carbonio nella regione del Mangystau.

Il progetto prevede la combinazione ibrida di centrali elettriche rinnovabili all’avanguardia, sviluppate in collaborazione con la controllata Plenitude, e di una centrale elettrica a gas per bilanciare e stabilizzare la produzione di energia elettrica, facendo leva nel complesso sulle competenze industriali internazionali di Eni.







Eni è presente in Kazakistan dal 1992, dove è operatore congiunto del giacimento di Karachaganak ed equity partner in diversi progetti nel Mar Caspio settentrionale, tra cui il giacimento offshore di Kashagan. Eni è inoltre operatore congiunto, con Kmg, nel blocco esplorativo Abay. Eni opera nel settore delle rinnovabili in Kazakistan attraverso Arm Wind, controllata di Plenitude, con una capacità installata complessiva di 150 MW.














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