Guido Porro, Engineering: il problema della gestione idrica si può risolvere anche con l’Intelligenza Artificiale. Ecco come

di Piero Macrì ♦︎ Il sistema idrico fa letteralmente acqua da tutte le parti. Si spreca il 42% di quella immessa in rete. Ci sono 2,9 miliardi del Pnrr per risolvere il problema. In prima linea Engineering, che farà leva su IA, IoT, cloud, digital twin. La Water Management Solution per la ricerca delle perdite. La Neta Open Suite per l'analisi dei consumi. I casi Acqua Pubblica Sabina e Acque Bresciane

Sos acqua. Secondo le ultime rilevazioni Istat, nel 2022 il volume delle perdite idriche totali nella fase di distribuzione è pari a 3,4 miliardi di metri cubi, il 42,4% dell’acqua immessa in rete. Ammontano a 3,9 miliardi di euro gli investimenti definiti dal governo italiano nel corso degli ultimi due anni per la modernizzazione del sistema idrico. Di questi, 2,9 miliardi arriveranno dal Pnrr. Un’opportunità unica, che non va sprecata. «Progettare in modo sostenibile le infrastrutture idriche e gestirle con una logica digitale che ne permetta il controllo e monitoraggio per minimizzare le inefficienze è una delle priorità a livello nazionale», afferma Guido Porro, executive vice president dell’enterprise business unit di Engineering che raggruppa i mercati Industry, Telco&Media, Energy&Utilities, Retail&Fashion e Transportation.

La digital transformation company capitanata dal ceo Maximo Ibarra, con un fatturato di oltre 1,7 miliardi, è oggi in prima linea per supportare la modernizzazione delle infrastrutture, la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti per una gestione sostenibile delle risorse idriche. Elemento centrale per lo sviluppo delle soluzioni, la piattaforma Water management solution (Wms), una composable platform, che fa leva su IA & data analytics, IoT, cloud, Digital Twin e che permette di acquisire e centralizzare le informazioni, localizzare le perdite, condividere i dati in real time, effettuare l’analisi predittiva del deterioramento della rete, prioritizzare e gestire gli interventi. Piattaforma che si affianca ai servizi digitali Meter2Cash di Neta Open Suite, la Composable Platform di Engineering per la lettura dei dati del contatore, pricing e generazione delle bollette.







Ecco lo scenario del settore idrico, i rischi derivanti dall’inefficienza delle infrastrutture e dal cambiamento climatico, le soluzioni per la modernizzazione delle reti e per il controllo e monitoraggio dell’infrastruttura, dalla piattaforma WMS ai servizi Neta ai progetti realizzati per Acqua Pubblica Sabina e Acque Bresciane e per la brasiliana Sabesp. Soluzioni sempre più supportate dalle capacità previsionali dell’intelligenza artificiale.

Perdite idriche e cambiamento climatico, se non si agisce con tempestività le conseguenze non potranno che peggiorare. Le regioni più a rischio

Secondo le stime di The European House Ambrosetti, l’attuale perdita idrica equivale alla quantità di acqua necessaria per irrigare circa 641.000 ettari di terreno.

In Italia l’acqua è una risorsa sempre più scarsa, distribuita in modo diseguale sul territorio e soggetta a sprechi. La gestione del servizio idrico integrato e il modello attuale di raccolta e distribuzione delle acque sono messi ulteriormente alla prova dal cambiamento climatico, che genera situazioni di forte variabilità tra periodi di forti precipitazioni e periodi di siccità. Come si afferma nel Libro Bianco della Community Valore Acqua di The European House Ambrosetti, l’attuale perdita idrica equivale alla quantità di acqua necessaria per irrigare circa 641.000 ettari di terreno, un’area corrispondente all’intera superficie agricola del Lazio ed equivalente all’acqua consumata annualmente da oltre 14 milioni di persone, ovvero agli abitanti di Lombardia e Piemonte, o ancora, alla quantità di acqua utilizzata dalle 82.000 imprese manifatturiere presenti nel tessuto industriale di regioni come Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. Dalle rilevazioni, emerge inoltre che l’Italia si colloca come quarto Paese dell’Unione europea per stress idrico, con un indice di 3,3 su 5. Solo Belgio (4,4), Grecia (4,3) e Spagna (3,9) presentano valori peggiori. In particolare, sono dodici le regioni ad alto stress idrico: Basilicata, Calabria, Sicilia, Puglia sono le più esposte in assoluto, seguite nell’ordine da Campania, Lazio, Marche e Umbria, Toscana, Molise, Sardegna e Abruzzo. Una situazione che, se non risolta, non potrà che peggiorare. Si stima infatti che entro il 2030 lo stress idrico si intensificherà ulteriormente, con un incremento dell’8,7% in Liguria, del 6,1% in Friuli-Venezia Giulia e del 5,7% nelle Marche.

Il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale: algoritmi predittivi per la sostenibilità ambientale

Guido Porro, Executive Vice President Enterprise, Business Unit di Engineering

«Siamo già presenti in molte aziende del settore. Abbiamo un’esperienza ventennale nello sviluppo di piattaforme per la modellazione idraulica, per la localizzazione delle perdite e per il supporto alle decisioni di gestione delle operation per l’intero ciclo di vita dell’acqua», afferma Porro. L’obiettivo è valorizzare grandi informazioni di dati per identificare le criticità delle reti e valutare in anticipo gli interventi che possono portare a una riduzione delle perdite. Tecnologie all’avanguardia come intelligenza artificiale, IoT, cloud, digital twin permettono di individuare le criticità nella rete e valutare in anticipo, grazie ad algoritmi predittivi, eventuali necessità di manutenzione, contribuendo non solo all’abbattimento delle perdite d’acqua, ma anche alla riduzione dei consumi energetici legati al funzionamento dei sistemi idrici. «In questo momento l’IA inizia ad aver un ruolo importante in termini di sviluppo di algoritmi predittivi per attivare soluzioni di ottimizzazione della rete idrica. È un ambito tecnologico dove il livello di maturità è arrivato a un punto tale in cui benefici sono tangibili e immediatamente realizzabili», dice Porro

Modernizzazione rete idrauliche e controllo e monitoraggio delle inefficienze

Due i profili su cui Engineering ha una proposizione di valore per gli operatori del mercato idrico. La prima è più di carattere ingegneristico, pratico e operativo che passa attraverso la modernizzazione idraulica delle reti secondo una logica di innovazione degli asset. «Diamo agli operatori la possibilità di effettuare analisi preliminari dei rilievi topografici in modo tale da capire dove investire per ridurre le perdite idriche, valutando il ritorno di investimento più positivo nel breve e medio periodo», spiega Porro. L’altro tema è legato alla gestione del dato e alla possibilità di sviluppare servizi di controllo e monitoraggio a livello regionale e nazionale. «Il sistema di gestione attuale delle reti idriche è estremamente frammentato. Manca la visibilità necessaria per poter intervenire dove e quando serve con la dovuta consapevolezza. Il rilievo delle perdite è fatto in maniera molto localistica», dice Porro.

L’acquisizione di dati a livello regionale e nazionale e la digitalizzazione di queste informazioni possono quindi supportare gli esperti di ingegneria idraulica nella gestione delle proprie attività e nell’individuazione delle attività di miglioramento per la revisione dell’infrastruttura e dell’impiantistica. «Pensiamo sia possibile sviluppare delle aree di collaborazione tra i diversi attori della governance dell’acqua per realizzare sistemi di controllo abilitanti una maggiore efficienza e un’ottimizzazione delle risorse», afferma Porro

Controllo e monitoraggio. La Water Management Solution per la ricerca delle perdite con strumenti di simulazione basati su IA e dati di sensoristica

La modellazione idraulica delle reti rende possibile l’analisi preliminare dei dati rilevati e il rilievo topografico mentre la prelocalizzazione delle perdite avviene con strumenti di simulazione basati su intelligenza artificiale e dati rilevati dalla sensoristica.

Permettere agli operatori del ciclo idrico integrato di avviare il controllo attivo delle perdite, di disporre di report kpi per il calcolo degli indicatori Arera e avere disponibilità di dati integrati, provenienti da fonti differenziate, a supporto delle decisioni; abilitare la gestione di allarmi personalizzati e strumenti di machine learning per la gestione della rete. Come già anticipato, per individuare le maggiori criticità e intervenire tempestivamente, Engineering ha sviluppato per gli enti del servizio idrico integrato, la Water Management Solution, una soluzione digitale componibile e interoperabile che adotta un approccio end-to-end applicato ai processi di business e alle attività operative del settore. Nello specifico, permette il rilievo delle perdite con acquisizione e digitalizzazione delle informazioni su piattaforma Gis, supportando gli esperti di ingegneria idraulica nella gestione delle proprie attività. La modellazione idraulica delle reti rende possibile l’analisi preliminare dei dati rilevati e il rilievo topografico mentre la prelocalizzazione delle perdite avviene con strumenti di simulazione basati su intelligenza artificiale e dati rilevati dalla sensoristica. Engineering la definisce una soluzione di decision making basata su approccio data driven in modalità near real time, con informazioni che vengono acquisite in tempo reale per valutare e gestire le criticità nel day by day. «Il nostro approccio si fonda sulla capacità di sviluppare piattaforme tecnologiche orizzontali e componibili che, in base alle esigenze degli stakeholder interessati, integra soluzioni di Engineering con altre soluzioni di mercato per favorire una maggiore efficienza e che sono applicabili a tutte le infrastrutture utilities (water, power & gas, heating, waste)», dice Porro.

Neta e la soluzione di Meter Data Management per l’analisi dei dati di consumo

Engineering supporta da oltre 20 anni il mercato energy & utilities con Neta Open Suite, la piattaforma di servizi digitali di Meter2Cash per lettura dei dati del contatore, pricing e generazione delle bollette. Soluzione che viene utilizzata anche nel settore idrico grazie al modulo Metering Data Management che acquisisce e rende fruibile il dato delle curve di consumo o di altre grandezze fornito degli smart meter. Consente, quindi, una visione immediata dei principali indicatori di performance, con dati di sintesi su produzione e consumo e indicatori ambientali in tempo reale. Grazie a questo sistema è possibile identificate le casistiche di consumo anomalo per individuare disservizi sulla rete e possibili perdite.

Neta Open Suite, la soluzione agile e data-driven di Engineering, ha una storia che parte da lontano. Sviluppata in Italia più di vent’anni fa, non ha mai smesso di evolversi, diventando il software principale per le utilites e arrivando anche sul mercato internazionale.

«La convergenza OT-IT che viene realizzata da Neta sta portando risultati significativi. Il mondo del software si sta sempre integrando con l’hardware, sono due elementi ormai inscindibili. Installare ottimo hardware senza avere la capacità di interpretazione del dato che viene raccolto a livello locale significa non essere in grado essere in grado di portare a casa i benefici attesi dalla tecnologia». La digitalizzazione hardware è dunque solo una parte del problema: l’altra parte consiste nell’adottare tecnologie in cloud di machine learning e intelligenza artificiale per valorizzare i dati acquisiti. «Con Neta Open Suite siamo in grado di generare informazioni e renderle fruibili in termini di intervento sul dato di consumo per ottimizzare la distribuzione dell’acqua», afferma Porro.

Use case. I progetti Engineering in ambito idrico realizzati per Acqua Pubblica Sabina e Acque Bresciane

La sede di Engineering, a Roma.

«Affidandoci alla nostra esperienza nell’uso e valorizzazione dei dati, abbiamo creato per l’Acqua Pubblica Sabina un sistema data driven con cui efficientiamo i processi di erogazione idrica monitorando uso e perdite d’acqua», racconta Porro. Engineering supporta inoltre Acque Bresciane con una soluzione innovativa per l’efficientamento degli acquedotti con le analisi predittive che risponde alla regolamentazione Arera per la gestione della qualità tecnica nel Servizio Idrico Integrato, che obbliga il gestore al controllo e miglioramento costante dell’erogazione di tale servizio. «Il nostro impegno verso una gestione più efficace delle risorse idriche non si ferma all’Italia. In Brasile affianchiamo Sabesp, che fornisce acqua a quasi 27 milioni di cittadini, attraverso un’unica piattaforma centralizzata, che consente una gestione delle decisioni in ambito idrico sempre più agile, veloce e precisa. Lavoriamo anche su importanti progetti di R&S come, ad esempio, B-WaterSmart che vede la collaborazione di 35 partner provenienti da 8 paesi Europei e sviluppa soluzioni digitali per accelerare la trasformazione verso economie e società water-smart e sostenibili nelle zone costiere d’Europa. Le soluzioni mirano a ridurre l’uso delle risorse di acqua dolce, migliorando il recupero e il riutilizzo delle risorse e aumentando l’efficienza d’uso dell’acqua.














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