Edison: solida performance nel Q1 2024. L’utile sale a 322 milioni di euro

Il Gruppo ha confermato i lineamenti strategici al 2030 già annunciati in occasione della conferenza stampa del 4 ottobre 2023

Nicola Monti, ceo di Edison

Il consiglio di amministrazione di Edison ha esaminato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2024 che mostra una buona performance dei business a emissioni dirette nulle e quasi nulle. Nel primo trimestre dell’anno il Margine operativo lordo (Ebitda) cresce del 12% a 595 milioni di euro da 532 milioni di euro del primo trimestre del 2023. Il risultato è dovuto in particolare all’incremento della produzione rinnovabile (+58% in volume), spinta dalla ripresa del comparto idroelettrico dopo un 2023 che ha registrato, specie nella prima parte dell’anno, precipitazioni inferiori alle medie storiche, e alla crescita delle vendite di Edison Energia che si rafforza ulteriormente sul fronte dei clienti domestici (+13% il numero dei contratti commodity e dei servizi a valore aggiunto).

In conseguenza della buona performance operativa, il Gruppo Edison ha chiuso il primo trimestre 2024 con un utile netto in crescita a 322 milioni di euro da 288 milioni di euro del primo trimestre 2023. L’indebitamento finanziario al 31 marzo 2024 registra un saldo a credito di 571 milioni di euro, rispetto al saldo a credito di 160 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Posizione questa che offre al Gruppo le migliori condizioni per il suo rafforzamento nei business della transizione energetica.







  • Nel primo trimestre 2024, Edison consegue una buona performance dei business a emissioni dirette nulle e quasi nulle, che la porta a chiudere con ricavi a 4 miliardi di euro e un Ebitda in crescita de 12% a 595 milioni di euro, grazie soprattutto all’incremento della produzione rinnovabile (+58% in volume), spinta dalla ripresa del comparto idroelettrico dopo un 2023 che ha registrato, specie nella prima parte dell’anno, precipitazioni inferiori alle medie storiche, e alla crescita delle vendite di Edison Energia che si rafforza ulteriormente sul fronte dei clienti domestici (+13% il numero dei contratti commodity e dei servizi a valore aggiunto).
  • Nel primo trimestre 2024 l’utile netto è in crescita a 322 milioni di euro (+12%) da 288 milioni di euro del primo trimestre 2023.
  • L’indebitamento finanziario al 31 marzo 2024 registra un saldo a credito di 571 milioni di euro, rispetto al saldo a credito di 160 milioni di euro al 31 dicembre 2023. Posizione questa che offre al Gruppo le migliori condizioni per il suo rafforzamento nei business della transizione energetica.
  • Outlook – Sulla base dei risultati del primo trimestre, che beneficiano di una stagionalità positiva, e considerato il permanere delle tensioni geopolitiche internazionali, oltre che della conseguente volatilità del mercato, il Gruppo Edison conferma per il 2024 un livello minimo di Ebitda di 1,5 miliardi di euro.

Il Gruppo Edison rende noto che il consiglio di amministrazione della società ha confermato i lineamenti strategici al 2030 già annunciati in occasione della conferenza stampa del 4 ottobre 2023, in occasione delle celebrazioni per i 140 anni dall’avvio delle attività del Gruppo. Il cda di Edison ha confermato in particolare l’impegno nel consolidare il percorso dell’azienda verso la transizione ecologica a supporto di clienti, territori e pubblica amministrazione e l’impegno nel garantire la sicurezza e l’autonomia del sistema energetico nazionale. Il Gruppo ha l’obiettivo di raddoppiare l’Ebitda in una forchetta tra 2 e 2,2 miliardi di euro al 2030 rispetto a 1,1 miliardi di euro nel 2022, grazie a un piano di investimenti da circa 10 miliardi di euro nel periodo. L’obiettivo sarà raggiunto attraverso un significativo cambiamento del portafoglio industriale, che porterà le attività a emissioni dirette nulle o quasi nulle a rappresentare il 70% dell’Ebitda rispetto alla media dell’ultimo triennio pari al 35%. Con questi obiettivi Edison punta ad abbattere il proprio fattore di emissione di CO2 da 293 grammi per chilowattora al 2022 a 190 grammi per chilowattora al 2030, riducendo in parallelo le emissioni assolute. Tale evoluzione sarà finanziata tramite flussi di cassa operativi e un livello di debito in linea con rating investment grade.














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