Networking fra imprenditori e aziende e learning by doing: i due pillar della nuova offerta formativa di Made4.0

di Laura Magna ♦︎ Riprendono i corsi della Scuola di Competenze – Made4.0, con una serie di novità. Il Percorso Digital Transformation sviluppato nel contesto di M.I.A. Lombardia. Digital Skill Community, la comunità che unisce le conoscenze dei partner e le esigenze delle Pmi per un’offerta formativa mirata. Fra i partner della community Abb, Alleantia, Beckoff, Bosch, Fanuc, Gi Group, Kilometro Rosso, Kuka. I tre nuovi corsi sull'intelligenza artificiale. Ce ne parlano Marta Rispoli e Federico Ravasio

Si riparte a settembre con un nuovo anno accademico per la Scuola di Competenze – Made4.0, arricchito di importanti novità che testimoniano un cambio di passo significativo. Tra questo, il Percorso Digital Transformation sviluppato nel contesto di M.I.A. Lombardia (l’Edih, il centro di competenze europeo di cui Made4.0 è capofila), tre nuovi corsi sull’intelligenza artificiale e un rafforzamento del networking, punto nodale della formazione del futuro. Una formazione che è erogata dall’industria per l’industria e che fa del suo credo principale quello del learning by doing.

Il prossimo autunno, il Competence center guidato da Marco Taisch entra decisamente nella sua fase di maturità con un portafoglio formativo ancora più esperienziale, ampio e capillare e con il contributo di aziende come Abb, Alleantia, Beckoff, Bosch, Fanuc, Gi Group, Kilometro Rosso, Kuka ed eccellenze locali, come Carl Zeiss, Marca Group, Fluid-o-Tech, Cosberg, Saviola. Di tutte le novità di questo anno accademico che inizia abbiamo parlato con Marta Rispoli, responsabile orientamento e formazione di Made4.0 e con Federico Ravasio, responsabile comunicazione e marketing del Competence Center Milanese.







Accompagnare tutte le aziende nella necessaria trasformazione digitale, attraverso un connubio di formazione e progetti: la strategia di Made4.0

Federico Ravasio, responsabile marketing del Competence Center Made4.0.

«L’obiettivo di Made4.0 è accompagnare sempre più le aziende nella digitalizzazione dei processi, un obiettivo ormai non più rimandabile», dice Ravasio «Made4.0 dispone degli strumenti per trasformare la manifattura italiana, intesa nella sua accezione più ampia: possiamo intervenire su tutto ciò che riguarda la produzione in Italia, la logistica e la supply chain. Le tecnologie digitali, essendo trasversali ai settori, ci permettono di operare con la stessa blockchain per tracciare un bullone lungo il suo ciclo di vita o un pomodoro; con la visione artificiale, possiamo individuare difettosità in prodotti alimentari e meccanici».

Questo processo di trasformazione si realizza oggi «attraverso sinergie tra i due principali servizi di Made, ovvero formazione e progetti», spiega Rispoli. «I progetti sono un tratto distintivo di Made4.0, che pochi enti di formazione hanno: ma il percorso con le aziende che si rivolgono a noi tipicamente parte dalla formazione. Le aziende si approcciano a noi attraverso un corso, da cui scaturisce un approfondimento che sfocia in un ulteriore corso su commessa o nello sviluppo di un progetto. Ci sono diversi casi emblematici di questo percorso: come quello di Sicad che ha acquistato un corso su IoT volto ad acquisire competenze. Competenze che poi hanno permesso al direttore dell’area tecnica di gestire un progetto che lui stesso aveva concepito e che è stato sviluppato con Made4.0; o come Easyvia, un altro caso che dimostra chiaramente questa sinergia».

Le novità del 2024: il networking e il learning by doing al centro dell’offerta formativa e gli incentivi del Pnrr

Quanto alla formazione, le novità del 2024 si inseriscono nei punti cardine del sistema Made4.0, costituito da due pillar. Ovvero, «il networking tra imprenditori e aziende che si trovano a dover affrontare le stesse sfide – continua Rispoli – e il learning by doing, che è parte del dna di Made4.0, non solo presso il competence center, ma anche in visita alle aziende. Il metodo migliore per imparare è testare e provare; quanto più ci avviciniamo alle tecnologie, tanto più risulta naturale comprenderle. Tutta la formazione sarà incardinata su questi due elementi chiave». Ma c’è anche una novità sul fronte dei costi: che sono incentivati dal Pnrr fino al 100% (per le piccole imprese e fino a 24 ore di corsi interaziendali) con lo sconto in fattura. Insomma, formazione di alta qualità a costo ridotto se non zero.

I Le aziende partecipanti avranno la possibilità di usufruire delle agevolazioni previste dal Pnrr di cui MADE4.0 è soggetto erogatore. Di seguito la percentuale dell’intensità degli aiuti (sconto diretto in fattura) per la partecipazione ai corsi.

Oltre a questo, sono tre le principali novità del Competence Center milanese. La prima è il lancio del percorso Digital Transformation, rivolto alle Pmi con l’obiettivo di fornire un approccio globale e strategico alla trasformazione digitale. la seconda è la Digital Skill Community, una comunità che unisce le conoscenze dei partner e le esigenze delle Pmi per strutturare un’offerta formativa mirata, e tre nuovi corsi di livello differente per affrontare la sfida epocale dell’intelligenza artificiale con le giuste competenze. La terza novità è infine la costruzione di tre corsi dedicati all’IA, con diversi livelli di approfondimenti e focus differenziati. Vediamole nel dettaglio.

Il percorso Digital Transformation: un programma dedicato a manager, imprenditori e professionisti che vogliono comprendere le nuove tecnologie e il loro impatto sull’evoluzione delle aziende (iniziativa di M.I.A. con Confindustria, Cna, Confcommercio e Confartigianato)

«A settembre lanceremo il percorso Digital Transformation, rivolto a titolari delle Pmi e manager che devono gestire la trasformazione digitale delle aziende», dice Rispoli. Questo percorso è inserito all’interno di M.I.A. Lombardia, consorzio di cui Made4.0 è capofila, insieme a Confindustria, Cna, Confcommercio e Confartigianato. Digital Transformation è il programma di Made Competence Center dedicato a manager, imprenditori e professionisti che vogliono comprendere le nuove tecnologie e il loro impatto sull’evoluzione aziendale.

L’edizione autunnale 2024 prevede 5 moduli formativi (con cadenza quindicinale), che alternano momenti in aula a visite in aziende del territorio lombardo. In particolare, le lezioni frontali, erogabili da remoto in modalità sincrona sono tenute da docenti accademici del Politecnico di Milano e hanno durata di 4 ore.

Ogni modulo tratta una tematica chiave della digital transformation con un approccio strategico: dal change management ai trend che riguarderanno il settore manifatturiero, come la servitizzazione; dalle piattaforme che condizionano i processi ai benefici e i costi che l’introduzione delle tecnologie digitali portano a un’azienda. Inoltre, verranno trattati il cambio generazionale e i temi legati alla sostenibilità.

«Queste cinque lezioni saranno accompagnate da visite aziendali, perché da una parte vogliamo spiegare questi concetti con i massimi esperti del settore, dall’altra riteniamo che il dialogo tra aziende in uno stadio avanzato possa far comprendere a quelle meno avanzate quale sia la strada da intraprendere. Visiteremo aziende lombarde, cinque eccellenze selezionate per raccontare l’innovazione tecnologica. Sarà davvero interessante portare la nostra classe in visita alle aziende per far loro toccare con mano cosa significhi applicare le tecnologie digitali nei processi aziendali».

Le cinque aziende dell’autunno sono: Carl Zeiss che a Castiglione Olona mostrerà la propria organizzazione Lean 4.0 per far toccare con mano come si gestisce il cambiamento all’interno delle aziende; Marca Group a Nerviano, dove si analizzerà l’applicazione dell’IA generativa in una fabbrica. Ancora, Fluid-o-Tech di Corsico, che mostrerà la digitalizzazione dei suoi sistemi produttivi (per far vedere un caso reale di analisi costi e benefici di una nuova tecnologia); Cosberg, a Terno d’Isola, dove si potrà indagare un modello di servitizzazione (trend che sarà dominante nella manifattura del futuro), e infine la Saviola di Viadana, mostrerà le sue tecnologie per la sostenibilità.

Il corso si svolgerà da settembre a novembre in una classe che può essere composta al massimo da 15 partecipanti, per favorire l’interazione. Si prevede di ripeterlo in primavera con altre visite aziendali. Il costo del percorso varia tra i 500 euro più IVA per un modulo e i 2300 per tutti i moduli, ma la formazione è agevolabile con uno sconto in fattura previsto dal Pnrr, fino al 100% per le piccole imprese (meno di 50 dipendenti e meno di 10 milioni di fatturato), 80% per le medie imprese (fino a 250 dipendenti e meno di 50 milioni di fatturato) e 50% per le grandi imprese.

La Digital Skill Community: la comunità di aziende che ha l’obiettivo di identificicare i trend innovativi e le prospettive future della formazione continua per le pmi (con l’apporto di Ann, Alleantia, Beckoff, Bosch, Fanuc, Gi Group, Kilometro Rosso, Kuka)

Marta Rispoli, responsabile dell’orientamento e formazione di Made.40.

«Noi ci rivolgiamo a tutte le aziende italiane con un forte focus sul manifatturiero e sulle Pmi, ma non escludiamo di erogare formazione anche alle grandi aziende», spiega Rispoli. La seconda novità del 2024 è la Digital Skill Community, volta a costruire, mettendo insieme le conoscenze dei partner, le associazioni di categoria e i clienti, un’offerta formativa che possa rispondere ai bisogni delle Pmi. Clusterizziamo i bisogni per creare macroaree e far riconoscere le aziende con esigenze simili. I cluster sono basati sui bisogni, non sulle dimensioni o categorie merceologiche. L’obiettivo su cui stiamo lavorando è creare un’offerta che risponda ai bisogni specifici e alla fase in cui si trova l’azienda».

La Digital Skill Community di Made4.0 nasce per identificare i trend innovativi e le prospettive future della Formazione Continua con un focus particolare sulle P,o. Con l’apporto di 29 partner industriali, nomi come Abb, Alleantia, Beckoff, Bosch, Fanuc, Gi Group, Kilometro Rosso, Kuka, la Community ha un duplice scopo:

1) identificare i trend e le prospettive future della Formazione nelle PMI per rispondere alle esigenze di crescita del capitale umano delle aziende.

2) creare un network tra attori innovativi, con occasioni di dialogo e confronto su come affrontare le nuove sfide del quotidiano. Made4.0 diventa così il luogo in cui i partner di un network qualificato e rappresentativo del mondo della Formazione Continua si ritrovano per discutere ed approfondire il proprio ruolo con uno sguardo attento verso il futuro.

Per realizzare questi obiettivi, la Community organizzerà workshop semestrali per la definizione di una roadmap e dei fabbisogni formativi delle PMI e momenti di awareness per condividere i risultati e favorire la cooperazione tra le parti.

Lo farà agendo su quattro pilastri: academy, per stabilire i punti chiave della formazione nelle imprese, nuove tecnologie, modelli formativi e modalità di ingaggio. «Dai quattro tavoli del primo workshop – continua Ravasio – è emerso come la sfida cruciale che le Pmi italiane devono affrontare riguarda il cambiamento culturale e l’approccio sistemico e strutturato alla trasformazione digitale, elemento fondante per rimanere competitivi sul mercato. In questo contesto, l’attrazione e la retention dei talenti giocano un ruolo chiave: le Academy sono state considerate una possibile soluzione anche per le PMI, sebbene con difficoltà legate ai costi e alla costruzione di un’offerta valida e non autoreferenziale. Questo è un tema su cui Made4.0 è determinato a lavorare».

Per quanto concerne i modelli a supporto dell’offerta formativa «è emerso, in linea con le tendenze generali della formazione continua, un’enfasi su micro learning e apprendimento esperienziale; mentre, rispetto alle nuove tecnologie, l’elemento maggiormente sottolineato è stato quello legato alla personalizzazione dell’offerta da cui discende l’orientamento verso strumenti come Lms, Assistente Digitale, Digital Twin di prodotto o processo verticalizzato sul cliente specifico e lo Human in the Loop. Per lo stesso motivo, non sono risultati economicamente sostenibili modelli di formazione basati su AR/VR e metaverso. Emerge quindi come la formazione possa essere una leva strategica per l’innovazione e la competitività delle Pmi», continua così Rispoli.

I corsi sul tema dell’intelligenza artificiale: tre corsi dedicati alle pmi, uno con focus su IA generativa e due – uno di base e uno approfondito – sulla tecnologia e le sue declinazioni nel manufacturing

Un cobot Comau all’interno della fabbrica di Made Competence Center

Tornando alle novità del 2024, «Made4.0 ha ampliato l’offerta sul tema dell’IA – diece Rispoli – che è molto sentito dalle aziende, soprattutto a livello di awareness, in particolare tra le Pmi, che mostrano curiosità verso l’IA generativa e le sue applicazioni. Made4.0 ha costruito tre corsi: uno dedicato all’IA generativa e due, uno basico e uno approfondito, sulla IA tout court e le sue declinazioni nel manufacturing. Stiamo lavorando in sinergia con un’altra area del Made4.0, abbiamo creato un assessment sull’IA perché il percorso ideale è partire da un corso di formazione per capire cosa sia l’IA e dove possa essere collocata in azienda, poi fare assessment per delineare le aree di applicazione nella singola azienda e infine sviluppare un progetto. Questo percorso è stato messo a punto per avvicinare le aziende a una tecnologia che a breve non potrà essere più ignorata».

I corsi sono stati progettati partendo dai fabbisogni delle Pmi, coinvolgendo docenti accademici del Politecnico di Milano e consulenti provenienti da top player del settore, a cui è stato chiesto di lavorare sulla parte del corso inerente esempi pratici provenienti dal mercato e applicazioni da fare, dove possibile, in aula. «I tre corsi hanno target diversi: mentre il primo è aperto a tutti, gli altri due implicano competenze tecnico-scientifiche ed esperienza nell’utilizzo dei dati in azienda. I corsi rientrano nelle agevolazioni PNRR con sconto diretto in fattura inversamente proporzionale alla dimensione dell’azienda», spiega Ravasio.

Intelligenza Generativa nel Business ha l’obiettivo di fornire una panoramica sulle tecnologie di Intelligenza Artificiale Generativa (IA Generativa) e il loro impatto su persone e organizzazioni; evidenziare le competenze chiave e il mindset necessari per integrare efficacemente la IA Generativa nei processi aziendali; approfondire specifici case study di riferimento. Si rivolge a manager, imprenditori e professionisti chiamati a guidare l’introduzione delle tecnologie di IA Generativa nelle loro organizzazioni e si svolge in presenza c/o Made4.0 o in modalità sincrona online – 6 ore

Il corso basic è di Introduzione all’Intelligenza Artificiale e si pone l’obiettivo di sviluppare competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico e fornire consapevolezza sull’importanza del dato per queste applicazioni, con enfasi su quantità e qualità. Si articola in tre moduli e si rivolge a tutti gli interessati ai temi di intelligenza artificiale e apprendimento automatico con conoscenza del dato e del suo utilizzo in azienda. Si svolge in presenza nella sede di Made e dura 8 ore.

Il corso sull’Intelligenza Artificiale nel Manufacturing mira a far comprendere i concetti fondamentali dell’intelligenza artificiale e il suo impatto sull’industria manifatturiera; esplorare tecniche e approcci di IA utilizzati nel settore manifatturiero; analizzare sfide e opportunità dell’implementazione dell’IA nel contesto manifatturiero; conoscere applicazioni pratiche dell’IA nella gestione della catena di approvvigionamento, pianificazione della produzione, controllo di qualità e manutenzione predittiva. Il Target sono ingegneri e tecnici in ambito IT e Operations. Non richiede conoscenze preliminari specifiche sull’argomento. Il corso ha una durata di 16 ore.

Anche in questo caso i costi sono agevolabili con l’aiuto di stato del Pnrr fino al 100% per le piccole imprese (e a scalare all’80% per le medie e al 50% per le grandi).

Tutta l’offerta formativa a catalogo di Made4.0

Marco Taisch, full professor al Politecnico di Milano e presidente di Made4.0

Accanto alle nuove iniziative, rimane intatto tutto il catalogo formativo che Made ha sviluppato nel corso degli anni. «Il resto della formazione tradizionale di Made4.0 resta fedele a se stessa: corsi a catalogo, che oggi sono circa 90 e che eroghiamo tutto l’anno, e corsi su commessa. Da settembre lanceremo corsi in modalità asincrona, una delle tendenze della formazione continua per le aziende, per creare momenti di microlearning che ciascuno possa gestire liberamente all’interno del proprio tempo», dice Rispoli. «Abbiamo creato corsi che hanno un massimo di 8 ore in moduli da 20 minuti, e abbiamo contenuti che derivano da momenti in presenza, aperitivi tecnologici e workshop, dove analizziamo l’esperienza dei casi di successo. Un altro ambito di sviluppo dei corsi riguarda la transizione 5.0, per la quale stiamo strutturando l’offerta formativa in risposta alle esigenze delle aziende previste dal decreto».

La formazione si svolgerà per la maggior parte nel competene center Made4.0, Teaching & Learning factory che, in 2.500 mq, ospita 20 dimostratori in sei aree tecnologiche: virtual design e sviluppo del prodotto; gemello digitale e virtual commissioning; lean factory e logistica 4.0; robotica collaborativa; qualità 4.0 e manifattura additiva; monitoraggio e controllo energetico smart; e infine cybersecurity e big data.

Le tematiche trattate coprono tutte le tecnologie dirompenti del 4.0: integrazione digitale dei processi aziendali; big data e analisi dei dati; cloud & fog computing; cybersecurity; internet delle cose e delle macchine; manifattura additiva; progettazione 4.0; robotica avanzata e collaborativa; simulazione e sistemi ciber-fisici; sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e aumentata. Il valore aggiunto è dato dal fatto che ogni tematica viene sperimentata nei dimostratori con esempi applicativi, consentendo allo studente di sapere esattamente cosa potrà implementare in azienda e quali risultati potrà ottenere.














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