La crisi dell’automotive non frena Brembo: fatturato oltre i due miliardi nel primo semestre 2024

Il semestre chiude con un utile netto di 156,3 milioni, in calo del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Brembo

Il consiglio di amministrazione di Brembo, presieduto da Matteo Tiraboschi, ha esaminato e approvato i risultati semestrali del Gruppo al 30 giugno 2024. Il presidente esecutivo di Brembo, Tiraboschi, ha commentato: «Brembo chiude il semestre superando per la prima volta i due miliardi di euro di ricavi. Anche l’Ebitda continua a crescere, un dato che dimostra la capacità del Gruppo di mantenere la profittabilità pur di fronte alle pressioni di una situazione geopolitica e di mercato molto pesante. Nonostante il contesto rimanga difficile, proseguiamo con fiducia il nostro ambizioso piano di investimenti, coerentemente con le nostre strategie, con le quali stiamo sostenendo l’espansione della nostra capacità produttiva e progettuale a livello globale, in particolare in Asia e nel settore del ricambio. Procede inoltre il percorso di evoluzione digitale di Brembo, come testimonia il recente ingresso nel capitale della startup statunitense Spoke Safety, specializzata in soluzioni per la mobilità connessa».

  • I ricavi netti consolidati del periodo in esame ammontano a € 2.004,8 milioni, in crescita del 2,8% (+3,3% a cambi costanti) rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Nel periodo in esame il settore auto è in crescita del 4,3%, le applicazioni per motocicli dell’1,0%, le competizioni del 3,8% rispetto al primo semestre 2023. I veicoli commerciali calano del 6,1%. A livello geografico, le vendite calano in Italia dell’1,7%, mentre crescono in Germania dell’1,7%, in Francia del 7,3%, nel Regno Unito del 20,5% (+19,0% a cambi costanti). Il mercato nordamericano (Stati Uniti, Messico e Canada) è in crescita dello 0,4% (+0,5% a cambi costanti), mentre quello sudamericano (Brasile e Argentina) cala del 4,6% (-4,5% a cambi costanti). L’India cresce del 21,1% (+22,6 % a cambi costanti) e la Cina del 7,2% (+11,1 % a cambi costanti).
  • Nel primo semestre 2024 il costo del venduto e gli altri costi operativi netti ammontano a € 1.290,1 milioni, con un’incidenza del 64,4% sui ricavi, in calo rispetto al livello percentuale del primo semestre 2023, quando era pari al 65,6% dei ricavi (€ 1.279,0 milioni).
  • I costi per il personale ammontano a € 371,4 milioni, con un’incidenza del 18,5% sui ricavi, in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (17,2% dei ricavi).
  • Le persone Brembo in forza al 30 giugno 2024 sono 16.191 e si confrontano con 16.149 al 31 marzo 2024 e con 15.653 al 31 dicembre 2023.
  • Il margine operativo lordo (Ebitda) ammonta a € 351,4 milioni (17,5% dei ricavi) e si confronta con € 344,0 milioni del primo semestre 2023 (17,6% dei ricavi).
  • Il margine operativo netto (Ebit) è pari a € 218,8 milioni (10,9% dei ricavi) e si confronta con € 217,9 milioni (11,2% dei ricavi) del primo semestre 2023.
  • Gli oneri finanziari netti ammontano nel periodo a € 18,0 milioni (€ 6,6 milioni nel primo semestre 2023) e includono oneri finanziari per € 13,2 milioni (€ 9,9 milioni nel primo semestre 2023) e differenze cambio nette negative per € 4,8 milioni (positive per € 3,3 milioni nel primo semestre dell’anno precedente). I proventi da partecipazioni ammontano nel periodo a € 11,1 milioni, rispetto a € 12,2 milioni del primo semestre 2023.
  • Il risultato prima delle imposte evidenzia un utile di € 211,9 milioni e si confronta con € 223,4 milioni del primo semestre 2023.
  • La stima delle imposte, calcolata in base alle aliquote previste dalla normativa vigente in ogni paese, è pari a € 53,7 milioni (€ 55,0 milioni nel primo semestre 2023), con un tax rate del 25,3% a fronte del 24,6% dell’analogo periodo dell’anno precedente.
  • Il semestre chiude con un utile netto di € 156,3 milioni, in calo del 6,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (€ 167,8 milioni).
  • L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 si attesta a € 613,6 milioni, in aumento di € 51,3 milioni rispetto al 30 giugno 2023. Senza gli effetti dell’Ifrs 16 l’indebitamento finanziario netto sarebbe € 435,0 milioni, in incremento di € 46,5 milioni rispetto al 30 giugno 2023.













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