I segreti di Autodesk AI, il compagno di viaggio di progettisti, ingegneri, designer

di Marco De' Francesco ♦︎ Per l'azienda guidata da Andrew Anagnost l'IA non è un prodotto a sé, ma linea di sviluppo tecnologico che potenzia l'operatività dei software esistenti. Gli ambiti applicativi nel settore creativo? L'automazione del processo di disegno, l'apprendimento automatico, la progettazione generativa. I tre pillar dell'approccio di piattaforma: granularità, l’interoperabilità e l’accessibilità

Si immagini, per un ingegnere, il vantaggio di disporre di un sistema che, sulla scorta di criteri specifici come la resistenza, il peso e i costi, generi automaticamente una vasta gamma di soluzioni di design. Si chiama progettazione generativa ed è un’espressione dell’intelligenza artificiale. Il beneficio non riguarda solo l’accelerazione del processo decisionale o la possibilità di adattare rapidamente il lavoro alle esigenze specifiche del progetto, ma anche la riduzione del rischio di errori umani, specialmente in compiti che richiedono alta precisione e attenzione ai dettagli. Ciò porta a una maggiore affidabilità e qualità nei prodotti. Insomma, è un vantaggio per l’azienda nel suo complesso, non solo per l’ingegnere. Lo sa bene Autodesk, multinazionale statunitense specializzata nello sviluppo di software per la progettazione, l’ingegneria e l’entertainment. I prodotti Autodesk includono software per la progettazione assistita da computer (Cad), la modellazione 3D, la progettazione architettonica, l’ingegneria civile, la visualizzazione e l’animazione digitale, la progettazione e la simulazione di prodotti, la gestione dei dati e molto altro ancora. Tra i suoi software più noti ci sono AutoCad, uno dei programmi Cad più utilizzati al mondo, Maya per la modellazione e l’animazione 3D, Revit per la progettazione architettonica e l’ingegneria strutturale, Fusion 360 per la progettazione di prodotti e la simulazione, e molti altri. Autodesk è guidata dal presidente e ceo Andrew Anagnost. E ora sta sviluppando Autodesk AI.

Autodesk AI non è un prodotto in sé; piuttosto è una linea di sviluppo tecnologico destinata a potenziare sempre più l’operatività delle soluzioni esistenti, come i citati Fusion e Maya. La strategia per l’IA dell’azienda prevede due pillar fondamentali: il primo è che l’operatore umano resta al centro dei processi e della catena decisionale; il secondo è che l’IA deve gradualmente diffondersi in tutti i software dove possa arrecare vantaggi significativi. Altri due ambiti generali dove l’IA di Autodesk è già operativa sono l’automazione del processo di disegno e l’apprendimento automatico.







Di tutto ciò ha parlato il senior sales account manager di Autodesk Italia Samuele Gallazzi in occasione del “Digital Transformation Day” organizzato dall’azienda.

Il ruolo dell’IA nello sviluppo di prodotto

L’intelligenza artificiale sta emergendo come una carta strategica per la resilienza aziendale. Riducendo la dipendenza dai processi manuali e migliorando l’efficienza complessiva, l’IA consente alle aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti imprevisti, garantendo la continuità delle operazioni. Inoltre, grazie all’analisi dei dati, le imprese possono prendere decisioni informate per affrontare le sfide in modo proattivo, mentre gli algoritmi predittivi aiutano a anticipare e mitigare i rischi.

Secondo un’analisi di Autodesk, il 56% delle aziende sta già incorporando l’intelligenza artificiale nei propri processi, mentre il 66% concorda sul fatto che diventerà essenziale in tutti i settori entro due o tre anni.

È quanto emerge dal rapporto State of Design & Make del 2024 di Autodesk: il 56% delle aziende intervistate (5.399, a livello globale) sta già incorporando l’intelligenza artificiale nei propri processi, mentre il 66% concorda sul fatto che diventerà essenziale in tutti i settori entro due o tre anni. Questo indica un rapido cambiamento nel panorama aziendale, con le imprese che si stanno adeguando al passo serrato alle nuove opportunità e sfide offerte dall’IA.

L’investimento di Autodesk sull’IA

L’obiettivo di Autodesk è quello di ottimizzare l’efficienza operativa delle aziende clienti con l’intelligenza artificiale. La multinazionale sa che c’è una crescente domanda di progettazione funzionale e sostenibile e le imprese sono chiamate a soddisfare necessità sempre più stringenti: produrre in tempi più rapidi, con costi inferiori e senza compromettere la qualità. Ecco, l’IA consente di affrontare tali sfide, fornendo strumenti innovativi per superare i limiti convenzionali.

«L’investimento in IA è una strategia che portiamo avanti da oltre dieci anni, e oggi con Autodesk AI siamo in grado di offrire soluzioni avanzate. Queste permettono di esplorare e risolvere creativamente problemi, automatizzare attività ripetitive e noiose, e mettere a disposizione degli utenti potenti strumenti di analisi per decisioni informate. In questo modo, l’adozione dell’intelligenza artificiale non solo migliora l’efficienza operativa, ma apre nuove possibilità per l’innovazione e la crescita aziendale», afferma Gallazzi, senior sales account manager di Autodesk Italia.

Alla scoperta di Autodesk AI

Come si accennava, Autodesk AI è concepita come il “compagno di viaggio” nell’esplorazione dei progetti dell’azienda cliente. L’intelligenza artificiale di Autodesk è progettata per essere al centro del suo processo creativo, aiutandola a ottimizzare il suo flusso di lavoro e a raggiungere il massimo risultato possibile. Lavora al suo fianco come un assistente, rendendo più semplici e veloci attività che altrimenti richiederebbero molto tempo. Ma è sempre l’utente a guidare il processo, perché è lui che decide come combinare regolazioni manuali e automatiche per ottenere i risultati desiderati. Insomma, l’utente mantiene il controllo completo: è al volante e le decisioni finali sono sempre nelle sue mani.

Sempre come si accennava, Autodesk AI è uno strumento aggiuntivo nella casella di software come Fusion 360: aiuta, quindi, a supportare i flussi di lavoro esistenti.

Con Autodesk Fusion è possibile esplorare iterazioni di progetto con strumenti di modellazione 3D user-friendly, produrre parti lavorate Cnc con Cad/Cam integrato, accedere alla progettazione elettronica unificata, verificare le prestazioni dei progetti con gli strumenti di simulazione 3D. In questi contesti l’IA è un potente acceleratore.

Un accenno in più su Autodesk Fusion: è una piattaforma cloud dedicata al settore manufatturiero, in grado di accompagnare – in un unico ambiente integrato – tutti i processi di sviluppo prodotto e di digital factory. Unisce Cad, Cam, Cae (computer-aided engineering; si riferisce all’utilizzo di software e strumenti informatici per aiutare gli ingegneri nella progettazione, nell’analisi e nella simulazione di prodotti e sistemi), Pcb (Printed circuit board), processi di data management in un’unica piattaforma software cloud integrata, fornendo tutti gli strumenti necessari per passare dalla progettazione alla produzione senza soluzione di continuità.

Con Autodesk Fusion, è possibile esplorare iterazioni di progetto con strumenti di modellazione 3D user-friendly, produrre parti lavorate Cnc con Cad/Cam integrato, accedere alla progettazione elettronica unificata, verificare le prestazioni dei progetti con gli strumenti di simulazione 3D, esplorare risultati pronti per la produzione con la progettazione generativa e collaborare e gestire i dati tecnici senza problemi nel cloud. In questo contesto, l’IA è un potente acceleratore.

Gli ambiti operativi di Autodesk AI

L’automazione del processo di disegno

L’automazione del processo di disegno è un’innovazione che riguarda la creazione di documentazione 2D, specialmente per i disegni di produzione. Questa tecnologia introduce esperienze interattive che semplificano e accelerano la generazione di documenti, riducendo il tempo speso in attività che non aggiungono valore al processo.

In pratica, ciò significa che compiti come la creazione di disegni tecnici, schemi e layout possono essere automatizzati mediante l’utilizzo di algoritmi e strumenti intelligenti. Questi strumenti possono interpretare i dati e le specifiche del progetto, generando automaticamente documenti accurati e completi.

L’elemento interattivo aggiunge un ulteriore livello di efficacia: gli utenti possono facilmente modificare e personalizzare i disegni in tempo reale, esplorando diverse opzioni e adattando rapidamente il lavoro alle esigenze specifiche del progetto.

«Una delle cose che i progettisti amano poco, tipicamente, è fare la cosiddetta “messa in tavola”. Una volta generata la geometria 3D, arricchita con tutte le informazioni, il materiale, le finiture, si tratta di metterla in tavola, cioè di creare un disegno 2D. Perché non è una cosa banale? Perché ogni azienda ha i suoi stampi, il suo cartiglio, le sue informazioni utili, indispensabili: quindi non è che tutte le messe in tavola sono uguali, altrimenti già vent’anni fa le avremmo automatizzate. Ora tutto ciò è possibile», dice Gallazzi.

La progettazione generativa

Abbiamo accennato alla progettazione generativa.  Si diceva che il vantaggio di questo approccio è quello di utilizzare criteri compatibili con il processo di produzione, eliminando la necessità di modellare e convalidare ogni opzione singolarmente.

La progettazione generativa è uno strumento di esplorazione di progettazioni a più obiettivi che consente di scoprire nuovi modi per progettare parti con vincoli geometrici, di fattibilità e prestazioni.

In pratica, l’approccio elimina il processo tradizionale di progettazione step-by-step, consentendo agli ingegneri e ai progettisti di esplorare rapidamente diverse alternative di design. Va aggiunto che tutto ciò talora porta a soluzioni innovative e ottimizzate che potrebbero non essere state considerate altrimenti.

«È un tema di esplorazione. Gli strumenti di intelligenza artificiale sono utili perché sono in grado di creare questa geometria in automatico nel rispetto dei vincoli, delle tipicità della manifattura; e cioè di come si vuole andare a produrre quel componente, sulla scorta del materiale, dei costi e di altro», spiega Gallazzi.

Apprendimento automatico

L’apprendimento automatico consente di risparmiare tempo eliminando attività ripetitive come la digitazione, la sostituzione e gli interventi estetici. Mediante l’utilizzo di algoritmi avanzati, queste operazioni possono essere automatizzate, consentendo agli utenti di concentrarsi su compiti più creativi e di valore aggiunto.

«Quando si parla di apprendimento automatico, ci si riferisce all’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare dati e individuare pattern ricorrenti al fine di fornire suggerimenti e avvisi utili. Ad esempio, potrebbe essere analizzato un insieme di dati sullo sviluppo del prodotto per identificare situazioni rischiose nel contesto attuale, basandosi su esperienze passate simili», afferma Gallazzi. «Questo processo è possibile grazie alla capacità del software di individuare analogie tra situazioni presenti e passate, rilevando potenziali rischi o opportunità. Questi software, raggruppati sotto il cappello di Autodesk AI, offrono strumenti avanzati per sfruttare al meglio i dati disponibili e prendere decisioni informate».

Una piattaforma per l’IA

Samuele Gallazzi, senior sales account manager di Autodesk Italia.

Secondo Gallazzi, per implementare l’intelligenza artificiale «non c’è bisogno solo di soluzioni digitali, ma di un approccio di piattaforma, caratterizzata da tre pillar: la granularità, l’interoperabilità e l’accessibilità». Quanto alla granularità, si riferisce alla capacità di suddividere i dati e le operazioni in componenti più piccoli e specifici, consentendo una gestione più dettagliata e mirata. Una piattaforma con queste caratteristiche può analizzare e manipolare informazioni a livello di singoli elementi, fornendo risultati più precisi e personalizzati. Ad esempio, nell’ambito dell’intelligenza artificiale, una maggiore granularità permette di analizzare dettagli specifici all’interno dei dati, individuando pattern e tendenze più sottili.

L’interoperabilità, invece, si riferisce alla capacità di diverse componenti o sistemi di comunicare ed interagire tra loro in modo efficace e senza problemi. Una piattaforma siffatta può integrare facilmente tecnologie, applicazioni e processi differenti, consentendo un flusso di lavoro fluido e una collaborazione senza soluzione di continuità tra diversi utenti.

Nell’ambito dell’intelligenza artificiale, l’interoperabilità è fondamentale per consentire l’accesso e lo scambio di dati tra diversi modelli, algoritmi e sistemi, consentendo una maggiore flessibilità e adattabilità nell’analisi e nell’applicazione dell’AI.

Quanto all’accessibilità, si riferisce alla disponibilità e alla facilità di accesso alle risorse e alle funzionalità della piattaforma da parte degli utenti.

Una piattaforma così strutturata è progettata per essere intuitiva e facilmente utilizzabile da una vasta gamma di utenti, indipendentemente dal loro livello di competenza tecnica. Ciò significa che l’interfaccia deve essere chiara, user-friendly e supportata da una documentazione completa e da un adeguato supporto tecnico.

Nell’ambito dell’intelligenza artificiale, un’accessibilità ottimale consente agli utenti di sfruttare appieno le potenzialità dell’IA, utilizzando strumenti e risorse in modo efficiente e efficace per raggiungere i propri obiettivi.














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