Appendino, Siri: i dati sul fatturato ci diranno se il calo degli ordini è solo fiosiologio

Il presidente dell'associazione italiana robotica: il -36,4% degli ordini di robot 2023 è una normalizzazione dopo un biennio di forte crescita, gli imminenti dati sul fatturato consentiranno analisi più approfondite

Domenico Appendino, presidente di Siri

«Dopo due anni o tre di crescita incredibile è sensato che il mercato abbia una fase di normalizzazione». Per capire se invece la flessione degli ordini della robotica nell’ultimo trimestre del 2023 possa dipendere anche da altri fattori, bisogna aspettare i dati definitivi di fatturato. Così Domenico Appendino, presidente di Siri, associazione italiana robotica e automazione, in attesa dell’imminente report sull’andamento definitivo del 2023, commenta con Industria Italiana i dati sul mercato della robotica. Gli ordini sono calati del 36,4%, l’anno si è chiuso con 7mila 793 robot ordinati (articolati, scara, cinematica parallela e cartesiani). «E’ un dato che riguarda l’ordinato, non il fatturato, ma non è positivo, così come non è positivo quello delle macchine utensili, perché nonostante quello che si dice non è un momento favorevole per l’Italia. Sottolineo che la contrazione riguarda soprattutto il mercato interno, meno quello estero».

I dati Siri sugli ordini 2023 e la produzione industriale di marzo

Sempre in base ai dati statistici Siri elaborati dal Centro Studi Ucimu Sistemi per produrre, la flessione più evidente riguarda l’ordinato dal settore auto, -94,79%, mentre l’industria segna una contrazione del 39,9%. Ci sono anche i dati Istat sulla produzione industriale di marzo a fotografare una fase di difficoltà del settore, i macchinari industriali nel complesso hanno segnato un -5,9%. Qui però con ogni probabilità gioca un ruolo determinante l’attesa per il Piano Transizione 5.0, che farà partire gli incentivi.







In realtà, la legge che istituisce il Piano 5.0, e quindi gli incentivi, prevede che siano agevolati gli investimenti a partire dallo scorso primo gennaio 2024 (e fino al 31 dicembre 2025). Ma le imprese aspettano di conoscere i dettagli del decreto attuativo del ministero delle Imprese e del Made in Italy, che dovrebbe essere in dirittura d’arrivo, per far ripartire gli investimenti.

L’analisi di Appendino sul calo degli ordini

Domenico Appendino, presidente di Siri, associazione italiana robotica e automazione

Tornando ai dati Siri, che riguardano specificamente la robotica, Appendino precisa che «per poter fare un’analisi più seria e non soltanto legata ad un sentiment, aspettiamo i dati di fatturato del 2023, che arriveranno a breve».

Per il momento, l’elemento sottolineato è che «dopo due anni o tre di crescita incredibile, prima il 50% nel 2021, poi un 8% nel 2022, una normalizzazione ha un senso. Dopo il Covid c’è stato un incremento molto importante del mercato, quindi può essere fisiologica una stabilizzazione. Speriamo che sia i dati in arrivo della nostra analisi, sia quelli mondiali, confermino questa analisi, e non indichino invece la presenza di aspetti più negativi. Comunque, gli investimenti della meccanica strumentale hanno tradizionalmente andamenti ciclici, l’importante è che ci sia sempre una crescita media del mercato. Ricordiamo che fino al 2022 l’Italia ha avuto una crescita media inferiore solo alla Cina, e decisamente più alta rispetto alla Germania e ad altri paesi importanti».














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