Adapt: a maggio crescono gli occupati a tempo indeterminato (+29mila unità)

Rispetto allo stesso periodo nel 2023 sono diminuiti i lavoratori uomini, mentre sono aumentate le occupate donne

Francesco Seghezzi, presidente di Fondazione Adapt

Secondo i dati Istat diffusi oggi, riferiti al mese di maggio, il mercato del lavoro italiano ha subito una parziale battuta d’arresto rispetto all’andamento numericamente positivo dei mesi precedenti. Sono diminuiti in particolare i lavoratori uomini, con -27mila unità, mentre sono aumentate le occupate donne, con +11mila unità.

«Su base annua – osserva Francesco Seghezzi, presidente Adapt – i dati sull’occupazione femminile mostrano una crescita che è quasi il triplo di quella maschile, +3% contro +1,2%. Segnali positivi soprattutto se si considera la distanza che ancora separa l’occupazione femminile in Italia rispetto alla media europea».







A maggio crescono soprattutto gli occupati a tempo indeterminato, +29mila unità, ma non abbastanza per compensare il calo degli occupati indipendenti, che diminuiscono di 42mila unità. «Il cambio di rotta quindi è solo parziale – segnala Seghezzi – perché la crescita dell’occupazione stabile non si ferma e anzi tocca un nuovo record, con quasi mezzo milione di nuovi occupati a tempo indeterminato in un anno».

Se si osserva l’andamento annuale, infatti, prendendo in considerazione il periodo maggio 2023-maggio 2024, gli occupati a tempo indeterminato sono cresciuti di 498mila unità, raggiungendo il più alto numero di sempre. Sono aumentati anche gli occupati indipendenti, mentre sono diminuiti di 77mila unità gli occupati a termine. Permane invece una forte criticità per quanto riguarda la quota di inattivi, che da febbraio non hanno mai smesso di aumentare, con +34mila unità anche a maggio. Un dato da non sottovalutare, soprattutto se si considera che l’aumento di inattivi si concentra in particolare fra i più giovani, nella fascia 15-24 anni, dove diminuisce anche il tasso di occupazione (-0,2%). Resta invece stabile il tasso di occupazione fra i 25 e i 34 anni, dove aumenta il tasso di disoccupazione, come conseguenza “positiva” del calo dell’inattività in questa fascia. A maggio è aumentata l’occupazione anche nel segmento 35-49 anni, mentre è calata tra gli over 50. Osservando però il dato trimestrale, si può notare come proprio nella fascia over 50 gli occupati siano aumentati di 99mila unità e solo di 56mila unità fra i 35 e i 49 anni, mentre tra gli under 35 l’occupazione è addirittura calata.

«In sintesi – conclude Seghezzi – l’andamento dell’occupazione in Italia ha visto un leggero peggioramento in termini di numero di occupati, ma i due dati a cui prestare davvero attenzione sono, da un lato un’occupazione over 50 che sul trimestre continua a crescere (a tempo indeterminato) e dall’altro l’occupazione under 35 che sullo stesso periodo diminuisce, con un nuovo passo avanti nella trasformazione strutturale che il mercato del lavoro italiano sta vivendo».














Articolo precedentePirola Corporate Finance assiste F.B.L. Food Machinery nell’acquisizione di Bondani
Articolo successivoAmr, cobot, robot cartesiani e… le soluzioni di automazione intelligenti di Bosch Rexroth






LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui