OpenAI sfida Google e Microsoft con Chatgpt search: risposte rapide con collegamenti a fonti affidabili

La nuova funzionalità è progettata per rendere l'accesso alle informazioni online ancor più rapido e intuitivo

ChatGPT può fare ricerche sul web su richiesta o l'utente può avviarle manualmente cliccando “Ricerca”.

Dopo aver introdotto la modalità di chat avanzata anche in Italia, OpenAI aggiunge una funzionalità di ricerca sul web che potrebbe in futuro impensierire i motori di ricerca più noti. Chatgpt ora può cercare sul web in modo molto più efficace rispetto al passato, combinando i vantaggi di un’interfaccia in linguaggio naturale con l’accesso a fonti aggiornate come notizie, quotazioni azionarie, risultati sportivi e altro ancora. Questa innovazione consente agli utenti di ottenere risposte immediate corredate da link a fonti web autorevoli, funzione per la quale in precedenza era necessario accedere a un motore di ricerca esterno. La scelta di effettuare la ricerca può essere automatica, in base alla domanda dell’utente, oppure manuale cliccando sull’icona «Ricerca».

Già disponibile per utenti Plus e Team







Già disponibile per utenti Plus e Team, prossimamente arriverà anche per quelli Free.
La nuova funzione è già disponibile su chatgpt.com e sulle app desktop e mobili. Gli utenti Chatgpt Plus e Team, insieme a coloro che erano in lista d’attesa per Searchgpt, possono già accedervi, mentre per gli utenti Enterprise ed Edu il roll out è previsto nelle prossime settimane. Nei mesi seguenti, la funzionalità sarà estesa anche agli utenti Free e a quelli disconnessi. Inoltre, OpenAI ha in programma di portare la nuova esperienza di ricerca anche in Advanced Voice e canvas.

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Un sistema progettato per risposte migliori

Trovare risposte accurate sul web può spesso implicare ricerche multiple e la selezione tra numerosi link per individuare fonti di qualità. Chatgpt, invece, è in grado di fornire risposte complete e contestualizzate: formulando una domanda in modo naturale, l’IA può selezionare le informazioni più rilevanti dal web. L’approfondimento con domande successive permette di migliorare ulteriormente la risposta, sfruttando il contesto accumulato durante la conversazione.

«Abbiamo collaborato con fornitori di notizie e dati per aggiungere informazioni sempre aggiornate e migliorare la presentazione visiva di categorie come meteo, azioni, sport, notizie e mappe», ha affermato OpenAI mentre Pam Wasserstein, presidente di Vox Media, ha commentato: «La ricerca di Chatgpt promette di evidenziare e attribuire meglio le informazioni provenienti da fonti di notizie affidabili, a vantaggio del pubblico ed espandendo la portata di editori come noi che producono giornalismo premium».

Ora le fonti sono più chiare

Le risposte generate da Chatgpt includono collegamenti diretti a fonti come articoli di notizie e post di blog. Un clic sul pulsante ‘Fonti’ sotto la risposta apre una barra laterale con i riferimenti, fornendo così un modo immediato per approfondire.
Louis Dreyfus, ceo ed editore di Le Monde, è convinto che «la ricerca basata sull’intelligenza artificiale sarà, in un prossimo futuro e per le prossime generazioni, un modo primario per accedere alle informazioni. La collaborazione con OpenAI ci posiziona in prima linea in questo cambiamento, consentendoci di testare le innovazioni in fase iniziale, salvaguardando al contempo i valori fondamentali e l’integrità del giornalismo».
Chatgpt search mette in contatto gli utenti con contenuti originali e di alta qualità provenienti dal web, creando una nuova modalità di interazione. «Mentre l’intelligenza artificiale rimodella il panorama dei media, la partnership di Axel Springer con OpenAI apre enormi opportunità per progressi innovativi», ha dichiarato Mathias Sanchez, svp delle partnership strategiche globali di Axel Springer Se.

Gli editori abbassano le armi?

Dopo che il New York Times ha avviato cause legali contro OpenAI e Microsoft per presunta violazione del diritto d’autore, altri giornali, come il New York Daily News, il Chicago Tribune, l’Orlando Sentinel e il Denver Post, hanno seguito l’esempio, insieme a scrittori come George R. R. Martin e John Grisham.
Ovviamente queste rivendicazioni non riguardano solo OpenAI. Perplexity, ad esempio, è finita recentemente nel mirino di News Corp per aver fornito (su richiesta dell’utente finale) il testo completo di un loro articolo completo.
Per evitare simili diatribe, OpenAI sta dunque cercando di lavorare a stretto contatto con l’industria dell’informazione, raccogliendo feedback da partner editoriali come Associated Press, Axel Springer, Condé Nast, Dotdash Meredith, Financial Times, Gedi, Hearst, Le Monde, News Corp, Prisa (El País), Reuters, The Atlantic, Time e Vox Media e, adesso, ogni editore può scegliere di apparire nella ricerca di Chatgpt e condividere i propri feedback scrivendo direttamente a [email protected].

Tecnologia e miglioramenti futuri

Attualmente i motori di ricerca più noti (vedi Google e Bing) riescono a offrire risposte più aggiornate ma è altresì noto che, con un po’ di allenamento delle IA, lo scenario potrebbe presto cambiare. Attualmente il modello di ricerca utilizza una versione ottimizzata di Gpt-4o, post-addestrata con tecniche avanzate di generazione di dati sintetici, tra cui la distillazione dei risultati di OpenAI o1-preview. Chatgpt search si basa su provider di ricerca di terze parti e contenuti offerti dai partner per offrire risposte complete agli utenti. Ulteriori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale.

OpenAI ha pianificato di estendere ulteriormente la funzionalità, migliorando l’esperienza di ricerca soprattutto in settori come lo shopping e i viaggi, e portando la tecnologia di ricerca anche in Advanced Voice e canvas.














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