Crisi automotive tedesca: dopo Volkswagen anche Mercedes-Benz e Porsche pronte a tagliare

Dopo il clamoroso annuncio di VM, altri due big del settore automobilistico tedesco hanno annunciato una serie di tagli per contenere i costi

Il Gruppo di Stoccarda ha registrato un forte calo degli utili nel terzo trimestre del 2024.

La crisi del settore automobilistico non risparmia nessuno in Germania. Dopo l’annuncio di Volkswagen sulla chiusura di tre stabilimenti e i tagli al personale e agli stipendi, anche altre case automobilistiche come Mercedes-Benz e Porsche sono in difficoltà. Il Gruppo di Stoccarda ha registrato un forte calo degli utili nel terzo trimestre del 2024, con una diminuzione delle vendite del 17% in Cina e del 25% in Germania.

Il direttore finanziario Harald Wilhelm qualche giorno fa aveva commentato così le performance trimestrali: «I risultati del terzo trimestre non soddisfano le nostre ambizioni. Tuttavia, Mercedes-Benz continua a generare solidi flussi di cassa anche in tempi difficili. Stiamo valutando con prudenza l’evoluzione del mercato in futuro e intensificheremo gli sforzi per e intensificheremo gli sforzi per aumentare ulteriormente l’efficienza e migliorare i costi in tutta l’azienda».







Anche Porsche ha subito un significativo rallentamento nelle vendite nei primi nove mesi: l’utile operativo di gruppo ha registrato un calo del 26,7%, mentre i ricavi un significativo – 5,2%.

Mercedes-Benz e Porsche tagliano i costi

Le due case automobilistiche hanno avviato un piano di contenimento di costi per tamponare la situazione: basterà? Come molte case automobilistiche europee, Mercedes-Benz e Porsche hanno investito molto nella transizione ecologica per rispettare gli ambiziosi obiettivi dell’Unione Europea, che prevede che tutte le nuove auto siano elettriche entro il 2035.

Il calo della domanda di auto elettriche negli ultimi mesi, la mancanza di incentivi, la concorrenza cinese e le richieste a Bruxelles di posticipare gli obiettivi di riduzione delle emissioni hanno gettato il mercato tedesco e, più in generale, quello europeo in un clima di incertezza da cui è difficile vedere l’uscita.














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