Certificazione delle competenze: un’opportunità per migliorare la formazione. Il punto di Intellera (Accenture)

Affinché le nuove procedure rappresentino una reale occasione di rilancio, bisogna evitare il rischio di una burocratizzazione dei processi

Roberto Trainito, partner di Intellera Consulting

Il nuovo Decreto ministeriale sulla certificazione delle competenze rappresenta una grande opportunità per migliorare la formazione finanziata attraverso i Fondi interprofessionali per la formazione continua, che interessa oltre 750 mila imprese e 10 milioni di lavoratori italiani. Ora bisogna evitare il rischio di una burocratizzazione dei processi, per far sì che le nuove procedure rappresentino una reale occasione di rilancio dell’apprendimento continuo dei dipendenti, che hanno l’opportunità di vedersi riconosciute e certificate le competenze acquisite anche fuori dai percorsi educativi.

È quanto emerge dall’analisi realizzata da Intellera Consulting, società di consulenza organizzativa, gestionale e tecnologica parte di Accenture Group, presentata in occasione dell’evento “Fondi interprofessionali alla sfida della certificazione delle competenze: tra opportunità di crescita del sistema e rischi di burocratizzazione”, organizzato per mettere a confronto rappresentanti istituzionali, dei fondi ed esperti di settore sulle novità per il settore a seguito dell’entrata in vigore del Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 9 luglio 2024.







I Fondi paritetici nazionali interprofessionali sono il principale strumento di finanziamento della formazione aziendale in Italia, a cui le imprese possono aderire volontariamente. Un sistema alimentato dal versamento dello 0,30% delle retribuzioni soggette all’obbligo contributivo Inps per l’assicurazione contro la disoccupazione involontaria, che nel 2022 valeva complessivamente 667 milioni di euro di risorse finanziarie trasferite dall’Inps.

Il settore è interessato dalle novità introdotte dal Decreto che valorizza il riconoscimento delle competenze apprese in tutti i contesti, la spendibilità delle attestazioni anche nei sistemi «formali» e, in generale, punta a introdurre più trasparenza, pari opportunità di accesso e maggiore qualità della formazione, facilitando l’incrocio tra domanda/offerta. 

Il Decreto, infatti, ha ampliato il perimetro dei Fondi Interprofessionali per la formazione continua, entrati a far parte del Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze (Sncc) come enti titolari delegati per i servizi di individuazione e validazione delle competenze acquisite dalle persone, insieme agli Enti bilaterali, a Unioncamere e a Sviluppo Lavoro Italia.

A seguito del Decreto, anche i Fondi interprofessionali potranno finanziare i servizi di identificazione e validazione delle competenze (IV) integrandosi con i sistemi di certificazione delle Regioni e degli altri enti titolari. Un nuovo ruolo che rappresenta però anche una sfida per i Fondi che entro 9 mesi devono adottare i propri regolamenti e garantire gli standard di servizio del Sistema Nazionale di Certificazione delle Competenze e fornire procedure organizzative e operative ai propri enti titolati. In qualità di enti titolari delegati, devono anche assicurare il monitoraggio e la vigilanza sull’attuazione dei livelli essenziali e degli standard minimi dei servizi erogati e trasmettere al Ministero una relazione annuale sulle attestazioni rilasciate.

«Il nuovo Decreto rappresenta una straordinaria occasione di rilancio della formazione continua nel nostro paese, attraverso il nuovo ruolo assegnato ai Fondi Interprofessionali di straordinaria diffusione sul territorio nazionale», afferma Roberto Trainito, partner di Intellera Consulting. «Ora la sfida è erogare servizi formativi di qualità che risultino appetibili per i datori di lavoro e per i lavoratori, facendo sì che il sistema sia in grado di valorizzare le competenze di valore acquisite nel percorso di carriera dalle persone, evitando un rischio di ‘burocratizzazione’ del processo di certificazione delle competenze, rafforzando il sistema di erogazione della formazione governato dai fondi».














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