Il futuro della piattaforma industriale Brescia-Bergamo? Sarà svelato nell’assemblea congiunta di Confindustria Brescia-Bergamo (7 novembre)

Le due realtà sono capaci, a livello aggregato, di riunire più di 2.500 imprese, con un numero complessivo di dipendenti pari a 150.000

Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria, e Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia Bergamo.

Si terrà il prossimo giovedì 7 novembre al Logistic Park dell’Aeroporto di Milano Bergamo (via Paderno 62D, Seriate) – l’assemblea generale 2024 di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, organizzata in modo congiunto dalle due territoriali, come già avvenuto lo scorso anno in occasione dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. L’evento rappresenterà un’ulteriore tappa nel percorso di connessione intrapreso per consolidare la leadership industriale delle due province come «Piattaforma Manifatturiera d’Europa» dal sistema produttivo evoluto, internazionalizzato e altamente specializzato, che riconosce nell’innovazione e nella sostenibilità le principali traiettorie di crescita. Gli elementi distintivi di questa piattaforma verranno illustrati durante l’Assemblea attraverso una ricerca coordinata nel corso dell’ultimo anno da Franco Mosconi, professore di Economia Industriale Università degli Studi di Parma, insieme ai Centri Studi delle due territoriali.

Sono attesi numerosi ospiti del mondo istituzionale, politico ed economico locale e nazionale: il programma dettagliato verrà comunicato nelle prossime settimane. Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia sono realtà capaci, a livello aggregato, di riunire più di 2.500 imprese, con un numero complessivo di dipendenti pari a 150.000, espressione di due territori che rappresentano il cuore produttivo d’Italia e d’Europa. Un’area aperta all’internazionalizzazione e in grado di attrarre investimenti, partner, idee, che sempre più intende far sentire la sua voce e dialogare al meglio con le istituzioni a tutti i livelli, con l’obiettivo di focalizzare l’attenzione sulle filiere europee, la cui salvaguardia e potenziamento devono essere al primo posto degli orientamenti strategici e dell’agenda politica di Bruxelles.







«Il momento delicato del manifatturiero richiede l’unione delle forze tra le nostre territoriali – commenta Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo –; l’obiettivo è proseguire sull’idea di uno sguardo su un territorio più ampio, per rafforzare l’identità di quella che abbiamo definito “piattaforma manifatturiera d’Europa”. Un percorso visto con interesse anche dal mondo politico. All’ assemblea lanceremo i progetti su cui lavoreremo per dare un futuro a questa connessione che riteniamo virtuosa, in particolare partendo dallo studio coordinato dal team del professor Franco Mosconi e dagli uffici studi delle nostre due territoriali».

«Brescia e Bergamo, insieme, rappresentano il cuore produttivo dell’Europa. La dimensione può fare la differenza – aggiunge Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Due territori che in termini economici hanno molte similitudini, ma che spesso, negli ambienti istituzionali, non trovano spazi di dialogo e soffrono di una sottorappresentazione. La piattaforma industriale Brescia-Bergamo vale più di 90 miliardi di euro; nella sola manifattura contiamo 281mila addetti, 170mila solo nella meccanica. Un territorio aperto all’internazionalizzazione, con l’export che supera i 40 miliardi».














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