Dalla Valtellina alla Silicon Valley: nasce Liquid Factory, la fabbrica di start-up. Con Banca Popolare di Sondrio

Aperte le candidature della prima edizione sino al 31 ottobre: ogni start-up selezionata riceverà un investimento iniziale di 200.000 euro

Da sinistra a destra: Michele Zonca, Alberto Onetti, Fabrizio Capobianco, Mario Alberto Pedranzini e Stefano Angelinis.

L’idea di fondare uno start-up studio – una “fabbrica di startup” in grado di fornire supporto qualificato a giovani imprenditori e imprenditrici dall’ideazione fino alla raccolta di capitali – nasce da Fabrizio Capobianco, “imprenditore seriale” con oltre vent’anni di esperienza nella Silicon Valley e quattro start-up fondate tra Italia e Stati Uniti (Internet Graffiti, Stigma Online, Funambol, Tok.tv) insieme a professionisti del settore e professori universitari con esperienza pluriennale su entrambi i lati dell’oceano (tra cui, Alberto Onetti e Matteo Daste, partner di Mind The Bridge). Sono ufficialmente aperte le candidature per la prima edizione della selezione di start-up promossa da Liquid Factory, nuovo start-up studio nato con l’obiettivo di creare una forte connessione per l’innovazione tecnologica dalla Valtellina alla Silicon Valley. L’iniziativa, costruita in partnership con Banca Popolare di Sondrio, si propone di attrarre e sostenere i migliori talenti della Generazione Z (e non solo) provenienti oltre che dall’Italia da tutta Europa, offrendo loro un’opportunità unica per sviluppare le proprie idee imprenditoriali in un contesto che riunisce l’elevata qualità della vita del territorio alpino alla connessione diretta con gli acceleratori californiani più importanti a livello globale.

Creare una forte connessione per l’innovazione tecnologica dalla Valtellina alla Silicon Valley

Liquid Factory intende offrire la possibilità di vivere e lavorare in un ambiente che combina natura incontaminata e know-how tecnologico di primo livello, per costruire un percorso di successo capace di far scalare le idee più brillanti fino ai round di finanziamento internazionali. Già oggi oltre la metà dei lavoratori della “Generazione Z” – il 57% – è alla ricerca di un ambiente lavorativo che offra la flessibilità necessaria per coltivare interessi e progetti personali. Liquid Factory risponde a questa esigenza con un modello di “azienda liquida” (che prevede cioè scambi e confronti su base quotidiana a prescindere dalla presenza fisica nello stesso luogo) dove è il lavoro ad adattarsi alla vita delle persone. Ogni anno quattro giovani talenti saranno selezionati per dare vita alla propria startup in un programma di “Entrepreneurship in Residence”, permettendo a nuovi imprenditori e imprenditrici di dare forma ai propri progetti e di farli crescere in Silicon Valley. Non sono richieste esperienze lavorative pregresse né il completamento del percorso di studi prima dell’applicazione, e ogni startup selezionata riceverà un investimento iniziale di 200.000 euro con piena autonomia di spesa, senza alcun vincolo di restituzione del capitale sotto forma di servizi di accelerazione o mentorship.







«Il nostro obiettivo, grazie anche al nostro partner Banca Popolare di Sondrio, è creare un vivaio di eccellenza tecnologica in Italia, rivolto in particolare a laureandi e neolaureati di tutta Europa e in generale a tutti coloro che vogliono sviluppare un proprio progetto finalizzato a oltrepassare i confini nazionali. La nostra missione è semplice: aiutare i migliori talenti a realizzare le loro idee imprenditoriali senza dover rinunciare alla qualità della vita. In Valtellina, i nostri giovani imprenditori potranno staccare dalle call per immergersi nella natura e ricaricare le energie, mantenendo al contempo il contatto quotidiano con il mondo dei grandi investitori internazionali» dichiara Fabrizio Capobianco, partner di Liquid Factory – «Sono davvero molti i punti di contatto tra chi ama la montagna e chi sogna di cambiare il mondo attraverso un’idea tecnologica innovativa. Non a caso riferendosi al percorso naturale di una startup si parla proprio di scalabilità, termine che viene abitualmente accostato alla montagna. I valori che accomunano questi universi sono tantissimi: perseveranza, tenacia, resilienza, lavoro di squadra, leadership, coraggio, passione, innovazione, visione, ambizione. E queste sono proprio le caratteristiche che ricerchiamo, perché siamo certi che molti dei prossimi unicorni mondiali arriveranno in Silicon Valley dall’Europa e noi li aiuteremo a scalare proprio partendo dall’Italia, in bellissimi paesaggi dove la natura è ancora incontaminata e la creatività si può esprimere alla massima potenza».

«La nostra banca è da sempre vicina alle imprese e agli imprenditori ed è particolarmente sensibile a nuove idee imprenditoriali e ai giovani talenti, che rappresentano la forza del nostro sistema economico, ricco di eccellenze. Forte è il nostro impegno per dare il massimo sostegno al progetto di venture capital focalizzato sulla tecnologia digitale. Abbiamo così scelto di essere al fianco di Liquid Factory, che conta una squadra di professionisti di grandissima esperienza e qualità, in primis l’ingegner Fabrizio Capobianco che, da giovane talentuoso, è sbarcato nella Silicon Valley e ora torna nella nostra Valle per ripartire dalla stessa con la forza dell’esperienza e un lungo track record di successi internazionali. Lo definirei imprenditore seriale. Il nostro obiettivo comune è creare, proprio partendo dalla Valtellina, nostro territorio di elezione, un ecosistema virtuoso che coinvolga la comunità, gli istituti universitari, fino al mondo degli investitori, superando i confini geografici con la potenza delle idee attraverso lo sbarco in Silicon Valley delle nascenti start up tecnologiche», ha commentato Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio.

A fianco di Fabrizio Capobianco, il team di Liquid Factory è composto dai board member Alberto Onetti e Giuseppe Recchi, e dai partner Matteo Daste, Michele Zonca, Villy Wang, Luca Penati, Franco Folini, Emanuela Zaccone, Francesco Di Cataldo, Stefano Angelinis e Luisa Ferrandini.

Le candidature sono ufficialmente aperte da oggi fino al 31 ottobre 2024 per approdare in Silicon Valley, presso incubatori di fama globale.














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