Istat, flessione (-0,9%) della produzione industriale. In difficoltà tessile, manifattura e lusso

Salvo il settore dell'energia, il calo su base annua di luglio riguarda tutti i principali comparti industriali

Industria tessile
Le Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-18,3%).

Dopo due mesi di crescita, Istat rileva che a luglio l’indice destagionalizzato della produzione industriale ha registrato una diminuzione, diffusa nei principali comparti, eccetto l’energia. Anche la media degli ultimi tre mesi mostra un andamento congiunturale negativo. A luglio 2024, infatti, si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dello 0,9% rispetto a giugno. Nella media del periodo maggio-luglio si registra un calo del livello della produzione dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti.

In difficoltà anche la fabbricazione di macchinari e la metallurgia.

L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l’energia (+2,3%); mentre cala per i beni intermedi (-0,7%), i beni strumentali (-1,2%) e i beni di consumo (-2,3%). Al netto degli effetti di calendario, a luglio 2024 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 3,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 contro i 21 di luglio 2023). Si registrano incrementi tendenziali solo per l’energia (+1,5%); calano, invece, i beni intermedi (-2,8%) e in misura più accentuata i beni strumentali (-4,2%) e i beni di consumo (-5,2%).







Le attività manifatturiere hanno fatto registrare un calo del 3,9% su base annua.

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali maggiori sono la fabbricazione di prodotti chimici (+3,9%), le industrie alimentari, bevande e tabacco (+2,5%) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (+1,9%). Le flessioni più ampie si registrano nelle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-18,3%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-11,4%) e nell’attività estrattiva (-5,9%).

Il commento

In termini tendenziali, al netto degli effetti di calendario, l’indice generale è in flessione. Il calo su base annua di luglio riguarda tutti i principali raggruppamenti di industrie, salvo l’energia.














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