Fondo Italiano d’Investimento cede maggioranza di Marval al fondo Azzurra Capital

L'azienda acquisita è leader nella produzione di testate, basamenti e altri componenti critici per i motori “heavy duty off-road”

Il team di Fondo Italiano Consolidamento e Crescita.

Fondo Italiano d’Investimento ha sottoscritto un accordo per la cessione della quota di maggioranza di Marval, azienda leader nella produzione di testate, basamenti e altri componenti critici per i motori “heavy duty off-road”, al fondo Azzurra Capital. Si tratta della terza exit di successo realizzata in meno di due anni da Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (Ficc), dedicato a supportare la crescita delle eccellenze italiane nei settori rilevanti per l’economia nazionale. L’imprenditore Nicola Marchiando e il management team di Marval manterranno una partecipazione di minoranza, continuando a guidare la società.

Fondata negli anni ’50 e basata a Castellamonte (TO), Marval è specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione per componenti motore in ghisa e alluminio per macchine agricole e per il movimento terra, sia per motori a combustione, sia per trazione elettrica o ibrida. Attraverso 6 impianti produttivi, di cui 2 in Italia, 3 in Cina e 1 nel Regno Unito, in cui sono impiegati circa 600 dipendenti, Marval serve i principali Oem (Original Equipment Manufacturer) internazionali. Fondo Italiano d’Investimento, tramite il fondo Ficc, aveva acquistato nell’ottobre 2018 circa il 70% del capitale di Marval da Mandarin Capital (oggi Mindful Capital Partners) – che ne deteneva una quota di minoranza – e dall’imprenditore Nicola Marchiando. In particolare, Fondo Italiano aveva investito attraverso il veicolo societario Stark Two, controllato al 75,14% da Ficc e detenuto per il 3,24% da co-investitori privati e per il rimanente 21,62% da Hat Orizzonte in qualità di investitore passivo.







Durante questi anni Marval ha ampliato in maniera significativa il business (crescita annua di circa il 10%), passando da circa 80 milioni di euro di fatturato e 17 milioni di euro di Ebitda al momento dell’ingresso di Ficc nel capitale, a circa 160 milioni di fatturato e circa 36 milioni di Ebitda attesi nel 2024. Inoltre, è stato raddoppiato lo stabilimento di Changsha e sono stati avviati due nuovi impianti in Cina, uno in co-location con Sany e uno a Changzhou. Un ulteriore significativo ampliamento dello stabilimento a Castellamonte (Torino) sarà ultimato nelle prossime settimane, al fine di aumentare la capacità produttiva a disposizione di clienti europei e americani. Infine, è stata finalizzata l’acquisizione di Ase, società inglese focalizzata nella produzione di impianti freni ceramici per auto sportive e da corsa. Marval ha dedicato risorse significative nello studio e nell’engineering di componenti per i motori ibridi e di nuova generazione ed è ben posizionata per una nuova fase di crescita e di sviluppo, in partnership con i propri clienti, con il supporto del nuovo investitore Azzurra Capital, fondo internazionale di private equity fondato da Stefano Marsaglia, in passato co-fondatore di Peninsula Capital ed executive chairman di Mediobanca e della divisione Investment Banking di Barclays.

Gianpaolo Di Dio, presidente di Marval e chief investment officer di Fondo Italiano d’Investimento Sgr ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di aver contribuito alla crescita di un’eccellenza italiana come Marval, supportando Nicola Marchiando e il management team nel percorso di sviluppo. In pochi anni Marval ha raddoppiato le sue dimensioni, diversificando il portafoglio clienti, diventando un punto di riferimento per tutti i produttori mondiali di motori e di macchine heavy duty. Le capacità di engineering dell’azienda la posizionano come un centro di innovazione con importanti prospettive di sviluppo e con la capacità di aggregare e integrare la filiera di riferimento, opportunità che certamente il nuovo azionista saprà cogliere e valorizzare».

Filippo Monti, consigliere di Marval e partner del fondo Ficc, ha aggiunto: «Il successo di Marval è dovuto alla visione del management team, alle competenze tecnologiche e all’attenzione per il cliente per i quali la società rappresenta un partner strategico. Il know-how tecnico, il livello di innovazione dell’azienda e il supporto di un partner finanziario come Azzurra assicureranno un’ulteriore fase di sviluppo, sia in Italia, sia all’estero, che potrebbe consentire un’integrazione a valle nella catena del valore, per aumentare ulteriormente il valore aggiunto dell’offerta».

A meno di un anno dalla chiusura del periodo di investimento, il fondo Ficc ha già realizzato il disinvestimento di tre delle otto aziende in portafoglio. Oltre a Marval, sono state cedute Maticmind al fondo Cvc e Gruppo Florence al fondo Permira, tutte exit con performance estremamente positive che hanno visto il rimborso di quasi tutto il capitale investito dagli investitori (DPI pari a 0,92x, includendo la exit di Marval). Nell’agosto del 2023 è stata lanciata la seconda edizione del fondo – Ficc II – che lo scorso dicembre ha effettuato il primo investimento in Rina, uno dei principali player mondiali nel settore della classificazione navale, dei servizi di engineering e del Tic (Testing, Inspection, Certification). Il team di Fondo Italiano d’Investimento Sgr, composto dai senior partner Gianpaolo Di Dio e Aldo Di Bernardo, dai partner Filippo Monti e Guido Figliola e dall’Associate Leonardo Brusadelli è stato assistito nell’operazione dal team legale di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici guidato da Barbara Napolitano e Carlotta Marconi, dal team di consulenza fiscale di Paolo Ludovici e Daniel Canola e dal team di M&A di Mediobanca.

Gli studi legali coinvolti nell’operazione

Gli studi legali Andersen, per i profili fiscali, e Gianni & Origoni, per i profili M&A, hanno assistito nuovamente il fondo Azzurra Capital nella sottoscrizione di un accordo vincolante per l’acquisizione della maggioranza del Gruppo Marval, società con sede a Castellamonte (Torino) leader nel settore delle lavorazioni meccaniche di precisione per i motori di auto e per motori delle macchine utilizzate nell’ambito delle costruzioni e del movimento terra. Il principale venditore, assistito dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici, è il Fondo Italiano d’Investimento che, unitamente ad altri investitori, deteneva il 70% delle quote. Insieme al Fondo Italiano d’Investimento, ha ceduto una partecipazione anche il fondatore del Gruppo Marval, Nicola Marchiando, che all’esito dell’operazione manterrà una quota del 30% del capitale. Lo studio legale Lmcr ha assistito Nicola Marchiando e gli altri manager del Gruppo Marval per i profili legati alla cessione della partecipazione e al reinvestimento con Azzurra Capital. Con questo investimento Azzurra Capital punta su Marval, azienda fondata nel 1950 con società controllate in Cina e UK, per sostenere la crescita dei prossimi anni e lo sviluppo ulteriore dopo le ottime performance raggiunte finora.

Per Andersen i partner Alberto Trainotti e Marcello Rabbia hanno coordinato il team fiscale guidato da Mario Bono, per la cura dei profili fiscali di strutturazione del deal, e da Marica Ferrero per l’attività di due diligence. Nel gruppo di lavoro, anche Federica Cubito, Manuela Piccaluga, Nicoletta Petillo e Andrea Jans, oltre ai colleghi cinesi di Global Law Office, collaborating firm in Cina di Andersen Global, che hanno curato gli aspetti legali e fiscali dell’operazione con riguardo alle controllate asiatiche. Per Gop ha agito un team composto dal senior partner Francesco Gianni e dal partner Luca Giannini, coadiuvati dagli associate Chiara Mazzuca Mari e Simone Riccioni. Gatti Pavesi Bianchi Ludovici ha assistito il Fondo Italiano d’Investimento, con riferimento ai profili M&A, con un team guidato dalla partner Barbara Napolitano coadiuvata dall’associate Carlotta Marconi, con il supporto dell’associate Mario di Pietro, mentre il partner Paolo Ludovici e il junior partner Daniel Canola hanno curato i profili fiscali dell’operazione. Lmcr ha agito con un team composto da Roberto Rio, Elmar Zwick, Chiara Peroni e Martina Ranzani.














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