Fotovoltaico chiavi in mano, Comunità Energetiche rinnovabili, e-mobility e… la strategia di E.on per le imprese

Di Marco De' Francesco ♦︎ Secondo l'azienda, Il fotovoltaico può essere la scelta ideale per le pmi, anche manifatturiere. Un impianto medio può coprire il 70% del fabbisogno diurno e il 30% di quello notturne. E l'installazione? E.On offre servizi chiavi in mano. I Power Purchase Agreement per l'industria. Relamping: sostituire le lampade tradizionali con modelli più efficienti. Le soluzioni per la mobilità elettrica. Ne parliamo con Stefano Manes, sales director B2B&B2BCondo di E.on Energia.

Quali aziende manufatturiere possono trarre vantaggio dall’installazione di impianti fotovoltaici? Tutte, ma c’è una categoria che risulta particolarmente privilegiata: quella delle pmi, sulle quali, se l’impianto è dimensionato correttamente, può coprire una parte sostanziale del fabbisogno di energia elettrica diurna dell’azienda, oltre il 70%, riducendo così notevolmente la dipendenza dalla rete elettrica tradizionale e consentendo risparmi significativi. Per le industrie più grandi, non sempre è così semplice. Talora le superfici su tetto a disposizione non sono bastevoli, e occorre procedere con l’acquisto di elettricità green prodotta da remoto.

Lo sa bene E.on Italia, filiale del colosso tedesco (sede a Essen) di servizi energetici E.on Se, che è una delle aziende più importanti a livello globale in termini di fatturato. Il Gruppo E.on ha 75 mila dipendenti e serve circa 47 milioni di clienti. Gestisce reti energetiche che si estendono per 1,60 milioni di chilometri e ha una base di asset regolamentati di 42 miliardi di euro. Inoltre, amministra 1 milione di impianti di energia rinnovabile collegati alle reti di distribuzione in Germania. È guidata dal ceo Leonhard Birnbaum.







E.on Italia, invece, guidata dall’amministratore delegato Luca Conti, ha circa 600 dipendenti e sede a Milano, e ha vinto di recente una delle gare per il servizio delle tutele graduali (il servizio predisposto da  Arera, l’autorità di regolamentazione in materia, per accompagnare il passaggio al mercato libero), aggiungendo agli oltre 900mila clienti altri 165mila dell’area Monza Brianza, Lecco, Imperia e Savona. Sempre E.on Italia, ha definito una propria strategia per le Pmi.

Per queste, infatti, E.on Italia oltre a fornire energia elettrica e gas, ha definito un approccio “chiavi in mano” per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Questo significa che l’azienda cliente può godere del vantaggio di avere un unico punto di contatto per tutte le fasi del progetto, dall’analisi iniziale della fattibilità fino alla fase di assistenza post-vendita. Ciò semplifica il processo decisionale e l’implementazione dell’impianto; inoltre, grazie a questa soluzione l’impresa può iniziare a beneficiare dei risparmi energetici in tempi molto brevi. Peraltro, gli investimenti relativi al fotovoltaico per le aziende sono destinati ad aumentare con l’introduzione della Csrd, la Corporate Sustainability Reporting Standard Directive. Questa impone alle imprese di presentare una rendicontazione annuale di sostenibilità, includendo informazioni sull’impatto delle proprie attività sull’ambiente e sulla società, nonché sull’influenza delle questioni di sostenibilità sulle performance aziendali. Anche se tecnicamente sono obbligate solo le imprese di grandi dimensioni e le Pmi quotate, molte altre aziende si stanno adeguando per essere considerate fornitori rispettosi dell’ambiente. Di conseguenza, ciò stimola l’adozione di soluzioni sostenibili come il fotovoltaico, anche per soddisfare i requisiti normativi emergenti. Di tutto ciò abbiamo parlato con Stefano Manes, sales director B2B&B2BCondo di E.on Energia.

D: Qual è la vostra strategia per le imprese?

Stefano Manes, sales director B2B&B2BCondo di E.on Energia.

R: Anzitutto, siamo un operatore energetico che in Italia si occupa di affiancare le imprese nel loro percorso verso la transizione energetica, aiutandole a ridurre la Carbon Footprint e i consumi, e ad aumentare la loro competitività nei mercati di riferimento.  Nello specifico per due categorie di imprese: la piccola e media e il settore industriale.

D: Al di là di luce e gas, cosa integra l’offerta di E.on per le imprese?

R: Siamo fornitori, oltre che di energia elettrica e gas, di tecnologie energetiche efficienti e servizi ad essi relativi fra cui impianti fotovoltaici, mobilità elettrica e relamping. Direi che è il fotovoltaico il fulcro dell’offerta tecnologica dell’azienda, e il mercato di sbocco non è solo industriale.

D: Che genere di impresa si rivolge a voi, o voi cercate? Di quali settori?     

R: Non abbiamo settori specifici di riferimento. La fornitura di energia elettrica, gas, così come la realizzazione di impianti fotovoltaici o i servizi per la mobilità elettrica sono infatti orizzontali. Ad esempio, il fotovoltaico va bene per tutte le tipologie di edifici aziendali, ma anche per le imprese della logistica o per le strutture alberghiere. Direi che non c’è una categoria specifica, ma ciò che conta veramente è, in particolare sul fotovoltaico, riuscire a dare un effettivo servizio di risparmio in bolletta, e per questo è importante dimensionare bene la produzione di energia solare rispetto ai consumi.

D: Le aziende possono anche essere parte di comunità energetiche

R: Anzitutto va detto che è un modello diverso. Una comunità energetica è un’organizzazione di individui, aziende o enti che collaborano per produrre, consumare e condividere energia in modo sostenibile e efficiente. In una Cer l’energia elettrica rinnovabile viene condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, connessi alla medesima cabina primaria che rende possibile la condivisione. Le comunità energetiche promuovono la partecipazione attiva di tutti i partecipanti nella transizione verso un sistema energetico più pulito e decentralizzato. In buona sostanza, il beneficio non è previsto solo a favore di chi ospita l’impianto, ma dell’intera comunità.

In una Cer l’energia elettrica rinnovabile viene condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, connessi alla medesima cabina primaria che rende possibile la condivisione.

D: Che impatto avrà la normativa sulle Comunità Energetiche rinnovabili nel mondo delle imprese?

R: Le comunità energetiche rappresentano sicuramente una novità e una spinta importante per la sostenibilità e lo sviluppo del fotovoltaico. Dal nostro punto di vista confermiamo che le prime Cer che stiamo sviluppando sono nei condomìni, vediamo infatti interesse per quelle che vengono definite comunità energetiche condominiali dove, attraverso l’installazione di un impianto fotovoltaico collegato alle parti comuni è possibile ridurre la bolletta elettrica condominiale e al contempo avere un risparmio sulle bollette dei singoli condòmini aderenti al gruppo. Il vantaggio è quindi duplice: risparmio sui consumi delle parti comuni, (ad esempio forza motrice degli ascensori o per le pompe di calore centralizzate) e allo stesso tempo risparmio sui consumi dei singoli condòmini aderenti alla configurazione grazie all’incentivo previsto dal Gse.

D: Per quale motivo il fotovoltaico è conveniente per le aziende?

Un impianto fotovoltaico medio dai 150 ai 400kWp è sufficiente a coprire il 70% del fabbisogno diurno e il 30% di quello totale di un’azienda di medie dimensioni,

R: Per quanto riguarda le piccole medie imprese con un impianto medio dai 150 ai 400kWp, queste possono coprire il 70% del fabbisogno diurno e il 30% di quello totale. Si tratta di impianti che possono essere installati in tempi rapidi, e quindi i benefici per i clienti sono praticamente immediati. Per coprire i consumi di una grande industria invece può servire un impianto più grande. Su questi tagli di impianto ci sono anche modelli di business diversi fra cui i Ppa (Power Purchase Agreement), nei quali è la stessa E.on che investe e realizza l’impianto presso il cliente,  e vende l’energia prodotta all’impresa ospitante.

D: Cos’è il Power Purchase Agreement?

R: È un contratto tra un produttore di energia solare e un cliente, di solito un’azienda o un’istituzione, che desidera acquistare l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico realizzato nel sito del cliente. In sostanza, il cliente si impegna ad acquistare l’energia elettrica prodotta dall’impianto solare a un prezzo stabilito per un determinato periodo di tempo, di solito a lungo termine. Questo tipo di accordo consente al cliente di beneficiare dell’energia pulita e sostenibile senza dover investire direttamente nell’installazione e nella manutenzione dell’impianto fotovoltaico. Il cliente inoltre normalizza il prezzo della commodity energia per un numero di anni predefinito.

D: Che cos’è il Power Purchase Agreement Off-Site?

R: È un accordo di acquisto di energia solare in cui l’energia è generata da un impianto fotovoltaico situato al di fuori del sito del cliente. In questo tipo di accordo, il cliente acquista l’energia solare prodotta da un impianto fotovoltaico remoto, generalmente situato in un’area con abbondante irradiazione solare, attraverso un contratto a lungo termine con il produttore di energia solare. Questo consente al cliente di beneficiare dell’energia pulita e rinnovabile senza dover installare o gestire direttamente l’impianto fotovoltaico sul proprio sito.

D: Dunque installate impianti fotovoltaici sui tetti delle aziende. Come sta cambiando la domanda?

R: Il fotovoltaico, in effetti, va per la maggiore. Ora, con l’introduzione della nuova reportistica Esg definita dalla Csrd, Corporate Sustainability Reporting Standard Directive, (che gli Stati dell’Unione devono recepire entro il 2026) le aziende dovranno presentare la rendicontazione annuale di sostenibilità. Questo implica che l’impresa dovrà fornire informazioni sia sull’impatto delle proprie attività sulla società e sull’ambiente, sia su come le questioni di sostenibilità influenzano lo sviluppo e le performance aziendali. In pratica, le aziende devono essere trasparenti riguardo ai loro impatti ambientali e sociali, oltre che comprendere come tali questioni influenzino la loro stessa strategia aziendale e il loro successo finanziario.

D: Quali sono le modalità con le quali un’azienda può ottenere energia solare green?

R: Attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici sul tetto dell’azienda in modalità chiavi in mano oppure con gli impianti PPA di cui parlavo prima.

D: Tra le tecnologie di crescente rilievo per voi, lei citava il relamping

Il relamping è tecnologia di crescente rilievo per E.On. Prevede la sostituzione delle lampade tradizionali con modelli Led o altre tecnologie, riducendo così il consumo di energia e i costi associati all’illuminazione.

R: In effetti. altra tecnologia di crescente rilievo per noi è il relamping, che riguarda la sostituzione delle lampade tradizionali con quelle al Led o altre tecnologie più moderne e efficienti, riducendo così il consumo di energia e i costi associati all’illuminazione. È un servizio particolarmente richiesto dalle aziende in cui i costi di illuminazione sono rilevanti, ad esempio nella logistica.

D: Che cosa fate, con l’e-mobility?

R: Quanto alla mobilità elettrica, copriamo l’intera catena di approvvigionamento: partendo dall’hardware, che include l’installazione di colonnine e di fast charge (anche ad alta potenza), fino al software, che gestisce in modo intelligente l’intero processo. Grazie al nostro servizio DriveSmart, è possibile monitorare i consumi delle stazioni di ricarica. Inoltre, implementiamo la ricarica intelligente, regolando la potenza dedicata alla ricarica del veicolo in base alla disponibilità energetica dell’edificio mediante il bilanciamento dei carichi. Non c’è ancora una domanda paragonabile a quella del fotovoltaico, perché la mobilità elettrica in Italia si sta sviluppando più lentamente rispetto ad altri Paesi europei. Noi comunque proponiamo anche soluzioni “chiavi in mano”.

D: Soluzioni “chiavi in mano” in tema di e-Mobility?

E-On copre l’intera catena di approvvigionamento: partendo dall’hardware, che include l’installazione di colonnine e di fast charge (anche ad alta potenza), fino al software, che gestisce in modo intelligente l’intero processo. Grazie al servizio DriveSmart è possibile monitorare i consumi delle stazioni di ricarica.

R: Si può personalizzare la stazione di ricarica con i servizi più adatti alla propria attività. Ad esempio, oltre alla scelta della wallbox è possibile includere il pacchetto di installazione e l’assistenza in loco in caso di problemi o malfunzionamenti alla stazione. Inoltre, per modulare la potenza di ricarica in base alla potenza disponibile nell’edificio si può includere anche il servizio di bilanciamento carichi. Possiamo quindi progettare una soluzione efficiente sulla base delle esigenze del cliente.

D: Quale interesse può avere un’azienda nell’e-Mobility?

R: Tanti, il primo dei quali è dare la possibilità a dipendenti e visitatori di ricaricare la propria auto elettrica con una soluzione sostenibile.

D: Gestite anche flotte aziendali?

R: Per le aziende ci concentriamo principalmente su soluzioni di ricarica per ridurre, grazie a un parco auto full electric, l’impronta ecologica delle aziende. Con i nostri servizi, infatti, è possibile avere piena visibilità e controllo sui dati del parco auto aziendale.

D: Voi parlate di digitalizzazione dell’energia che “consente di controllare e gestire in modo intelligente la volatilità dell’energia proveniente da fonte rinnovabile”. A cosa vi riferite in particolare?

R: È più un argomento b2c, e cioè si riferisce per lo più ad attività dirette ai consumer. Si tratta di sistemi digitali che permettono di gestire il carico dell’impianto fotovoltaico destinandolo, ad esempio, alla ricarica delle auto green o ad altri scopi. Nel b2b, ciò che conta in termini di digitalizzazione è la capacità di valutare real time il valore della produzione.














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