Unione Industriali Torino: Vittorio Di Tomaso confermato alla guida del gruppo Digital Technologies

Edoardo Calia (Fondazione Links), Luisa Caprotti (Whiteready), Luca Cardone (Wind Tre), Daniele Franceschini (Tim), Teodoro Lio (Accenture), Matteo Moriotti (Capgemini Italia) sono alcuni dei consiglieri del nuovo assetto organizzativo

Vittorio Di Tomaso, amministratore delegato di Maize, è stato confermato alla guida del gruppo

Unione Industriali Torino rinnova il proprio assetto organizzativo, specificatamente il gruppo merceologico che riunisce le aziende operanti nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e radiotelevisivo. La sua assemblea, oltre a eleggere i nuovi organi direttivi, ha deliberato in questi giorni un ampliamento del numero di consiglieri ed il cambio di nome da gruppo Information Communication e Technology a gruppo Digital Technologies, per evidenziare l’importanza crescente del settore e la rinnovata e ampia rappresentatività della categoria.

Confermato alla guida del gruppo il presidente Vittorio Di Tomaso, amministratore delegato di Maize, che dirigerà la categoria insieme ai consiglieri Edoardo Calia di Fondazione Links, Luisa Caprotti di Whiteready, Luca Cardone di Wind Tre, Sara Cascella di Aizoon, Massimiliano Cipolletta di Gruppo Scai, Claudio Di Ventura di Vlc2, Francesco Eandi di Sistemi, Daniele Franceschini di Tim, Barbara Graffino di Talent Garden Fondazione Agnelli, Massimiliano Grasso di Scloby, Teodoro Lio di Accenture, Grazia Mangano di Alten Italia, Massimo Marcarini di Sisvel Technology, Enrico Mordillo di Rai, Matteo Moriotti di Capgemini Italia, Paolo Paganelli di Finsoft, Paolo Platter di Agile Lab, Roberto Restini di Tim, Francesco Ronchi di Synesthesia e Giulia Tancredi di Bi Elle.







«Questa assemblea rappresenta un momento importante per il gruppo – commenta il presidente Di Tomaso – che con l’adozione del nuovo nome ‘Digital Technologies’ vuole raccogliere in maniera inclusiva tutte le aziende impegnate, in modi diversi, nell’abilitare e supportare la transizione digitale dell’economia. Il digitale, mai come oggi non è una commodity, ma un fattore di trasformazione, un’industria che accelera le altre industrie, portando ottimizzazione nei processi e innovazione nelle filiere produttive. Priorità chiave per il nuovo consiglio generale saranno l’accelerazione dell’innovazione tecnologica, il rafforzamento delle collaborazioni con i settori industriali e con il mondo della ricerca e l’impegno per la sostenibilità e lo sviluppo del talento».














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