Automotive Cell Company (Stellantis, Mercedes, Total Energies) sceglie i sistemi Hvac di Sintra per la gigafactory in Francia

L'impianto per la produzione di batterie per auto elettriche è stato inaugurato nel maggio 2023 a Billy-Berclau Douvrin nel nord del paese

Non è la prima volta che Sintra si trova a gestire in Francia spazi di notevoli dimensioni: le sue tecnologie impiantistiche sono utilizzate ad esempio in sei dei siti che hanno appena ospitato la XXXIII edizione delle Olimpiadi.

Sintra, azienda piemontese da 40 anni specializzata in sistemi innovativi per il trattamento dell’aria in edifici civili e industriali, è stata scelta per la gigafactory del futuro. Stiamo parlando della gigafactory di Automotive Cell Company, la società partecipata da Stellantis, Total Energies e Mercedes per la produzione di batterie per auto elettriche, che è stata inaugurata nel maggio 2023 a Billy-Berclau Douvrin nel nord del Paese. Simbolo della transizione dell’Europa verso nuove forme di mobilità e destinato a ospitare 2.500 dipendenti che produrranno 800.000 veicoli elettrici, l’intero complesso è stato progettato secondo un concept di resilienza energetica che punta ad allineare il proprio impatto ambientale con gli obiettivi di neutralità climatica indicati dall’Unione Europea per il 2050. Qui Sintra contribuirà con i suoi sistemi di climatizzazione e controllo dell’aria all’efficienza energetica degli edifici e del sito che complessivamente conta 61.000 m2 di officine e 20.000 m2 di celle frigorifere.

Marco Zambolin fondatore e presidente di Sintra.

Nei mesi scorsi è stato collaudato il primo blocco dell’impianto che, una volta a regime, permetterà, di evitare ogni spreco energetico. Un risultato possibile grazie alla tecnologia di pulsione aria ambiente Mixind basata su tecnologie brevettate che si applicano ai canali perforati con un complesso sistema di calcolo che consentono di progettare ogni impianto su misura, in base non solo ai volumi da aerare e scaldare/raffreddare, ma anche alla destinazione d’uso, tipologia di frequentazione e attività ospitata dal singolo edificio.
Mixind entrerà in funzione non solo per riscaldamento e raffreddamento degli spazi comuni della gigafactory, ma anche per le cosiddette sale anidriche (senza umidità; ndr) dove vengono testate le batterie elettriche e dove la temperatura deve essere di 60 gradi Celsius costanti. L’impianto, inoltre, garantirà l’omogeneizzazione delle temperature (un massimo di 25 gradi in estate e un minimo di 19 gradi in inverno) anche in quegli ambienti dove l’aria tende a riscaldarsi per la presenza di macchinari o dove l’altezza della copertura (fino a 28 metri in alcuni punti) potrebbe creare un fastidioso effetto camino con fughe di aria calda verso l’alto.







Inoltre, i canali perforati di immissione dell’aria – grazie alla gittata che può raggiungere i 150 metri di lancio, ovvero la distanza della zona da trattare – consentono una riduzione fino a un terzo della taglia dell’impianto, con un conseguente risparmio di costi economici ed energetici. Non è la prima volta che Sintra si trova a gestire in Francia spazi di notevoli dimensioni: le sue tecnologie impiantistiche sono utilizzate ad esempio in sei dei Siti che hanno appena ospitato la XXXIII edizione delle Olimpiadi, dalla nuovissima Paris La Defence Arena, il più grande stadio coperto d’Europa, al Grand Palais di Parigi, solo per citare i più iconici. Nel settore automotive, poi, l’azienda italiana collabora da oltre 30 anni con il Gruppo Psa, con più di 400 impianti realizzati.

«La Francia è il nostro primo mercato – spiega Marco Zambolin fondatore e presidente di Sintra. – Qui abbiamo ottenuto le nostre prime importanti commesse, chiamati da primari brand dell’industria automotive, e qui – attraverso la nostra sede di Bry-Sur-Marne, continuiamo a essere coinvolti nella realizzazione di importanti edifici, pubblici e privati. Le nostre soluzioni, sfidando le consuetudini del settore, garantiscono risultati efficaci grazie alla mole imponente di dati che abbiamo raccolto e analizzato sul campo dai sistemi installati in decenni di attività e di ricerca continua».














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